LandEscape. L'artista torna a confrontarsi direttamente con lo spazio architettonico della galleria realizzando un progetto il cui fulcro e' un'installazione site specific, che indaga il concetto di spazio, non piu' inteso come luogo di condivisione, bensi' elemento che separa lo spettatore dall'opera d'arte.
La galleria Tiziana Di Caro
ha il piacere di inaugurare la seconda mostra personale di
Stanislao Di Giugno, domenica 20 dicembre 2009 dalle
ore 19 alle ore 22
A poco più di un anno di distanza
da Luogo Comune, doppia mostra personale con Alessandro Piangiamore, Di Giugno
torna a confrontarsi direttamente con lo spazio architettonico della galleria,
realizzando un progetto il cui fulcro è un'installazione site - specific, che
indaga il concetto di "spazio", non più inteso come luogo di condivisione, bensì
elemento che separa lo spettatore dall'opera d'arte, platea in cui il visitatore
è protagonista assoluto, in quanto il suo ruolo non è solo quello di guardare,
ma rintracciare i segmenti espositivi sia mentalmente, sia
fisicamente.
L'aspetto longitudinale della
galleria è alterato dall'installazione in acciaio la cui presenza è
totalizzante, al punto da contrastare la normale interpretazione degli altri
lavori. La visita della mostra è interrotta da questa struttura concepita come
una sorta di ostacolo, così che il percorso espositivo è caratterizzato da un
intervallo imprevisto. Ma Stanislao Di Giugno non si limita a connotare questo
lavoro in quanto "barriera fisica"; egli, infatti, stimola anche un altro
aspetto, quello uditivo, con la presenza di un congegno sonoro, il cui tono
varia di intensità a seconda dei movimenti delle persone. Ne deriva un suono
fastidioso e persistente, che rappresenta il complemento di questo elemento
installativo, il cui scopo è, al contempo, attirare e dissuadere
l'attenzione.
Con questa operazione, ancora una volta, Stanislao Di Giugno
mette in discussione i parametri consueti cui ognuno fa riferimento, e attua
questo processo facendo sì che la galleria diventi paradosso di se stessa,
ovvero non più luogo deputato alla tranquilla fruizione dell'arte, bensì
contenitore che ne contrasta il godimento.
La volontà dello spettatore è
messa a dura prova, in quanto è ostacolata a più livelli dalla percezione delle
opere che, come di consueto nel lavoro di Di Giugno, tendono a stravolgere la
logica di senso, riutilizzando simboli e oggetti legati alla realtà per
alterarne i contenuti formali, nonché estetici. In tal senso le opere diventano
a loro volta ostacolo tra lo spettatore e la realtà, che è messa in discussione
attraverso l'alterazione e la variazione di significati.
Stanislao Di
Giugno è nato a Roma. Vive tra Roma e Berlino.
Tra le sue mostre
personali ricordiamo: "Luogo comune", doppia personale con Alessandro
Piangiamore, Galleria Tiziana Di Caro, Salerno (2008); "Reverse Angle", L'Union
Arte Contemporanea, Roma, a cura di Lorenzo Benedetti ed Emanuela Nobile Mino
(2005).
Tra le collettive: "La fioritura del bambù", Viafarini DOCVA, Milano,
a cura di Milovan Farronato; "La commedia umana di Balzac. Omaggio al romanziere
assoluto", Castello di Rivalta, Rivalta di Torino, a cura di Alessandro Demma.
Nel 2008 "Give time your time / Dai tempo al tempo", Fondazione Sandretto Re
Rebaudengo, Torino, a cura di Joseph Del Pesco, Fiona Parry e Pelin Uran; "Every
Line is the Arch of an Infinite Horizon", The Agency Gallery, Londra, a cura di
Charlotte Artus e Lorenzo Benedetti; "Beware of the wolf", American Academy,
Roma, a cura di Lorenzo Benedetti e Lexi Eberspacher.
La Galleria Tiziana Di Caro coglie
l'occasione per segnalare che nello stesso giorno inaugura, presso la galleria
Paola Verrengia, in via Fieravecchia 34, la mostra collettiva intitolata A tutto
tondo, con Riccardo Gusmaroli, Kazumasa Mizokami, Paola Pezzi, Claudia Rogge,
Rosy Rox.
Inaugurazione domenica 20 dicembre 2009, ore 19
Galleria Tiziana Di Caro
via delle Botteghelle, 55 - Salerno
orari: dal martedì al sabato, dalle 15.30 alle 20.30 o su appuntamento
ingresso libero