50 anni di arte. La sua pittura, riconducibile al genere figurativo classico della migliore tradizione italiana, e' poliforme nell'uso dei materiali e delle tecniche: legno di qualita' diversa, dipinto o scolpito, composto norvegese, affresco a tempera, tela, agata del Brasile.
a cura di Fortunato Orazio Signorello e Lucia Consolo
Dal 19 febbraio al 14 marzo 2010 al Museo civico del Castello Ursino di Catania sarà visitabile una mostra antologica del Maestro Vittorio Ribaudo. Inserita nel programma di eventi della prima edizione del Festival siciliano della Cultura, ideato e curata dal critico d'arte Fortunato Orazio Signorello e promosso dall'Accademia Federiciana, la mostra, che proporrà oltre 60 opere pittoriche e grafiche eseguite dall'artista siciliano nei suoi 50 anni di attività, verrà inaugurata il 19 febbraio (ore 17,30) dal sindaco di Catania sen. Raffaele Stancanelli e dal prof. Fabio Fatuzzo, assessore alla Cultura del Comune di Catania.
Promossa dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Catania e dalla Fondazione Vittorio Ribaudo, l'esposizione - curata da Lucia Consolo e Fortunato Orazio Signorello - proporrà ai visitatori - che potranno visitarla da lunedì a sabato dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19 e domenica dalle 9 alle 13 - opere di medio e grande formato che ripercorrono le tappe salienti della lunga e intensa carriera di un artista che oggi ricopre un ruolo significativo e riconosciuto da autorevoli critici d’arte nel panorama artistico contemporaneo. La sua pittura, riconducibile al genere figurativo classico della migliore tradizione italiana, è poliforme nell'uso dei materiali e delle tecniche: legno di qualità diversa, dipinto o scolpito, composto norvegese, affresco a tempera, tela, agata del Brasile, marmo, sughero, pelle. ''Fra tutti i supporti che Ribaudo continua a utilizzare per eseguire le sue opere, caratterizzate da grande coerenza stilistica e contenutistica, il legno - ha scritto di lui Fortunato Orazio Signorello - è quello che preferisce in assoluto; reso però privo d'ogni asprezza (perché non freni il libero scorrere del pennello) ma con le sue venature intatte, a vista. La fantasia dell'artista e la sua assoluta conoscenza di tutte le regole d'arte - dall'anatomia alla prospettica, dal panneggio alle luci - si scatenano allora in un gioco d'alternanze e di complementarietà, di prevedibile e d'utopistico; i nodi e le venature del legno assumono il loro ''ruolo'', diventano paesaggio e ''luminosità''.
Nato a Palermo il 15 febbraio 1937, Ribaudo, che per la sua lodevole attività artistica, è stato nominato cittadino onorario di Leonforte, predilige i paesaggi e i temi colti dal vero della terra siciliana, ma eccelle anche nel farsi interprete dei sentimenti umani e del messaggio di poeti e scrittori mediante la sua opera pittorica. Gli effetti di luce, l'uso delicato del chiaroscuro, rispecchiano una poetica intima. Egli è stato ricevuto da numerose personalità mondiali, come l’ex presidente della Repubblica italiana Sandro Pertini, Papa Benedetto XVI, il cancelliere tedesco Gerhard Schröder, il presidente della Repubblica greca Kostas Stefanopoulos, nonché da Luciano Pavarotti, Charles Aznavour e da tanti altri. Le opere dell'artista, che ha illustrato anche libri di noti scrittori siciliani, figurano in collezioni pubbliche e private: a Milano, Roma, Torino, Sanremo, Palermo, Zurigo, Stoccolma, New York, Caracas, Berlino e San Francisco. ''... La sua arte è anche il ''Carpe Diem'' - ha scritto di lui Lucia Consolo - della sua vita, che sa cogliere e vivere ogni attimo fuggente del vivere quotidiano, e il grido di dolore che talvolta traspare da alcune sue opere non è mai tracciato nei suoi dipinti senza speranza, ma dà modo di trovare un'ancora di salvezza e di fuggire in direzione della luce, quella luce che sapientemente Vittorio Ribaudo sa catturare, modulare e tracciare con grande abilità, tanto da essere stato anche definito ''il pittore della luce''; una poesia la sua dello sguardo e nelle sue lievi pennellate si possono riconoscere come tante carezze,''nutrimento degli occhi e dell'anima'', che allietano lo sguardo di chi si accosta alle sue opere''.
Inaugurazione 19 febbraio ore 17.30
Castello Ursino Museo Civico di Arte contemporanea
piazza Federico di Svevia - Catania
Orario: da lunedì a sabato 9-13 e 15-19. Domenica 8.30-13.30
Ingresso libero