Z2O Galleria l Sara Zanin (vecchia sede)
Roma
via dei Querceti, 6
06 70452261 FAX
WEB
Archana Hande
dal 20/1/2010 al 26/1/2010
lun-sab 15.30-19.30 (o su appuntamento)

Segnalato da

Maria Teresa Capacchione




 
calendario eventi  :: 




20/1/2010

Archana Hande

Z2O Galleria l Sara Zanin (vecchia sede), Roma

'All is fair in Magic White' e' una sorta di compendio dei lavori e delle idee su cui l'artista ha lavorato negli ultimi dieci anni. Hande ha sviluppato infatti la sua ricerca creativa sul tema dell'identita'di razza, di classe, di cultura, di religione nell'India post-coloniale. A cura di Maria Teresa Capacchione.


comunicato stampa

a cura di Maria Teresa Capacchione

Nel terzo appuntamento con l’arte contemporanea indiana, Z2O ha il piacere di presentare - per la prima volta in Europa - “All is fair in Magic White”, il lavoro dell’artista Archana Hande (Bangalore, 1970) a cura di Maria Teresa Capacchione.

“All is fair in Magic White” è una sorta di compendio dei lavori e delle idee su cui l’artista ha lavorato negli ultimi dieci anni. Archana Hande ha sviluppato infatti la sua ricerca creativa sul tema dell’”identità”: identità di razza, di classe, di cultura, di religione nell’India post-coloniale e questa ricerca trova in “All is fair in Magic White” una perfetta sintesi narrativa e stilistica. La Hande - che nel suo lavoro si avvale di tutti i media: video, pittura, fotografia e “new media” come Internet (suo il progetto: http://www.arrangeurownmarriage.com) - in “All is fair in Magic White” narra una storia utilizzando una tecnica di stampa molto diffusa in Asia, quella del “block print”.

Con questa tecnica – usata con l’intento di creare una sorta di continuità con il lavoro artigianale di cui si parla nel racconto - la Hande ha inciso su 120 singoli “stampi” di legno le scene della storia, imprimendole poi su 30 tele su cui è infine intervenuta dipingendo a mano.

Queste tele fungono da story board per la video-animazione di dieci minuti nella quale vengono delineate, con ironia, le caratteristiche dei singoli personaggi che compongono la storia: tre donne appartenenti alla classe sociale alta della Bombay contemporanea e un uomo, un artigiano dello slum di Dharavi, lo slum che, con il suo milione circa di abitanti, è il più grande di tutta l’Asia. Le tre donne rappresentano le principali religioni del Paese: Maya la donna induista il cui elemento è il cielo e il cui potere è rappresentato dall’animale con cui si accompagna, l’aquila Black Scarf; Mumtaz la donna musulmana il cui elemento è l’acqua ed il cui animale è il serpente Grey Bond ed infine Mary, cristiana, il cui elemento è la terra ed è accompagnata dalla tigre White Streak. Ali Bhai – anche lui possessore di un animale, la tartaruga Suzuki - è l’uomo che le tre donne incontrano nello slum di Dharavi, un artigiano che nel tempo è diventato proprietario di un piccolo impero, la Ali Leather Industry. Il quesito che pone Ali alle tre donne è la chiave del racconto.

“All is fair in Magic White”, pieno com’è di simbologie e di particolari, è un lavoro che ha impegnato la Hande per un anno: dalla scelta degli animali - che nella tradizione induista sono i veicoli su cui si muovono le diverse divinità e sono simbolo di potere – a quella dei vestiti dei protagonisti, fino agli elementi che compongono l’arredamento della casa di Ali, tutto fa riferimento all’”identità” culturale, razziale, di classe e religiosa dell’India contemporanea.

In occasione dell’inaugurazione di “All is fair in Magic White” a Roma sarà presente l’artista.

Opening giovedì 21 gennaio 2010 ore 18,30

Z2O Galleria - Sara Zanin
via dei Querceti 6, 00184 Roma
Orari: da lunedì a sabato 15.30 - 19.30 (o su appuntamento)
Ingresso libero

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