Below Communication and Media Relation
Thomas Manll
Felipe Cardena
Zel Ebrity
Alessandro Di Pietro
Pietro Spoto
Giovanni Vitali
Miriam Secco
Elisabetta Novello
Daniele Veronesi
Marina Mojana
Dalla Street-Art alla Video-Wall. La mostra presenta le opere di 9 artisti, italiani ed internazionali, giovani esponenti dell'arte contemporanea che fanno del segno grafico e/o illusionistico il loro linguaggio distintivo e del muro il loro supporto preferito. A cura di Marina Mojana.
A cura di Marina Mojana
9 artisti internazionali: Thomas Mänll, Felipe Cardeña, Zel Ebrity, Alessandro Di Pietro, Pietro Spoto, Giovanni Vitali, Miriam Secco, Elisabetta Novello, Daniele Veronesi
A Milano, presso la Fabbrica del Vapore, dal 10 febbraio al 4 marzo 2010
Milano, 2 Febbraio 2010. Inaugura il 10 febbraio alle 18.00 (preview per la stampa h. 16.30) presso la Fabbrica del Vapore in via Procaccini a Milano la mostra collettiva “Disegnar sui Muri: dalla Street-Art alla Video-Wall”, curata da Marina Mojana e patrocinata dal Comune di Milano.
La mostra è promossa da Opera d’Arte in collaborazione con Below. La curatrice ha deciso di esporre nelle sale della Fabbrica opere site specific, ossia realizzate specificamente per l’occasione e destinate agli spazi molto particolari della Fabbrica.
“Disegnar sui muri” presenta le opere di 9 artisti, italiani ed internazionali, giovani esponenti dell’arte contemporanea che fanno del segno grafico e/o illusionistico il loro linguaggio distintivo e del muro il loro supporto preferito. Individuati dalla curatrice Marina Mojana tra le personalità italiane e straniere ancora inedite, sono autori emergenti, attivi a Milano o nel territorio limitrofo, con un passato prossimo legato all’arte estemporanea dei gruppi borderline dal carattere mobile, rapido, dinamico, ma con un presente che cerca la propria strada oltre la strada.
L’arte di strada nasce nel Novecento, dapprima sotto forma di reclame sui muri delle città, affiches, cartelloni e manifesti; tra la fine degli anni Sessanta e Settanta, alcuni giovani rivendicano il proprio ruolo e rifiutano la visione consumista che stava formandosi, dando così il via ai movimenti del graffitismo e della street art, diffusisi negli anni successivi. La street art ha avuto evoluzioni positive nel contesto metropolitano frutto della ricerca personale degli artisti, allontanandosi dalla pratica espressiva e dilagante dei writers, pur restando street artist nell’anima e nel gesto: estemporaneo (Thomas Mänll), quotidiano (Felipe Cardeña), monumentale (Zel Ebrity), modulare (Alessandro Di Pietro), illusionistico (Pietro Spoto), materico (Giovanni Vitali), furtivo (Miriam Secco), poetico (Elisabetta Novello), sintetico (Daniele Veronesi).
Zel Ebrity (classe 1978) e Thomas Mänll (classe 1987) sono la nouvelle vague della Street Art, la corrente più recente che lascia la strada per entrare nelle case, preferendo ai muri di cavalcavia e di ferrovie quelli del salotto. Sono writers addomesticati, che scelgono di rispettare la legge e di recuperare la lezione degli affischiste anni ’60 (Mimmo Rotella, Jacques Villeglé) per riportare sulla tela le tensioni del loro mondo giovanile e metropolitano.
Accanto a questi due giovani dal linguaggio ormai “classico”, la mostra presenta la ricerca più innovativa portata avanti da artisti che hanno un passato di street artist e che ancora oggi cercano con originalità di creare un rapporto con lo spazio circostante e le grandi superfici: Alessandro Di Pietro (1987), Elisabetta Novello (1974) Daniele Veronesi (1981), Miriam Secco (1982), Giovanni Vitali (1982) e Pietro Spoto (1977): giovani artisti legati a Milano e che sviluppano in vario modo il disegno a parete su grandi dimensioni, creando contrasti molto poetici tra il tratto grafico sottile ed elegante (fatto con matite, cenere, animazioni video, tecniche fotografiche digitali) e la superficie spesso grezza del supporto (muri, pavimenti, pareti).
Infine Felipe Cardeña (1979) crea tra quattro mura le sue inconfondibili opere fatte con coloratissimi collage floreali: sono cartoons, piccoli quadri, wallpapers o grandi installazioni che non perdono mai di vista la piccola storia di tutti i giorni.
Inaugurazione 10 febbraio ore 18 (preview per la stampa h. 16.30)
Fabbrica del Vapore
via Procaccini, 4 - Milano
Orario di apertura: da martedì a sabato 13.00 – 19.00; domenica 14.00 – 19.00 (lunedì chiuso);
Ingresso libero