Il Gruppo del Cenobio
dal 10/2/2010 al 1/4/2010
Segnalato da
10/2/2010
Il Gruppo del Cenobio
Galleria Artestudio, Milano
Il gruppo si uni' nel 1962 con l'esigenza di opporsi all'imperante Informale e all'invasione della cultura d'oltreoceano. Agostino Ferrari, Ugo La Pietra, Ettore Sordini, Angelo Verga e Arturo Vermi scelsero la via di un progressivo astrattismo gestuale contro ogni rappresentazione naturalistica.
Era il 12 dicembre 1962 quando si aprì l'avventura del Cenobio. Il termine era stato scelto da Cesare Nova e Rina Majoli per dare un nome alla galleria da loro aperta a Milano, in via San Carpoforo. La mostra del 12 dicembre comprendeva opere di Agostino Ferrari, Ugo La Pietra, Ettore Sordini, Angelo Verga e Arturo Vermi.
La breve storia del Cenobio nacque dall'esigenza di opporsi, da un lato, all'imperante Informale, il cui apice creativo si stava via via esaurendo, e dall'altro, alla incipiente invasione della cultura d'oltreoceano. I cinque artisti scelsero la via di un progressivo astrattismo gestuale contro ogni sorta di rappresentazione naturalistica; l'attenzione si spostò verso una poetica del segno dove si accentuò l'esigenza di trasformare la pennellata in gesto grafico: dal gesto e dall'immagine al simbolo, dal simbolo alla cifra letterale.
Ciascuno dei cinque ricercava una sua riconoscibilità specifica, costruita appunto sulla ripetizione più o meno elaborata di una cifra. Come ha sottolineato Alberto Lùcia, il poeta a cui si deve l'apporto critico fondamentale sul Gruppo del Cenobio, “La poetica del gruppo si fonda soprattutto sulla coscienza di vivere in un'epoca in cui all'arte resta una via sottile e disperata, fatta di ipotesi e non di affermazioni”; tra le ipotesi ancora praticabili, Lùcia poneva appunto quelle su cui andavano orientandosi i cinque pittori del Cenobio: la riduzione della tecnica pittorica a una smilza grafia, della composizione a un sovrapporsi quasi cifrato di tratti archetipici. Il Gruppo del Cenobio prese delle posizioni innovative, non riconducibili a modelli precostituiti, ma aperte alle suggestioni di un contesto internazionale.
Breve ma intensa è stata la vita del Cenobio ed allo scioglimento del gruppo gli artisti hanno intrapreso vie diverse, parallele, in molteplici casi sono riuscite ad intersecarsi, segnando tappe sul percorso, mai interrotto, verso la continua ricerca del loro ideale di concezione dell'arte.
A cura delle Edizioni Artestudio viene edito per questa occasione un catalogo con testi di Fulvio Abbate, Antonio Capaccio, Alberto Lùcia, Angelo Pogliani, Ugo Ruberti e Angela Vettese.
Inaugurazione giovedì 11 febbraio, 2010
Galleria Artestudio
via della Moscova 38
Orari: da lunedì a venerdì 10-13/15.30-19.30 Chiuso sabato e festivi
ingresso libero