L'artista pone l'accento sul termine immagine, sulla sua forza evocativa, sulla sua potenza, fonde insieme procedimenti diversi e il risultato e' lo scaturire di un nuovo elemento, una nuova forma.
Fin dalla sua nascita la fotografia è stata oggetto scivoloso e sfuggente, quasi
imprendibile. Con l'avvento di nuovi linguaggi per opera dei computers, il dibattito
intorno ad essa si è ulteriormente arricchito giungendo ad estreme conseguenze,
decretandone da più parti la sua morte definitiva, essendo stata inquinata la sua
intima natura di specchio della realtà.
Marco Viganò pone l'accento sul termine immagine, sulla sua forza evocativa, sulla
sua potenza...
Sarà ancora una fotografia o solo un'immagine risultante da una serie di
procedimenti lunghi e laboriosi? Marco Viganò è un alchimista contemporaneo.
Egli fonde insieme procedimenti diversi e il risultato non ne è la semplice somma ma
lo scaturire di un nuovo elemento, una nuova forma. Viganò non sa in anticipo quando
dovrà porre termine al processo, esso termina quasi indipendentemente dalla sua
volontà, anche se è lui naturalmente a deciderlo.
Inaugurazione sabato 16 Gennatio 2010, ore 17
Palazzo Ducale
Piazza Aranci, Massa
Orari apertura: da martedì a domenica dalle 10,00 alle 12,00 e dalle 15,30 alle 18,30
ingresso libero