Convento Francescano della SS. Trinita' - F.R.A.C.
Baronissi (SA)
via Convento
089 828210 FAX 089 828252
WEB
Angelo Casciello
dal 5/2/2010 al 27/2/2010
lun-ven 9-13, lun e gio 16-19, sab, dom e festivi: previste aperture straordinarie

Segnalato da

Frac




 
calendario eventi  :: 




5/2/2010

Angelo Casciello

Convento Francescano della SS. Trinita' - F.R.A.C., Baronissi (SA)

Sulle pareti della galleria 60 disegni tracciano i passaggi dell'esperienza dell'artista, dal '79, data della sua prima personale, fino al duemila. Il percorso e' scandito dalle maquettes che segnano un avvio di quella metamorfosi che condurra' al segno plastico con 10 piccole sculture, esposte per la prima volta.


comunicato stampa

Sabato 6 febbraio 2010, alle ore 18,30, nel Salone delle Conferenze del Fondo Regionale d’Arte Contemporanea di Baronissi, sarà presentata al pubblico la mostra di disegni e maquettes di Angelo Casciello, tra i principali interpreti dell’arte contemporanea italiana.

Sulle pareti della Galleria dei Frati, sessanta disegni, scelti dal curatore il prof. Massimo Bignardi, tracceranno i passaggi di un’esperienza dell’artista poco noto, segnando i tempi che dal 1979, data della sua prima personale alla galleria Lucio Amelio di Napoli, giungono ai primi del duemila, attraverso le opere significative tirate fuori, per l’occasione, dagli album, dalle cartelle, dai notebook.

Il percorso espositivo è scandito dalle maquettes che segnano, nei desideri del curatore, una sorta di pausa e, al tempo stesso, un avvio di quella metamorfosi che condurrà al segno plastico: dieci piccole sculture, esposte per la prima volta, espressioni di una creatività che ha fatto propria la vitalità del bacino archetipico mediterraneo.

“Questa mostra – rileva Giovanni Moscatiello sindaco di Baronissi – seguirà l’inaugurazione della Stazione di Mugnano della Metropolitana di Napoli, certamente una delle opere del maestro Casciello che maggiormente testimonia la sua capacità di porsi come identità di una cultura artistica che guarda al proprio tempo, alle grandi masse delle città. Aver scelto di indagare gli aspetti del disegno è stato, ancora una volta, il voler rimarcare il carattere di ricerca che da sempre ha contraddistinto l’attività dal Frac”.

Tra le principali opere esposte si segnalano un gruppo di disegni acquerellati che l’artista ha realizzato, tra la fine degli anni Settanta e i primi degli Ottanta, quale omaggio alla terra, al suo essere spazio e luogo dei segni dell’esistenza, del duro lavoro dei braccianti e, al tempo stesso, alla sua generosità di madre che accoglie la vitalità del seme, pronta a rigenerarsi. Un segno che, nei lavori della metà del decennio Ottanta – in mostra i primi studi delle opere esposte alla Quadriennale di Roma e alla Biennale di Venezia del 1986 –, cederà ad un dettato più essenziale, ad una sorta di sintesi che insiste su una linea funzionale.

Il quotidiano esercizio del disegno accompagna da sempre, sin dalle prime prove giovanili, l’esperienza di Casciello: pratica intesa come attraversamento di un’immaginazione fertile, disposta a cogliere le suggestioni, le pulsanti atmosfere del nostro quotidiano. Esercizio che ha tradotto anche in dimensioni ambientali, senza cedere alla tentazione di trasportare in scala monumentale, autoreferenziale, il proprio segno, anzi tessendo una fitta trama narrativa che si pone nello spazio, nell’architettura, così come è stato per l’intervento dal titolo Apparizioni regali, realizzato alla Reggia di Caserta tra l’estate e l’autunno del 2007 .

“Angelo – scrive Bignardi in merito a questa esperienza – ha lavorato nelle sale della Reggia, anche nelle tarde ore del pomeriggio, quando le architetture, le cose e gli oggetti allungano la loro sagoma di ombra sulla terra e il giorno si fa preannuncio alla sera; ha disegnato solo con il nero, con le ombre che esso lascia come ‘bave’, tracce che raccontano di una sofferta attesa, di qualcosa che, per giorni, ha velato di ansia e trepidazione la sua capacità d’impaginare il futuro. Ha saputo narrare la sua fragile condizione di fronte alla paura che è propria di chi attende con il fiato sospeso; l’ha saputa elevare, con leggerezza a condizione dello spirito, rinunziando alla gravità terrena del dolore.

