Vignette econoclaste. In mostra trent'anni di storia economica d'Italia. Sfilano i personaggi dell'Italia economica, di ieri e di oggi: da Romiti ad Agnelli, da Pirelli a De Benedetti. Si rincorrono i grandi fatti: Tangentopoli, l'ingresso nell'euro, il caso Fazio-Banca d'Italia...
a cura di Vincenzo Mazzarella, Paolo Bielli, Roberta Giulieni
Trent’anni di storia economica d’Italia. I capitani d’industria, i grandi banchieri, i ministri e i primi ministri che hanno deciso e decidono le scelte strategiche del paese. Ciascuno è passato attraverso la matita satirica di Alain Denis, non solo artista ma anche gourmet, giorno per giorno, anno per anno, da Linus, a fondatore del mitico Male, alla Palma d'Oro a Bordighera: ora lascia l’Italia e se ne torna nella sua Francia, a Nizza, con tutte le sue vignette.A sfogliare questo mastodontico materiale, prezioso e quasi quotidiano contributo alle pagine economiche di Repubblica, tornano alla mente volti e vicende antiche. Andreotti alle prese con lo Sme. Visentini con le tasse. Fanfani con l’Eni. Craxi tra Proudhon e Bakunin. Quindi, più di recente, Ciampi e le sue battaglie per difendere la lira, strattonata da marco e dollaro. Le sottigliezze di Amato per puntellare il baratro dei conti pubblici. Le pene di Prodi in casa e in Europa. Fino al
Sfilano i personaggi dell’Italia economica, di ieri e di oggi: Cefis, Romiti, Cuccia, Agnelli, Pirelli, De Benedetti. Si rincorrono i grandi fatti: Tangentopoli, l’ingresso nell’euro, il caso Fazio-Banca d’Italia. Non mancano i più significativi leader della storia sindacale nazionale. Ciascuno è catturato in minuziosi dettagli della personalità attraverso la fisiognomica, quando non gli viene carpita con pochi tratti perfino l’anima e dunque l’essenza più intima. Talvolta i profili sono così perfetti da spingere gli interessati a chiamare il disegnatore per avere l’originale. Alain ricorda la telefonata di Barucci, per esempio. Ma anche quelle di Baffi e Trentin.
Storie italiane, ma non solo. Perché negli anni capita più e più volte che le sorti del paese dipendano anche dalle scelte altrui. Ecco allora immortalati i campioni del liberismo come Reagan e Thatcher. O anche il rigorosissimo Kohl, decisivo per l’ingresso dell’Italia nella seria A della moneta unica. Ecco pure Bernanke, stratega della Federal reserve Usa col suo predecessore Greenspan. C’è Walesa in tuta operaia. Quindi Saddam, Putin e Gheddafi ciascuno con la propria materia prima energetica. Eppoi Chirac, Mitterand, Clinton, Bush, Breznev e perfino Papa Wojtyla. Diecimila vignette, più o meno.
Ci ha sempre messo passione nel suo lavoro, questo signore ormai settantenne, che ha collaborato con Repubblica fin dalla fondazione, nel lontano 1976. Ancora ieri, come di consueto, si è presentato in redazione all’inizio del pomeriggio per chiedere se serviva il suo intuito grafico e su quale argomento. Gli è sempre bastato solo il titolo del
A casa sua Alain tiene le vignette tutte accatastate in un classico disordine nel quale solo lui riesce a raccapezzarsi. Decidendo di tornare in Francia, voleva liberarsene per rendere il trasloco più semplice ma anche per chiudere con meno fatica la lunga fase della vita italiana e aprirne un’altra, lontano da qui. Valeva la pena di rivederle almeno una volta, prima che fossero infilate in uno scatolone, magari per sempre. Non farlo, sarebbe stato davvero un peccato. Questa selezione è stata fatta insieme un gelido sabato mattina. C’è voluto un bel po’ di lavoro. Ma oggi i lettori affezionati a queste vignette potranno vederle finalmente in fila, secondo un ordine che la casualità del giorno per giorno ha sempre impedito.
Inaugurazione sabato 20 febbraio 2010 - ore 11/20
Galleria Monserrato Arte '900
via di Monserrato, 14 - Roma
Orario: 11-20
Ingresso libero