L'artista milanese, pittore ed esponente di primo piano dell'arte elettronica e digitale in Italia, inaugura una mostra di quadri e installazioni interattive. "Ammirando le sue opere si ha la sensazione di essere in un mondo al di la' dei confini, quasi ci volessero introdurre alla suggestione di quegli spazi virtuali che egli ha lungamente indagato e frequentato".
L’artista milanese Mario Canali, pittore, esponente di primo piano dell’arte elettronica e digitale in Italia, inaugura una mostra di quadri e installazioni interattive presso la galleria Downtown Art Center Gallery, Los Angeles.
Una mostra che crediamo interesserà non soltanto gli appassionati d’arte, ma tutto il pubblico, che potrà, partecipandovi, impadronirsi di un pezzo di una personalità creativa contemporanea anticipatrice dei tempi.
Sin dall'inizio della sua carriera artistica a metà degli anni Settanta, Canali ha riscosso un deciso apprezzamento critico e commerciale per la sua pittura immaginaria e la sua tecnica di disegno, dove i confini tra fantasia e realtà si mischiano nella rappresentazione di creature ibride e ambientazioni sorprendenti.
A metà degli anni Ottanta, affascinato delle possibilità che offre il digitale, si immerge in questa nuova forma d'arte.
Fonda lo Studio Canali e con altri artisti dà vita al gruppo di arte elettronica Correnti Magnetiche.
Produce opere di arte digitale e realtà virtuale che combinano arte, scienza, filosofia e psicologia e che destano riconoscimenti su vasta scala internazionale. Tra i tanti Siggraph a Los Angeles, Imagina a Monte Carlo e Nastro d'Argento a Roma. I suoi video di animazione tridimensionale sono stati premiati nel 1987 e 1988 ad Ars Electronica a Linz, in tutte e due i casi secondi solo alle opere prime del fondatore della Pixar John Lasseter.
Nei primi anni Novanta realizza una delle prime stazioni di realtà virtuale immersiva, Satori, e a partire da quella si dedica all’arte interattiva, sviluppando opere che misurano e interpretano i bioritmi, come il battito del cuore e le onde cerebrali, restituendoli in un personale feedback di scenari di luce, suoni, immagini e video.
Cimentarsi nell’esperienza delle installazioni interattive di Canali è come scrutare nella propria psiche, verificarne certe ipotesi, assistere alla traduzione esteriore del proprio stato interiore.
Una delle installazioni presentata alla mostra di Los Angeles sarà Ritmi, una tavola rotonda di legno intarsiato che utilizza quattro sensori per rilevare attraverso il dito il battito del cuore, trasformando quindi il ritmo del battito cardiaco in musica e amplificando le armonie che ne derivano. Ogni utente crea la propria esperienza musicale unica in base al proprio bioritmo individuale.
Altra opera in mostra sarà Korazone, un bio-lampada da tavolo dotata di un sensore esterno che rileva il battito cardiaco e lo comunica attraverso onde radio alla lampada. Quando il dito viene posizionato sul sensore, la lampada reagisce emettendo luce e pulsazioni di suono che armonicamente corrispondono al battito del cuore.
Dal 2000 Canali riprenderà a dipingere dopo l’esperienza della computer art, del 3D, del virtuale, delle installazioni interattive e della sensoristica, arricchendo la sua pittura di queste influenze, accrescendo la pittura dei percorsi sperimentati nel digitale e nel virtuale. I mondi dell’astrazione e dell’immaginario diventano più concreti, più pesanti, più dettagliati. Si comprende, raffrontando la vecchia produzione pittorica con la nuova, che la tecnologia è per Canali scatenatrice e moltiplicatrice di sintomi: una volta compreso il processo, si può simulare la virtualità con qualsiasi mezzo. Nella sua recente produzione in mostra a Los Angeles non troviamo infatti riferimenti pittorici, ma rinvii alla complessità, alle prospettive diverse, all’interazione, alla ricerca spaziale, al tridimensionale, alla simmetria, all’approfondimento. Alle coincidenze significative e all’importanza della dimensione temporale.
Ammirando le sue opere si ha la sensazione di essere in un mondo al di là dei confini, quasi ci volessero introdurre alla suggestione di quegli spazi virtuali che egli ha lungamente indagato e frequentato.
Mario Canali ha coniugato l’impegno nella ricerca artistica alla realizzazione di progetti di interazione sociale caratterizzati dall’uso delle tecnologie, promozione delle arti performative, diffusione di un pensiero digitale.
La sua arte è state sperimentata con grande successo dal pubblico europeo in una varietà di luoghi, musei, gallerie, fiere, raves, sfilate di moda, centri sociali, feste private, festival tecnologici e convegni di psicologia.
Los Angeles è la frontiera del digitale, delle nuove scienze, e con il cinema e i games, di nuove modalità di immaginario e di interazione.
Info: Studio Canali
Cell. 348-7605402
jana@studiocanali.com
http://www.studiocanali.com
Inaugurazione: Giovedì 11 Febbraio 2010 ore 18-21
DAC Gallery
828 S Main Street, Los Angeles, CA 90014
aperto Lunedì - Venerdì ore 8-16