M.A.P.P. - Museo d'Arte Contemporanea Paolo Pini
Milano
via Ippocrate, 45
02 64445392 FAX 02 64445392
WEB
I Girabili
dal 14/6/2002 al 28/7/2002
349 5517623 FAX 178 2214596
WEB
Segnalato da

Pressreleaseundercover aka Diana Marrone




 
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14/6/2002

I Girabili

M.A.P.P. - Museo d'Arte Contemporanea Paolo Pini, Milano

I girabili, inaugurazione della nuova serie di mobili della Falegnameria della cooperativa Olinda del Paolo Pini. L'esposizione avra' luogo all'interno del parco dell'ex ospedale psichiatrico Paolo Pini durante il festival di teatro-cinema-musica 'da vicino nessuno è normale', accompagnata da cocktail bar con dj-set.


comunicato stampa

Showroom estivo de la falegnameria di olinda
presentazione della linea di arredi i girabili con aperitivo jodok,

15 giugno 2002 h. 19
dj-set fino inizio spettacoli e lungo la notte.

PLEASE NOTE AND ADV::::
Altri djset già in scaletta per LA FALEGNAMERIA AL BAR JODOK:
. 28 giugno all'aperitivo e dopo lo spettacolo'e fino a notte
I WANNA BE YOUR DOG' club open air nei giardini del Paolo Pini; per chi è stanco di minimalismi e buoni propositi, per chi non si arrende alla tabula rasa estiva. Alla consolle maci in vesti electroclash e ospiti.
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i girabili, INAUGURAZIONE DELLA NUOVA SERIE DI MOBILI della Falegnameria della cooperativa Olinda del Paolo Pini

La falegnameria di Olinda progetta e realizza arredi su misura, spesso per ambienti dagli spazi limitati e di non semplice gestione. Da questa esperienza nasce la serie i girabili.

Il nome suggerisce l'idea presente in ognuno degli elementi, prevede cioè un utilizzo in diverse posizioni a seconda delle esigenze. Così come la soluzione ad un problema consiste a volte nel considerare il problema da punti di vista diversi.

I girabili sono elementi di arredo dalle dimensioni ridotte. il loro aspetto, semplice e lineare, è il risultato del dialogo tra il disegno, la tecnologia artigianale attenta alla qualità del singolo pezzo, e le specifiche caratteristiche dei legnami selezionati.

I materiali utilizzati - multistrato betulla, faggio evaporato e vernici atossiche - garantiscono un prodotto ecologico e duraturo.

I girabili sono:
- un tavolino con un piano staccabile che diventa sgabello o vassoio, a seconda che si orienti verso il basso o verso l'alto il manico staccabile: costa circa 180 euro.
- Una panca che diventa appendiabiti. Se non è lasciata a terra ma appesa, diventerà una mensola con bastone appendiabiti per gli omini'ideale per chi trasloca spesso e rifunzionalizza gli oggetti o improvvisamente ha una tavolata inattesa con poche sedie'.a soli 154 euro circa.
- Una libreria corredata di piedini per appoggio e uso da terra'ma da appendere anche in verticale o in orizzontale'a seconda degli ambienti o dello stile della padrona di casa, o di tutte le padrone di casa della vostra vita'a soli 144 euro!

I colori dei girabili sono legno chiaro, rosso ciliegia e verde salvia. Ideali per la padrona di casa (e per la nuova suocera) più esigente della città!

L'esposizione avrà luogo all'interno del parco dell'ex ospedale psichiatrico Paolo Pini durante il festival di teatro-cinema-musica 'da vicino nessuno è normale', accompagnata da cocktail bar con dj-set (altri dj set in programma: 28 GIUGNO I WANNA BE YOUR DOG, featuring Dj Maci, electroclash version and guests!!!).

Insomma, una combinazione unica di design, relax, natura, drinks, musica, in un ambiente un po' 'fuori!
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CONTENTS:
when the curiosity killed the cat

Il Paolo Pini, Milano e le cooperative sociali: cur laetitia gestimur'

La falegnameria del Paolo Pini è un pezzo di una storia umana, di medici dei pazzi e di pazzi e di artisti, giovani e vecchi normali, in una città in cui il plus della produzione è di solito visto come un accumulo di ricchezza fine a se stessa.

