Le installazioni dell'artista realizzate in ferro, in legno e in acciaio inox, hanno dimensioni variabili in quanto costituite da elementi modulari e modulabili. La ricerca di Galizia e' caratterizzata da un continuo riferimento a problematiche estetico-concettuali che ruotano intorno alla percezione e alla comprensione dello spazio-tempo, nei limiti della sua definibilita' artistica e del suo continuo divenire e mutare nelle forme e nelle relazioni.
La mostra di Licia Galizia ruota intorno al concetto di onda inteso nelle sue varie accezioni, a partire dalla
generica definizione fisica dell’onda come perturbazione che si propaga attraverso lo spazio trasportando
energia. Le installazioni realizzate in ferro, in legno e in acciaio inox, hanno dimensioni variabili in quanto
costituite da elementi modulari e modulabili. Tra le opere esposte Onde (acciaio inox satinato, misure variabili,
2009) presentata per la prima volta nella mostra 9 x 99, a cura di Gioia Mori, allestita nella Caserma Vincenzo
Giudice a Coppito, L’Aquila (6-31 luglio 2009) e l’installazione adattiva musicale e plastica Musica in Forma in
grado di interagire con il pubblico e con l’ambiente circostante. Ideata con il compositore Michelangelo Lupone
Musica in Forma è stata prodotta e realizzata in collaborazione con il Centro Ricerche Musicali-CRM di Roma.
La ricerca di Licia Galizia è caratterizzata da un continuo riferimento a problematiche estetico-concettuali che
ruotano intorno alla percezione e alla comprensione dello spazio-tempo, nei limiti della sua definibilità artistica
e del suo continuo divenire e mutare nelle forme e nelle relazioni. Il rigore astratto, in alcuni casi rivolto alla
scoperta e alla discussione di nuove geometrie, si configura in immagini nitide e complesse all’interno delle
quali il rapporto con lo spazio figurativo, prescelto o obbligato, è importante quanto il segno che lo definisce.
La scelta di un’espressione in senso lato “scultorea” e/o “architettonica” piuttosto che “pittorica” non è
pregiudiziale, ma riguarda piuttosto una progressiva maturazione e una diversa consapevolezza dell’affinità
tra la mente che pensa l’oggetto d’arte, il braccio che esegue l’opera e i materiali usati.
L’opera di Licia Galizia vuole essere perciò un “work in progress” che, a partire dal 2005, sviluppa importanti
momenti di incontro con le ricerche più avanzate della musica contemporanea.
Licia Galizia è stata allieva di Fabio Mauri (partecipa alla Gran Serata Futurista presentata al Teatro Goldoni di
Venezia) e assistente di Pizzi Cannella nello studio in via degli Ausoni a Roma (1988-’91). Nel ’92 ha la prima
personale a Roma nella galleria Mara Coccia che promuove la sua partecipazione alla mostra Giovani artisti
IV al Palazzo delle Esposizioni di Roma e presenta i suoi lavori alla FIAC a Parigi. Nel ‘96 partecipa alla
Quadriennale, nel ‘98 alla mostra Lavori in corso alla G.C.A.M.C. di Roma (MACRO); nello stesso anno, su
invito della coreografa Lucia Latour, partecipa allo spettacolo di danza contemporanea e arte visiva dal titolo
Du vu du non vu presentato in diversi teatri italiani e al Festival Internazionale della danza al Balleteatro
auditorio di Porto (2001).
Nel 2000 espone al Museo Laboratorio di Arte Contemporanea dell’Università “La
Sapienza” di Roma. Nel 2002, con il compositore clarinettista Paolo Marchettini presenta Interferenze di
musica e scultura al Bastione Est del Castello Cinquecentesco dell’Aquila, riproposta nel 2004 in occasione
della Notte Bianca a Roma, con la partecipazione del vocalista etnico Mauro Tiberi, nella sede della Fastweb
S.p.a. (Palazzo Sforza Cesarini). Nel 2006 è invitata alla X° Biennale di Architettura di Venezia Padi glione
Italiano un intervento artistico su uno dei ponti di Vema, una città possibile da realizzare a partire dal 2026 tra
Verona e Mantova, all’incrocio dei due corridoi europei Lisbona-Kiev e Berlino-Palermo.
Dal 2005 intraprende
una collaborazione artistica con il compositore Michelangelo Lupone con cui presenta al Goethe Institut di
Roma, in occasione della Biennale Internazionale “Arte Scienza 2006”, l’installazione sonora dal titolo
Studio I su Volumi adattivi; la collaborazione con Lupone prosegue con le mostre all’Istituto Italiano di Cultura
di Belgrado (2008), a L’Aquila in occasione del Summit G8, al Museo dell’Ara Pacis (2009) e con quella
attualmente allestita al Museo d’Arte Moderna del Cairo.
Inaugurazione venerdì 19 febbraio ore 18 - 21
Mara Coccia Associazione per l'Arte Contemporanea (nuova sede)
via del Vantaggio, 46/A - Roma
orario 11,30/19.30 - chiuso lunedì e festivi
ingresso libero