Fomuska. L'opera, che da' il nome all'intera mostra, e' il diminutivo di Foma', Tommaso in russo. Fomuska deve il suo nome all'assonanza che l'artista ha ritrovato tra le pagine dei romanzi di Dostoevskij e la sua ricerca artistica. San Tommaso, infatti, rappresenta l'uomo che dubita e porta la sua stessa incredulita' alla prova, alla verifica finale. Nella scelta del titolo l'artista ha voluto evidenziare il legame tra arte e scienza: entrambe pongono il dubbio a base della loro stessa pratica, entrambe necessitano di continui esperimenti e prove per la loro sussistenza.
Tra arte e scienza: la personale Fomuška di Micol Assaël inaugura sabato 6 febbraio a Museion – museo d’arte moderna e contemporanea di Bolzano.
I fenomeni fisici e scientifici, le tensioni energetiche ed elettriche, il coinvolgimento fisico sono costanti dei lavori di Micol Assaël. Così avviene anche in ФОМУШКА (Fomuška) il progetto frutto della collaborazione tra Museion, la Kunsthalle Fridericianum di Kassel, presso cui Fomuška è stata esposta nell’aprile 2009, e la Secession di Vienna, che l’ha ospitata nello scorso settembre. Le tre mostre abbracciano, in una sorta di percorso circolare, una parte del lavoro condotto dall’artista nell'arco di dieci anni. In particolare riguardano l'ultima collaborazione con un gruppo di ingegneri dell’Elektroenergeticevsky Institute di Mosca, che ha dato vita al funzionamento di Fomuška e sei serie di disegni, la prima risalente al 1999.
ФОМУШКА (Fomuška), l’opera che dà il nome all’intera mostra, è il diminutivo di ФОМА (Fomà), Tommaso in russo. Fomuška deve il suo nome all’assonanza che l’artista ha ritrovato tra le pagine dei romanzi di Dostoevskij e la sua ricerca artistica. San Tommaso, infatti, rappresenta l’uomo che dubita e porta la sua stessa incredulità alla prova, alla verifica finale. Nella scelta del titolo l’artista ha voluto evidenziare il legame tra arte e scienza: entrambe pongono il dubbio a base della loro stessa pratica, entrambe necessitano di continui esperimenti e prove per la loro sussistenza. Fomuška tesse un rapporto stretto e d’impatto immediato con il corpo del visitatore. La macchina produce infatti del vapore composto da molecole cariche elettrostaticamente, che hanno effetti sia visibili che invisibili nel pubblico. Il vapore, oltre ad invadere lo spazio espositivo, tocca la pelle producendo piccole scariche elettriche percepibili attraverso il contatto.
Se ripercorrendo la storia della performance il corpo dell’artista è stato oggetto di studio e intervento, Micol Assaël traspone questa ricerca nel corpo del pubblico, che diviene elemento partecipante del progetto e permette una comunicazione estesa, conferendo al lavoro un carattere processuale. Lasciata la mostra e terminata l’esperienza fisica, il processo continua nella memoria dello spettatore. Affascinata dall’energia invisibile che si manifesta attraverso la mediazione del corpo, Assaël riflette sulla relazione tra corpo e tecnologia, tra forze naturali e riproduzione attraverso la tradizione russa a cui aveva già fatto riferimento nel progetto Chizhevsky Lessons presentato alla Kunsthalle Basel nel 2007.
In occasione dell’esposizione alla Kunsthalle Fridericianum di Kassel, ФОМУШКА è stata presentata insieme a Inner Disorder, una serie di 450 disegni a matita e inchiostro bianco eseguiti fra il 1999 e il 2001. Alla Secession di Vienna è stata esposta invece insieme a due wall drawing della serie Красныи Октябрь (krasnii oktyabr) del 2009 eseguiti a matita, inchiostro nero e xerox su muro.
