Un'installazione site-specific. In mostra un lavoro a quattro mani, originato dal dialogo fra architetti ed artista, che fonde i progetti italiani di Johnston Marklee's, ideati come box modulari progettati in collaborazione con Walead Beshty.
LOS ANGELES - LATER LAYER, un’installazione site-specific, progettata da Johnston Marklee Architects in collaborazione con l’artista Walead Beshty, sarà visibile presso l’Italian Cultural Institute (IIC) di Los Angeles dal 15 gennaio al 26 febbraio 2010.
In mostra un lavoro a quattro mani, originato dal dialogo fra architetti ed artista, che fonde i progetti italiani di Johnston Marklee’s, ideati come box modulari progettati in collaborazione con Beshty. Sponsorizzata da DEVELOP RE e presentata da DEPART Foundation e l’IIC.
LATER LAYER è un esempio dello scopo di DEPART Foundation di promuovere un dibattito critico fra arte, architettura e design.
L’opening sarà 15 gennaio alle ore 19.00 presso IIC, in 1023 Hilgard Avenue.
Il titolo dell’installazione, LATER LAYER, si riferisce all’aspetto seriale presente nelle strategie espressive sviluppate sia dall’architetto che dall’artista. La parola ‘Later’ che significa “mattone” in Latino, allude alla definizione di architetto di Adolf Loos: “un muratore che ha studiato latino”; ma si riferisce anche alle unità modulari e alle ripetizioni seriali dei lavori di Johnston Marklee e Walead Beshty.
L’installazione include un apporto specifico di Johnston Marklee’s, una serie di prototipi di blocchi costruttivi elementari che formano un gruppo omogeneo di molteplici elementi che posso accogliere esposizioni d’arte o attività produttive, oppure attività creative e residenze private. Questi tipi di edifici possono essere collocati in diverse posizioni per creare nuovi ritmi nella vita pubblica. Dispersi tra edifici già esistenti, queste costruzioni elementari vengono isolate, raggruppate, allineate e impilate; formano delle isole nel teatro urbano con palchi per arte, paesaggio e attività all’aperto.
Walead Beshty usa la fotografia come uno strumento per esplorare le condizioni sociali e politiche della nostra cultura materiale, focalizza l’attenzione sulla dimensione politica e sociale nei momenti di transizione. Il suo lavoro nella collezione DEPART Foundation include fotogrammi astratti che mettono in dubbio le fondamenta della fotografia e dell’arte visiva; così come le sculture geometriche di vetro adattate per entrate nei container della FedEx, dove le crepe e le fessure accumulatesi durante i trasporti diventano contenuti intrinseci del lavoro.
Inaugurazione 15 gennaio 2010
Italian Cultural Institute
1023 Hilgard Avenue 310 - Los Angeles
Ingresso libero