Questo grande segno, questo specchio lucido nel quale è possibile scoprire ogni attimo del suo evolversi come racconto è posto in dialogo con tre piccole sculture che Casciello ha voluto inserire nel breve tracciato che raccorda tra loro le tre sale: sono corpi che scandiscono lo spazio posti come figure che interloquiscono con la superficie, oggettualizzandone i segni, imprimendo ad essi la cifra di evidenze immaginative”. È la stessa scelta fatta per l’impaginazione dell’allestimento nella Galleria dei Frati e negli spazi adiacenti, ponendo le maquettes di alcune sculture, fondamentali nell’esperienza dell’artista: pause di sculture, dove il segno si fa evidenza plastica, ancora trattenuta nella dolcezza poetica di materiali minimi, la carta, il fil di ferro, l’argilla essiccata, il legno di stuzzicadenti, insomma un repertorio suggerito dall’improvvisazione.

In occasione della mostra sarà pubblicato, dalle edizioni Plectica, il volume dal titolo Angelo Casciello. Le giornate disegnate, un lungo ed articolato saggio di Massimo Bignardi sull’artista e sul suo esercizio quotidiano del disegno, accompagnato da una breve antologia della critica e un apparato biografico e bibliografico curato da Valentina Landi e Stefania Santoro, nonché un ampio repertorio dei disegni .

Angelo Casciello è nato a Scafati nel 1957. Frequenta l’Accademia di Belle Arti di Napoli dove si diploma in Pittura. Sin dagli esordi sposa l’idea di una pittura direttamente connessa al mondo agricolo, sia nell’adozione dei materiali (per lo più vicini al quotidiano), sia negli spazi. Nel 1979 tiene la sua prima mostra personale alla galleria Amelio di Napoli. Negli anni Ottanta il suo lavoro rimane legato ad una precisa idea di pittura: nelle opere permane il legame indissolubile con la terra, tipico della stagione giovanile, caricato, però, di valori simbolici. Del 1986 sono la personale presso lo Studio Gianni Caruso di Torino, l’invito alla XI Quadriennale di Roma e ad “Aperto ’86” della Biennale di Venezia. Negli anni Novanta la sua pittura torna ad un’esigenza narrativa, scegliendo una rappresentazione che si dona mediante un gioco calibrato di piani; la scultura degli stessi anni si imposta sempre più come percorso dialogico con il contesto ambientale in cui va ad inserirsi. In questo giro d’anni gli sono dedicate numerose mostre personali in gallerie e musei del tessuto italiano, tra le quali la mostra antologica del 2003 dedicatagli dalla Città di Napoli in collaborazione con la Regione Campania al Castel dell'Ovo dal titolo Casciello - percorsi 1973-2003. Negli ultimi anni Casciello consolida la ricerca di dialogo con l’ambiente in cui l’opera va ad inserirsi. Esempi di quest’ultima fase sono il lavoro Apparizioni Regali, esposto dal 28 luglio al 14 ottobre 2008 per la Reggia di Caserta (e distrutto dopo l’intervento) e la Stazione di Mugnano della Metropolitana Campana che sarà inaugurata a metà dicembre 2009. È stato nominato dal Papa Benedetto XVI Membro Ordinario della Pontificia Insigne Accademia di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi al Pantheon.
Ufficio stampa: Giuseppe Napoli

Servizio Cultura - Sport, Comune di Baronissi
tel. 089 828210 - fax 089 828217
E-mail: cultura@comune.baronissi.sa.it
Web site: http://www.comune.baronissi.sa.it

Inaugurazione sabato 6 febbraio - ore 18,30

Frac, Galleria dei Frati
via convento, Baronissi
Orario di apertura: lunedì - venerdì ore 9.00/13.00 - lunedì e giovedì anche ore 16.00/19.00
sabato, domenica e festivi: previste aperture straordinarie (Infoline: 089 828210 – 328 8605476)
ingresso libero

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