L'artista ha realizzato per il pianoterra di Museion un nuovo lavoro monumentale composto da una serie di pannelli in resina colorata. La mostra mette in evidenza il continuo evolversi dell'esplorazione della materia da parte dell'artista, nelle cui opere - che possono essere definite 'pitture plastiche' - serialita' e ripetizione vanno di pari passo con molteplici variazioni causate dall'effetto della luce e del tempo.
L’artista Robert Pan (Bolzano, 1969) ha realizzato per il pianoterra di Museion un nuovo lavoro monumentale composto da una serie di pannelli in resina colorata. La mostra mette in evidenza il continuo evolversi dell’esplorazione della materia da parte dell’artista, nelle cui opere – che possono essere definite “pitture plastiche” - serialità e ripetizione vanno di pari passo con molteplici variazioni causate dall’effetto della luce e del tempo.
Tra i giovani altoatesini Robert Pan si presenta con un percorso artistico ricco e complesso alle spalle, in cui ha maturato un proprio inconfondibile linguaggio espressivo, che nasce da una profonda esigenza se non urgenza creativa. Nonostante la necessaria evoluzione del suo lavoro, che è diventato sempre più essenziale e ha gradualmente conquistato lo spazio con una crescente tridimensionalità, Robert è rimasto fedele ai principi di fondo del suo operare.
La sua ricerca si muove tra poli antitetici, che risultano fortemente intrecciati: una dimensione individuale si lega ad un forte anelito universale, materiali poveri si mescolano a materiali molto preziosi, forme monumentali si alternano a produzioni di piccola misura,
simboli universali compaiono accanto ad oggetti quotidiani.
Il fascino delle sue opere è dato soprattutto da una forte qualità tattile e da un confronto incessante con la materia, non di rado paragonabile ad una sperimentazione alchemica. Nella maggior parte dei lavori l’impiego di materiali eterogenei – siano essi resine, vernici, fotografi, neon o semplicemente inserti d’oro – è anche mirato ad ottenere intensi effetti di luce.
La luminosità in Robert Pan non ha comunque nulla di etereo o di smaterializzante: nemmeno nelle ultime creazioni monocrome viene meno la sensualità della materia, la ricerca di una componente quasi magica negli elementi impiegati. In "Medusa" la resina artificiale non fa più da
supporto a segni o immagini, bensì diventa ragione prima dell’opera, in "Sugar" pigmenti e zucchero non significano altro che se stessi potenziando ed investendo di una forte carica estetica ed emotiva lo spazio in cui si trovano. (Letizia Ragaglia)
Robert Pan (Bolzano, 1969) studia all’accademia di Belle Arti di Urbino dal 1987 al ’91. Soggiorni di studio a Parigi e Londra. Nel 1993 si trasferisce a New York con una borsa di studio, restando fino al ’95. Le sue opere si trovano in numerose collezioni pubbliche e private sia in Italia che all’estero. Vive e lavora a Bolzano.
Presentazione alla stampa giovedì 21 gennaio 2010, ore 11
Museion, Via Dante n. 6, foyer
Inaugurazione della mostra: venerdì 22 gennaio ore 19.00.
L’artista sarà presente
Museion - Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Bolzano
via Dante, 2 Bolzano
mart-dom 10-18, Ogni giovedi 10-22
L’accesso al pianoterra di Museion è libero, la mostra è quindi visitabile gratuitamente.