Guido Strazza
Claudio Olivieri
Mario Raciti
Mino Ceretti
Sergio Sermidi
Claudio Verna
Mariangela De Maria
Ennio Finzi
Paolo Patelli
Paolo Iacchetti
Roberto Casiraghi
Francesco Stefanini
Luiso Sturla
Raimondo Sirotti
Franco Pedrina
Vincenzo Politino
Loris Liberatori
Loreto Martina
Maurizio Pierfranceschi
Raffaele Rossi
Silvio Lacasella
Vincenzo Scolamiero
Piero Zuccaro
Maria Savino
Marco Goldin
Il 'secondo tempo' della mostra propone un paesaggio diventato quasi paesaggio dell'anima, racconto di una realta' trasfigurata e sublimata. Ad introdurre il gruppo di artisti presenti e' un ampio omaggio a Piero Ruggeri, recentemente scomparso; il percorso continua con Guido Strazza, Claudio Olivieri, Mario Raciti, Mino Ceretti, Sergio Sermidi, Claudio Verna, Mariangela De Maria, Ennio Finzi, Paolo Patelli, Paolo Iacchetti, Roberto Casiraghi, Francesco Stefanini, Luiso Sturla, Raimondo Sirotti, Franco Pedrina, Vincenzo Politino, Loris Liberatori, Loreto Martina, Maurizio Pierfranceschi, Raffaele Rossi, Silvio Lacasella, Vincenzo Scolamiero, Piero Zuccaro, Maria Savino. Ogni artista e' presente con due opere realizzate appositamente per la mostra, a cura di Marco Goldin.
Marco Goldin è per molti "l’uomo dell’Impressionismo", fama che gli deriva dall’aver portato in Italia, in una serie di mostre di livello internazionale, le opere fondamentali di quel magico momento della storia dell’arte, attraverso i nomi di Monet, Cézanne, Manet, Gauguin, Van Gogh…
Solo i più attenti sanno che la vera passione del critico trevigiano sta però altrove, nell’oggi e nell’oggi declinato in pittura.
Ne è prova la vasta rassegna che Goldin ha voluto a Castel Sismondo, la Rocca Malatestiana di Rimini, in parallelo con la grande mostra "Da Rembrandt a Gauguin a Picasso. L’incanto della pittura. Capolavori dal Museum of Fine Arts di Boston" che vi sarà allestita dal 10 ottobre 2009 al 14 marzo 2010.
Il titolo della rassegna, appunto voluta, e naturalmente curata da Marco Goldin, è emblematico: "Pittura d’Italia. Paesaggi veri e dell’anima". Seguito da una precisazione: "Una situazione in due tempi".
I due tempi sono quelli in cui si articolerà la mostra, suddivisa, per ragioni di spazio nel pur esteso percorso espositivo della Racca Malatestiana, in due successivi momenti, dal 10 ottobre al 6 gennaio, la prima parte, e dal 9 gennaio al 14 marzo, la seconda.
In realtà i due momenti scandiscono anche due diversi modi di affrontare il tema del racconto dello spazio e della natura, che è nell’oggetto della mostra. Nella prima delle due successive esposizioni ad essere presentate saranno opere di artisti (Giuseppe Zigaina, Carlo Guarienti, Saverio Barbaro, Franco Sarnari, Attilio Forgioli, Piero Guccione, Piero Vignozzi, Ruggero Savinio, Giorgio Scalco, Graziella Marchi, Tullio Pericoli, Vincenzo Nucci, Franco Dugo, Corrado Bonicatti, Cesare Mirabella, Francesco Michielin, Franco Polizzi, Matteo Massagrande, Laura Barbarini, Graziella Da Gioz, Monica Ferrando, Enrico Lombardi, Andrea Martinelli, Alessandro Papetti, Alessandro Taiana, Riccardo Taiana, Giuseppe Puglisi, Giuseppe Colombo), qui indicati nell’ordine del percorso espositivo, che affrontano il paesaggio in termini più rispondenti a ciò che viene percepito come il "reale", certo mai in termini "fotografici" o oleografici, tuttavia proponendo luoghi apparentemente precisi e decrittabili. Pur se l’interesse critico di Goldin, e prima ancora il suo sentimento della pittura, va soprattutto a quelle situazioni nelle quali la bellezza nasca dalla sovrapposizione del dato del vedere con quello dell’immersione.
Nel secondo "tempo" propone invece un paesaggio diventato quasi paesaggio dell’anima, racconto di una realtà trasfigurata e sublimata. Ad introdurre questo secondo gruppo di artisti è un "Omaggio a Piero Ruggeri", maestro, recentemente scomparso, tra i più grandi della vicenda artistica italiana ed europea del secondo Novecento, e che Goldin ha da sempre molto amato e seguito, curando tra l’altro nel 2000 una tra le sue più grandi antologiche, in modo specifico dedicata proprio al tema della natura. Di Ruggeri, che avrebbe dovuto partecipare a questa mostra con due quadri inediti, saranno in mostra una decina di sceltissime opere degli ultimi decenni.
