E' una pittura estrema, vitale, masticata duramente come cibo, di indomabile espressione e laceranti urla di dolore che seguono questa spedizione in vari passaggi e ciclotimie dell'esistenza che riguarda tutti noi. Le figure si ridisegnano nel disegno, nell'eccesso di una compattezza di connotazioni simboliche che si spezzano e si legano.
NORDEST CAFFÈ
inaugura
esposizione della pittrice Manuela Franco
E' una pittura estrema, vitale, masticata duramente come cibo, di indomabile
espressione e laceranti urla di dolore che seguono questa spedizione in vari
passaggi e ciclotimie dell'esistenza che riguarda tutti noi.
Simboli e scritture si decodificano nella mia ampia sinuosità di un impianto
pittorico carico e acuto di forme oggettive raccolte in una sintesi larvale,
ghettizzata in uno spazio.
Le figure si ridisegnano nel disegno, nell'eccesso di una compattezza di
connotazioni simboliche che si spezzano e si legano.
Un'elargizione densa di complesse deformazioni, in cui la figura dominante
dell'uomo è in ascesa. Un modo esasperato di chiamare la vita sotto nomi in
codice inusuali e inconsueti, gestiti da nuove varianti di segni e grafie
pittoriche del tutto personali.
La violenza con cui viene espanso il colore richiama l'attenzione di chi
osserva: inquietante disapprovazione di una dicotomia pulsionale.
Sapiente è il trasporto del colore che collima con la materia, dove la
materia stessa aspira all'individualità , elemento primario di un'iniziazione
al segno gesto. Qui le pennellate appaiono come sbucciate, buttate lì quasi
per caso, nude e crude, prive di contaminazione, esacerbate e deliranti
nelal composizione integrale e tessile dell'opera. In questo scenario
geografico, le figure diventano scritture cosmiche, fino a raggiungere una
forma visionaria, surreale e simbolica.
Il germe creativo della forza istintuale incontra la sua rete intellettuale
che genera nell'opera un costrutto letterario latentizzato dalla gestualitÃ
sinergica del colore, spremuto fino all'ultima goccia, come un respiro, un
rantolo, quel senso tragico della vita che annichilisce l'umanità per
riportarla nella vita stessa.
Manuela Franco è nata a Taranto nel 1964. Fin da bambina si è sempre
dedicata al disegno e alla scrittura con grande passione e raffinata
sensibilità . Ha frequentato l'Istituto Tecnico e l'Istituto d'Arte di Lecce,
poi per la sua irrequieta e instabile condizione ha deciso di interrompere
gli studi. Si è trasferita a Milano nel 1985 per studiare pittura e storia
dell'arte. Ha frequentato l'osservatorio figurale di Enrico Lui e poi è
entrata a far parte dell'atelier, collaborando con altri artisti. Coniuga
pittura e scrittura. La sua prima mostra personale è del 1991 alla Galleria
Eustachi di Milano.
Principali mostre:
1991 - Work Area Tesio, Spoleto
1991 - Biblioteca Civica, Rho
1992 - Premio Città di Alassio, Alassio
1993 - Galelria Eustachi, Milano
1994 - Centro Culturale Orizzonti, Milano
1998 - Cafe' Fashion, Milano
1999 - Studio Panigati, Milano
2000 - Associazione Culturale Renzo Cortina, Milano
2002 - Centro Culturale Cascina Grande
Martedì 11 giugno alle ore 19.00
L'esposizione durerà fino a metà luglio 2002 - orari 7.00 -2.00 - sabato
chiuso
NORDEST CAFFÈ VIA BORSIERI 35 - TEL. 02/69001910