La falegnameria è la storia a lieto, lietissimo fine di una riconversione. E di come è possibile realizzare utile etico che giorno dopo giorno scaturisce dall'ex ospedale psichiatrico del Paolo Pini.

Alla chiusura del manicomio, qualcuno ha pensato che l'esclusione dal tessuto attivo e dai diritti dei malati mentali che andavano a perdere lo status di coatti, ma non acquisivano quello dei cittadini liberi di produrre, potesse essere trapassata, infilzata di fioretto, lacerata fino a lavarla via una volta per tutte con la distribuzione del potere di produzione agli ex ospiti delle terapie psichiatriche.

Per riconsegnare a tutti noi e ai suoi ospiti non più coatti il Paolo Pini e la sua umanità, sono stati creati una serie di progetti di impresa sociale che ne hanno fatto uno spazio pubblico aperto alla cittadinanza, fonte di reddito e spesso preziosissima opportunità di inserimento lavorativo per persone con problemi di salute mentale. E una delle più belle manifestazioni culturali estive nel verde remoto del grandissimo parco di un ex-manicomio che oggi offre dance, cinema, teatro, musica, vernissage, cibo e bibite a prezzi tra i più bassi della stagione.

http://www.associazioneolinda.org

Chi ha promosso il catalogo delle idee per un futuro disegno urbanistico del Pini: Luoghi per la Qualità Sociale, e chi ha dato vita alla Fabbrica di Olinda'
La risposta è: una cooperativa sociale e di volontariato che si chiama Olinda e che ha fatto varcare le soglie del Pini a migliaia di persone, collaborando con i Servizi Psichiatrici, l'Associazione Lavoro e Integrazione, la Cooperativa Lotta contro l'emarginazione, il Centro Risorse per l'Impresa Sociale, l'Enaip Lombardia, il Ministero del Lavoro, l'Unione europea, Comune e Provincia di Milano, Regione Lombardia e Università.

Lo scopo di queste sinergie, attraverso una fittissima rete di progetti che vanno dai corsi di formazione professionale, agli accompagnamenti, ai progetti pilota sull'esclusione professionale, è quello di fare impresa sociale.

Sono nate per trasformare il mondo dell'assistenza in mondo di produzione, oltre alla Falegnameria: il Bar Jodok, la Libreria Sogno di Mezza Estate, Olinda Multimedia, la rassegna di Cultura: da vicino nessuno è normale, e Il Giardino degli Aromi.

La Falegnameria costruisce essenzialmente oggetti per il mercato dei privati, a volte consapevoli di commissionare un mobile o un oggetto a una cooperativa sociale, a volte del tutto ignari. Come ci dicono i protagonisti, risulta difficile uscire dallo stereotipo della cooperativa sociale come luogo in cui il lavoro è concepito esclusivamente nella forma della terapia occupazionale e pensare che questa possa confrontarsi e superare le difficoltà di progettare, costruire e consegnare degli oggetti finiti a clienti veri. Eppure è così, e ci dicono di più: non sono una falegnameria che si accontenta di realizzare opere di carpenteria per appartamenti in ristrutturazione: 'abbiamo una forte vocazione alla ricerca
e alla sperimentazione, come confermano gli svariati progetti di cui siamo stati promotori o collaboratori'.
La Falegnameria ci ha abituato a mobili ed oggetti che si lasciano annusare e riscoprono il nostro rapporto con il senso del tatto, dell'olfatto e del gusto di un arredo pensato per essere sensazionale da un gruppo di designer sensazionali.

E dopo ci ha viziato con i giocabili, prodotti per un'infanzia alla quale si vuole dedicare qualità superiore e stimoli prima di tutto relazionali e ludici con dei mobili d'uso quotidiano - una spalliera per facilitare il passaggio dalla posizione prona a quella verticale che rappresenta la massima autostima per un bambino, soprattutto se disabile; un ensemble di tavolo e sedia nati per essere una combinazione facilitata di postura e per migliorare sin da subito la qualità della vita dei piccoli.

Ex-ospedale psichiatrico Paolo Pini
La Fabbrica di Olinda
BAR E RISTORANTE JODOK
via Ippocrate 45
Milano

IN ARCHIVIO [13]
Chiara Dynys
dal 7/5/2013 al 7/5/2013

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