A Museion, come ultima tappa di questo percorso, lo spazio è suddiviso in due parti: una ospita ФОМУШКА, mentre nell’altra si contrappone un’articolazione di disegni dalle serie presentate nelle prime due sedi espositive e da малогаваритная радиоаппаратура (malogavaritnaya radioapparatura) disegni a matita e inchiostro su pagine di libro eseguiti tra 2001 e il 2003. A queste opere si aggiungono tre libri di disegni: Inner Disorder (1999), ЄЛЄМЕНТИИ ИНДИКАЦИ (elementii indicatsi) (2001) e Free Fall in the Vortex of Time (2004-2006). I primi due libri costituiscono l’inizio delle serie Inner Disorder e malogavaritnaya radioapparatura e sono stati eseguiti durante pause di pochi giorni a metà o alla fine di lunghi viaggi in Islanda e in Siberia. Free Fall in the Vortex of Time è una sorta di viaggio virtuale della durata di 24 ore, ma relativo a giorni diversi, contenuto nello spazio di 120 pagine. Sostituendo la pratica di annotare i sogni fatti la notte precedente, i disegni di Inner Disorder, malogavaritnaya radioapparatura e krasnii oktyabr sono un esercizio quotidiano di esplorazione della zona di confine fra il sonno e la veglia.
Un catalogo pubblicato da Museion, Kunsthalle Fridericianum Kassel e Secession Wien con testi di Micol Assaël, Rein Wolfs, Massimiliano Gioni, Olesya Turkina, András Pálffy e Letizia Ragaglia, riassumerà il percorso sviluppato dall’artista nelle tre sedi museali.
Il rapporto tra arte e scienza è un tema portante per Museion, che lo ha esplorato in questi anni anche con il progetto Museion at EURAC Tower. In occasione della mostra Fomuška Museion organizza un importante evento collaterale di approfondimento: giovedì primo aprile si svolgerà a Museion una tavola rotonda sul legame tra arte e scienza a cui parteciperanno l’artista, la direttrice di Arts Catalyst di Londra Nicola Triscott e l’ingegnere russo Ivan Kuzhekin.
Micol Assaël (Roma, 1979), vive e lavora tra Roma e Mosca. Ha studiato filosofia presso l’Università La Sapienza di Roma. Dal 2001 diverse personali, tra cui si ricordano le recenti: 2009 Fomuška, Secession Wien e precedentemente a Kunsthalle Fridericianum, Kassel; Inner Disorder, Johann König, Berlino e Inner Disorder, presso la Galleria ZERO…, Milano; Gakona, Palais de Tokyo, Parigi; Altrove / Elsewhere, Fundacja Galerii Foksal, Varsavia in collaborazione con Mika Vainio; nel 2008 Altrove – Elsewhere, Galleria nazionale d'arte moderna, Roma, in collaborazione con Mika Vainio; Micol Assaël, Porta di concentrazione gravitazionale, Edicola Notte, Roma; 2007 Johann König, Berlino; Chizhevsky Lessons, Kunsthalle Basel e nel 2005 Free Fall in the Vortex of Time, ZERO…, Milano. Ha partecipato a diverse biennali: la 50 e 51 Biennale di Venezia, alla 4 Biennale di Berlino, alla 16 Biennale di Sydney e alla 28 Biennale di San Paolo; tra le collettive After Nature al New Museum di New York, Italics a Palazzo Grassi, Venezia (2008); Chasing Napoleon al Palais de Tokyo di Parigi (2009) solo per citarne alcune.
Immagine: Secession 2009. Foto di Pez Hejduk
Ufficio stampa Museion
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Elisa Tessaro t. + 39 0471 223431
Prewiev stampa venerdì 5 febbraio ore 10
ore 11.00 presentazione dell'inserto speciale DOMUS - Viaggi di architettura: Alto Adige Südtirol
Inaugurazione: sabato 6 febbraio ore 19
L’artista sarà presente.
Museion, museo d’arte moderna e contemporanea Bolzano
Via Dante 6, 39100 Bolzano
Orari: da martedì a domenica 10-18, giovedì 10-22
Ingresso libero giovedì 17-22
Lunedì chiuso
Euro 6,00 intero, Euro 3,50 ridotto