Il percorso continuerà con Guido Strazza, Claudio Olivieri, Mario Raciti, Mino Ceretti, Sergio Sermidi, Claudio Verna, Mariangela De Maria, Ennio Finzi, Paolo Patelli, Paolo Iacchetti, Roberto Casiraghi, Francesco Stefanini, Luiso Sturla, Raimondo Sirotti, Franco Pedrina, Vincenzo Politino, Loris Liberatori, Loreto Martina, Maurizio Pierfranceschi, Raffaele Rossi, Silvio Lacasella, Vincenzo Scolamiero, Piero Zuccaro, Maria Savino.
Ogni artista (con esclusione dell’Omaggio più ampio a Ruggeri) sarà presente con due opere realizzate appositamente per questa mostra.
Certo, quella di Goldin a Rimini è solo una delle infinite possibili letture dell’arte contemporanea in Italia. E’ una parte significativa, non certo completa, della sua "biblioteca ideale" della pittura come pittura nell’oggi. Spesso si tratta di artisti su cui il critico è più volte tornato nei suoi venticinque anni di lavoro su questo tema, in un rapporto che da professionale si è fatto anche personale, espressione di una crescita comune, di uno scambio continuo, di rapporti che in alcuni casi durano appunto da più di vent’anni, dalle prime mostre di Goldin in terra trevigiana, e cioè dalle grandi antologiche a Palazzo Sarcinelli a Conegliano, alla grande rassegna sui giovani artisti italiani che alla fine del 1996 aprì la fortunata serie di mostre in Casa dei Carraresi a Treviso, fino, più recentemente, alle mostre bresciane in Castello parallele ai grandi eventi espostivi presso il Museo di Santa Giulia.
In qualche modo, questa riminese, potrebbe essere definita come una "personale" di Goldin, nel senso di una personale esposizione, sia pure assolutamente parziale, dedicata a una delle sue grandi passioni. Un riquadro di un più ampio ciclo di cui è protagonista la pittura declinata nella contemporaneità.
Scrive Marco Goldin nel suo saggio nel libro/catalogo che accompagna la mostra: "Cosa può significare, per tanti tra questi artisti, concentrarsi su un mezzo come la pittura, una pittura dipinta, anziché volgersi verso altre forme di espressione, più al passo con i tempi, si direbbe? La scelta di un linguaggio sta alla base della comunicazione e un linguaggio non si sceglie mai per caso, perché da esso non può che nascere il viaggio.
E il viaggio è così […] Riprodurre il senso del visibile, come venne fatto nelle prime grotte, riprodurre quel senso come lo stare avvinghiati alla vita e non partirsene via. Riprodurre ciò che appare essere l’invisibile, per sapere le strade di quanto non si vede. Questo mi sembra possa essere la pittura. Una lingua costituita in questo modo, senza inganni, che cerca sempre di dire. Lo sforzo della parola, cercare una comunicazione. Con sé e con il mondo, tra il vedere e il vedere il mistero […] La pittura che come la parola non deve avere paura, ma nominare l’essenziale, ciò che si vede e ciò che è. L’occhio fisico e l’occhio dello spirito. E ho sempre pensato al pittore come a un profeta, colui che annuncia, mette in relazione, distingue dalla massa informe del primo giorno. Colui che ha avuto in dono non un istinto classificatorio ma chiarificatore. Non mettere in sequenza, ma rivelare. Perché dal senso della rivelazione nasce la pittura più alta".
10 ottobre 2009 – 6 gennaio 2010 (primo tempo) e 9 gennaio – 14 marzo 2010 (secondo tempo).
Immagine: Claudio Olivieri, Senza titolo, 2009 olio su tela, cm 60 x 70
Catalogo Linea d’ombra Libri a cura di Marco Goldin
Mostra promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini e da Linea d’ombra Libri, con il fondamentale contributo del Gruppo Euromobil.
Servizio prenotazioni e informazioni
Call center tel. 0422.429999, fax 0422.308272. http://www.lineadombra.it; biglietto@lineadombra.it
Ufficio Stampa della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini: Luigi Angelini - tel. 0541-351611 mob. 347-8526967 - l.angelini@fondcarim.it
Ufficio Stampa della Mostra: Studio ESSECI – Sergio Campagnolo - tel. 049.663499 - info@studioesseci.net
Vernice per la Stampa: sabato 9 gennaio, ore 12
Inaugurazione: sabato 9 gennaio, ore 18
Castel Sismondo
piazza Malatesta Rimini
Orario
dal lunedì al giovedì e domenica ore 9-19, venerdì e sabato ore 9-20.
Ingresso compreso nel biglietto per la Mostra Da Rembrandt a Gauguin a Picasso. L’incanto della pittura. Capolavori dal Museum of Fine Arts di Boston.
Intero 10 euro, ridotto gruppi 8 euro, ridotto scuole 6 euro, gratuito bambini fino a 5 anni