Rivoluzione Industriale. Immagini fotografiche di ombrosa poesia
Immagini fotografiche di ombrosa poesia. Cristina Verderio (in arte Gilly Sephira) delinea in bianco e nero una realta' che sa di ruggine e oblio, di stanze nascoste, inabitate, di bambole rotte e di sedie vuote. Scenari post-industriali, aree dismesse che contengono gli indizi di infinite storie, narrate con un filo di voce. (...) La fotografia di Verderio rivela scheletri di architetture fatiscenti e in visibile stato di abbandono che, attraverso le loro crepe e la nudita' delle superfici, diventano monumenti alla solitudine e all'incomunicabilita' delle citta' (Daniela Ambrosio)