Chiostri di San Domenico
Reggio Emilia
via Dante Alighieri, 11
0522 451722 FAX 0522 456476
WEB
Bruno Olivi
dal 15/1/2010 al 9/3/2010
mart-ven 16-19 sab, dom e festivi 10-13, 16-19

Segnalato da

Patrizia Paterlini




 
calendario eventi  :: 




15/1/2010

Bruno Olivi

Chiostri di San Domenico, Reggio Emilia

Indomita pittura. Opere 1946-2009. Mostra antologica di uno dei rappresentanti piu' significativi della pittura italiana di area emiliana, che si e' espresso attraverso un coerente percorso di ricerca improntata sull'identita' gestuale del colore di radice informale. Sono esposte oltre 200 opere dell'artista tra tele, carte e disegni. A cura di Claudio Cerritelli.


comunicato stampa

a cura di Claudio Cerritelli

Sabato 16 gennaio, alle ore 17.00, nelle sale espositive dei Chiostri di San Domenico inaugura a Reggio Emilia la mostra antologica di Bruno Olivi (1926), uno dei rappresentanti più significativi della pittura italiana di area emiliana, attraverso un coerente percorso di ricerca improntata sull’identità gestuale del colore di radice informale. Curata da Claudio Cerritelli, l’esposizione intitolata Indomita pittura, è promossa dai Musei Civici di Reggio Emilia in collaborazione con la Fondazione Manodori nell’ambito del ciclo Reggio per l’arte per Reggio, con il contributo di CCPL Gruppo industriale cooperativo.

Reggio per l’arte per Reggio è un progetto di valorizzazione delle più importanti personalità artistiche della città per diffonderne la conoscenza ed inserirle nel dibattito artistico nazionale. Nelle sale espositive dei Chiostri di San Domenico, sono esposte oltre 200 opere dell’artista tra tele, carte e disegni sostenuti da una costante carica inventiva che la padronanza dei mezzi tecnici porta verso alti e costanti esiti espressivi.

Dopo un primo periodo figurativo Olivi si confronta con l’esperienza post-cubista per entrare successivamente nel clima del naturalismo di tipo informale al quale attinge soprattutto attraverso il rapporto con Pompilio Mandelli, “un grande esempio di vitalità e di consapevolezza della pittura”.

Dopo aver frequentato l’Accademia di Belle Arti di Bologna attraverso l’insegnamento di Virgilio Guidi e Giorgio Morandi l’artista respira il clima della pittura italiana legata ai valori dinamici della materia e del segno, soprattutto il senso della traccia e del graffito, del groviglio e della macchia. Si tratta di modalità espressive in cui si colgono riferimenti a Wols e Tobey, a Fontana e Scanavino, ad Hartung e a Fautrier, senza dimenticare gli esempi di Bendini e Romiti. In questo contesto di riferimenti Olivi trova la sua via più certa nell’affidarsi alle espansioni del colore, alle vibrazioni del segno che tengono la superficie in costante stato di tensione, come un evento che non ha sosta e si sviluppa nel corso dei decenni con straordinario fervore creativo.

L’allestimento delle opere in mostra segue un criterio cronologico ma soprattutto negli ultimi decenni pone in risalto le energie contrastanti della pittura che oscilla dalla piccola alla grande dimensione con la stessa necessità di esaltare il carattere indomito del colore, la velocità dei segni che si contraggono e si dilatano seguendo i ritmi del respiro. Come scrive in catalogo Claudio Cerritelli: “L’evento della luce dipende dall’intensificazione o dall’allentamento dei gesti che sfidano le leggi di gravità dello spazio, con movimenti in bilico sul velo del colore, talvolta schiacciato in profondità, in altri casi sfrangiato in una geologia di linee che si staccano dal fondo. Più Olivi è vicino alla fonte sorgiva del colore, più la pittura ritrova il senso felice del primordio, la forza trasfigurante del primo gesto, l’origine di interminabili visioni dove lo sguardo precipita non perdendo mai il controllo dell’eccitazione cromatica”.

Accompagna la mostra un volume pubblicato da Edizioni Diabasis per la collana Poliedri che raccoglie un saggio di Cerritelli, il contributo di Alessandro Gazzotti, l’antologia critica, le principali esposizioni e la bibliografia oltre a un ricco apparato iconografico.

La pittura di Bruno Olivi è stata oggetto di numerosi interventi critici. Hanno scritto sulla sua opera tra gli altri Eugenio Riccomini, Adriano Baccilieri, Roberto Tassi, Marcello Venturoli, Toti Scialoja, Pompilio Mandelli e in ambito cittadino Giuseppe Berti, Corrado Costa, Giannino Degani, Elisabetta Farioli, Italo Portioli, Umberto Nobili, Sandro Parmiggiani, Filippo Silvestro, Enzo Silvi, Nino Squarza e molti altri.

Catalogo Edizioni Diabasis

informazioni: 0522 / 456477

Ufficio stampa
Comune di Reggio Emilia Assessorato Cultura e Università
Patrizia Paterlini Tel. 348 8080539 - 0522 456532 fax 0522 433266
patrizia.paterlini@municipio.re.it

Vernice per la stampa venerdì 15 gennaio ore 11
Inaugurazione sabato 16 gennaio ore 17

Sala Esposizioni dei Chiostri di San Domenico
Via Dante Alighieri 11, Reggio Emilia
La mostra rimarrà aperta dal martedì al venerdì 16 / 19
sabato, domenica e festivi 10 / 13 – 16 / 19
chiuso lunedì
ingresso libero

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