La mostra presenta, attraverso un cospicuo numero di opere, la figura complessa e ancora quasi sconosciuta al grande pubblico di Ettore Burzi, vissuto tra Venezia e Lugano. L'esposizione mira a riportare alla luce le opere dell'artista, che si dedico' non solo alla pittura ma anche all'incisione (litografia, xilografia, puntasecca).
A cura di Mariangela Agliati Ruggia e Ottorino Villatora
con il contributo critico di Paolo Blendinger
La mostra presenterà, attraverso un cospicuo numero di opere, la figura complessa e ancora quasi sconosciuta al grande pubblico di Ettore Burzi, vissuto tra Venezia e Lugano ma immerso nella temperie artistica europea e presente con esposizioni nelle principali sedi del continente.
Sebbene l’artista sia nato nei pressi di Bologna, l’attività di Burzi può essere suddivisa in due periodi: quello veneziano e quello luganese. Nella città lagunare trascorre un decennio e inizia la sua carriera artistica, influenzata dagli incontri con pittori come Marius Pictor (Mario De Maria), e segnata da frequenti esposizioni. Nel 1902 si trasferisce a Lugano, dove espone talvolta con i pittori Edoardo Berta e Pietro Chiesa e diventa membro attivo della Società Pittori Scultori Artisti Ticinesi. Influenzato dalla pittura nordica, espone di frequente in Svizzera tedesca e in Germania, che diverranno i mercati a lui più congeniali.
Nonostante il successo riscosso in vita – le sue opere vengono acquistate da importanti collezioni pubbliche come Cà Pesaro di Venezia o il Museo d’Arte della Città di Lugano – Burzi è stato in seguito trascurato dagli studi storico-artistici.
La mostra mira quindi a riportare alla luce le opere di questo artista poliedrico, che si dedicò non solo alla pittura ma anche all’incisione (litografia, xilografia, puntasecca,...) e che si dimostra aggiornato sulle principali correnti artistiche europee, rielaborandone gli spunti e declinandoli in modo originale in emozionanti paesaggi e raffinate nature morte.
Coordinamento: Alessandra Brambilla
Ricerche bibliografiche: Louise Dalmas
Segreteria mostra: Anna Bonacina
Grafica: Mario Mondo
Progettazione allestimento: Claudio Cavadin
Immagine: La chiesina di Sorengo, 1915, olio su tela. Collezione privata
Ufficio Stampa Studio Esseci tel 049 663499 fax 049 655098 info@studioesseci.net
Conferenza stampa e visita alla mostra Venerdì 12 marzo 2010 alle ore 11
Inaugurazione per il pubblico: sabato 13 marzo alle ore 17
Pinacoteca cantonale Giovanni Züst
Rancate (Mendrisio) - Svizzera
Orario: da martedì a domenica 9-12 / 14-17; chiuso lunedì (tranne i festivi)
Ingresso:Intero: Fr. 8.-/ € 5.70; Ridotto (pensionati, studenti, comitive): Fr.6.-/ € 4,30
Gratuito per le scuole ticinesi