Assessorato alla Cultura Borgo Ticino
Il colore di una vita. Una fedelta' sentimentale e insieme estremamente consapevole al suo mondo rurale, ai suoi cavalli, ai suoi interni contadini, ai suoi paesaggi e ai suoi oggetti, avvolti, come diceva e scriveva l'amico Mario Soldati, in una ''pasta di luce''.
Presso la Biblioteca Comunale di Borgo Ticino (NO) si terrà dal 14
marzo al 18 aprile la Mostra retrospettiva di Sergio Bonfantini I
COLORI DI UNA VITA, esposizione organizzata dal Comune di Borgo Ticino
– Assessorato alla Cultura e dalla Fondazione Sergio Bonfantini, in
collaborazione con l’Associazione Culturale Borgo Arte di Borgomanero.
Il titolo della mostra - prima di una serie di eventi itineranti in
tutto il Piemonte - , “ll colore di una vita”, riprende l’indovinata
espressione usata nel documentario che RAI 3 aveva dedicato nei primi
anni Ottanta al maestro novarese. E certamente la sapienza del colore
e l’ampiezza di tavolozza e di varietà cromatiche fanno di Sergio
Bonfantini un moderno “maestro del colore”. Ma questo titolo richiama
anche una tonalità costante nel carattere della sua pittura, del suo
impegno morale e sociale, e insomma della sua vita: una fedeltà
sentimentale e insieme estremamente consapevole al suo mondo rurale,
ai suoi cavalli, ai suoi interni contadini, ai suoi paesaggi e ai suoi
oggetti, avvolti, come diceva e scriveva l’amico Mario Soldati, in una
“pasta di luce”.
Sergio Bonfantini (Novara 1910-1989) inizia la sua attività di pittore
a Torino, nello studio di Felice Casorati. Del 1929 e' la sua prima
mostra alla Galleria Milano, presentata da Giacomo Debenedetti, dove
espone 27 quadri, fra cui La famiglia del bifolco, oggi alla Civica
Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino. Sergio Bonfantini
in questo periodo dipinge secondo una originale interpretazione di un
espressionismo alla Permeke e alla Sironi, come e' stato detto da
Marco Rosci e da Rossana Bossaglia, mentre i temi sono ispirati al
mondo rurale, vissuto senza alcun compiacimento retorico. Espone più
volte alla Biennale di Venezia (1930, 1932, 1936) e alla Quadriennale
romana (1931, 1935, 1939) acquisendo un profondo senso di autonomia
creativa che troverà un suo più completo riconoscimento nelle
personali di Palazzo Lascaris a Torino (1937) e alla Galleria
Borgonuovo a Milano nel 1942.
Dopo l’impegno nella Resistenza, in cui
fu partigiano combattente, come i fratelli Mario e Corrado, nel 1948
e' ancora alla Biennale di Venezia e alla Quadriennale di Roma a cui
faranno seguito numerosissime mostre personali in Italia e all'estero.
Nel secondo Novecento l'esistenzialismo contadino di Sergio si
incrocia con le trasparenze concettuali che culminano nella serie Blow
up, dal 1968 in poi. Il virtuosismo del colore si affina sino alla
Primavera sul Ticino del 1987. Dopo la sua morte, avvenuta il 22
gennaio del 1989, nasce per volontà testamentaria del pittore la
Fondazione Sergio Bonfantini il cui intento è custodire e divulgare il
vasto patrimonio artistico di questo maestro del Novecento italiano.
Dal 30 maggio 2009 un'importante collezione di quadri della fondazione
è visitabile come esposizione permanente presso le sale del palazzo
comunale di Borgomanero. Altre opere sono visibili alla Fondazione
Achille Marazza di Borgomanero, nella ''Sala Bonfantini''.
Inaugurazione
domenica 14 marzo 2010, alle ore 16, con il seguente programma:
Introduzione del Prof. Massimo Bonfantini Presidente della Fondazione
Sergio Bonfantini
Proiezione e commento de: “I colori di una vita: la pittura di Sergio
Bonfantini” film di Rai 3 di Graziella Riviera (1983), con le voci di
Sergio Bonfantini, Mario Soldati e Marco Rosci
Proiezione di “Novara negli anni della libra: tre vocazioni”, film di
VCO Azzurra TV di Massimo Bonfantini (1991)
Biblioteca Comunale
via Cagnago, 2 - Borgo Ticino (NO)
Orario: martedì e giovedì 15.00 - 17.30, mercoledì 10.00 - 12.00, venerdì e sabato 9.30 - 12.00, Domenica 14 e 28 marzo e domenica 18 aprile 15.00 - 18.00
Ingresso libero