Impersonale. L'idea e la suggestione dominante alla base dell'installazione e' quella di visualizzare un senso di vertigine nell'ordine. Uno spazio di razionalita' cosi' rigoroso da debordare verso uno stato di percezione allucinatoria. Un gabbia concettuale fragile e violenta allo stesso tempo, all'interno della quale l'osservatore si dovra' muovere con cautela per non farla collassare, idealmente smarrito tra le linee prospettiche che lo circondano e lo pongono in bilico.
a cura di Milovan Farronato
Impersonale è il primo solo show di Giulio Frigo. L’idea e la suggestione dominante alla base dell’installazione, che si articolerà negli spazi di Viafarini DOCVA, è quella di visualizzare un senso di vertigine nell’ordine. Uno spazio di razionalità così rigoroso da debordare verso uno stato di percezione allucinatoria.
Un gabbia concettuale fragile e violenta allo stesso tempo, all’interno della quale l’osservatore si dovrà muovere con cautela per non farla collassare, idealmente smarrito tra le linee prospettiche che lo circondano e lo pongono in bilico.
Dai solidi platonici, alle planimetrie dei templi classici, dalla sezione aurea alla Rosa dei Venti: tutti esempi di una fascinazione e di un bisogno d’ordine che ha influenzato l’ossatura portante della Storia dell’Arte, dell’Architettura e della società occidentale in genere, poiché le forme generano comportamenti. Basti pensare a un’aiuola spartitraffico, alle linee pedonali e a quelle di un campo sportivo... Queste sono le suggestioni che l’artista ha tradotto in una serie di griglie, di reti, di pitture parietali armoniche in se stesse, e congiuntamente espressioni del vano tentativo di incapsulare un bisogno atavico. Una prigione cristallina che Frigo contemporaneamente evaderà e esorbiterà nella performance eseguita il giorno del vernissage.
Giulio Frigo è nato nel 1984 ad Arzignano (VI) nel 1984. Vive e lavora a Milano.
Ha studiato all'Accademia di Belle Arti di Brera di Milano, è stato studente per un anno all'European abroad program a UCLA , partecipando alla prima edizione MSA^, Los Angeles ed è stato studente Erasmus per sei mesi all' ENSBA di Parigi. Ha partecipato al workshop di Thobias Rheberger alla Domus Academy, Milano e al workshop di Jorge Peris alla Fondazione Spinola Banna per l’Arte di Poirino (TO). Tra le mostre collettive a cui ha partecipato nel 2009: Emerging Talents al CCCS – Palazzo Strozzina, Firenze, Non voltarti adesso a Ca’ Pesaro, Venezia e Let’s forget about today until tomorrow, Brown Project Space, Milano. Nel 2010: Opera2009, mostra degli artisti degli Atelier della Fondazione Bevilacqua La Masa, a Viafarini DOCVA, Milano e Cometa Rossa a Fluxia Gallery, Milano.
Inaugurazione giovedì 25 febbraio 2010, ore 18.30
Viafarini DOCVA, Fabbrica del Vapore
via Procaccini 4, Milano
orario: da martedì a venerdì dalle 11 alle 19, sabato dalle 15 alle 19
ingresso libero