Femmes. Pastelli e oli. "Nell'espressione del segno-colore dell'artista emerge una sensualita' delicatissima, affrontata e messa in essere da una pluralita' di cromatismi rosacei, rossi, verdi, verdastri..." (L. Gierut).
a cura di Lodovico Gierut
“Osservando attentamente l’universo figurale operante in Toscana negli ultimi decenni, Grazia Leoncini ne è indubbiamente una tra le maggiori interpreti. Tralasciando una spiegazione che sarebbe ovviamente lunga, va detto che i suoi pastelli affrontano, seguono la traccia e vanno a definire soprattutto la figura femminile, avendo una vera e propria continuità espressiva, personalissima.
Nata a Viareggio, si è ben presto allontanata da certi localismi – pur se talvolta ama affrontarli tematicamente e metterli in essere in maniera autonoma – ma ciò che traspare dalle sue opere è quella che definiremmo “la continuità della vita”, fatta di gesti pensati e veloci, mai casuali.
Le ‘Femmes’ di Grazia Leoncini dicono anche all’osservatore più preparato che dipingere non è un gioco, ma è “l’onestà del dare e del dire e del trasmettere la gioia della vita”. Nell’espressione del suo segno-colore emerge una sensualità delicatissima, affrontata e messa in essere da una pluralità di cromatismi rosacei, rossi, verdi, verdastri e blu su cui sosta l’ala della farfalla della poesia”.
“Osservando attentamente l’universo figurale operante in Toscana negli ultimi decenni, Grazia Leoncini ne è indubbiamente una tra le maggiori interpreti. Tralasciando una spiegazione che sarebbe ovviamente lunga, va detto che i suoi pastelli affrontano, seguono la traccia e vanno a definire soprattutto la figura femminile, avendo una vera e propria continuità espressiva, personalissima.
Nata a Viareggio, si è ben presto allontanata da certi localismi – pur se talvolta ama affrontarli tematicamente e metterli in essere in maniera autonoma – ma ciò che traspare dalle sue opere è quella che definiremmo “la continuità della vita”, fatta di gesti pensati e veloci, mai casuali.
Le sue ‘Femmes’ dicono anche all’osservatore più preparato che dipingere non è un gioco, ma è “l’onestà del dare e del dire e del trasmettere la gioia della vita”.
Nell’espressione del suo segno-colore emerge una sensualità delicatissima, affrontata e messa in essere da una pluralità di cromatismi rosacei, rossi, verdi, verdastri e blu su cui sosta l’ala della farfalla della poesia”. Lodovico Gierut.
La mostra è patrocinata dal Comitato Archivio artistico-documentario Gierut.
Info: lodovico@gierut.it 3803941442
oppure ‘Convivio’: 0584/1842036.
Inaugurazione 3 Febbraio 2010
Polifunzionale ‘Convivio’
Via Colombo, 334, Lido di Camaiore (Lucca)
Orario: Dalle 18,30 alle 23,30. Ingresso libero. Lunedì chiuso.
Il locale è aperto come ristorante dalle 19,30
ingresso libero