Per due giorni, ricercatori e studiosi provenienti da diversi Paesi europei, descriveranno con immagini e riprese video alcuni dei più appariscenti casi di "autorganizzazione" che stanno cambiando il territorio europeo e le sue città . Uno sguardo "laterale" e inquieto, che invece di osservare le grandi metropoli finanziarie, i "luoghi" tipici del turismo culturale, i grandi progetti e piani di intervento, propone un'immagine dell'Europa come di un dispositivo culturale in continuo movimento, che in questi anni sperimenta soprattutto "dal basso" nuove forme di aggregazione e nuovi insoliti paesaggi sociali.
Cosa accade nel sottosuolo di Bucarest, dove è sorta una vera e propria favelas
"invisibile", abitata esclusivamente da bambini e ragazzi?
E perché -nonostante i massicci investimenti- Lipsia (come altre città dell'ex
DDR), è oggi una città per gran parte vuota, con più di 60.000 appartamenti
sfitti?
E come mai vicino a Valencia è esplosa una città del lavoro domestico, mentre la
Svizzera si sta riempiendo di "giardini h.t.", spazi verdi dove si sviluppano le
innovazioni più sofisticate?
E se nel Benelux le frontiere richiamano un frenetico pendolarismo di impiegati
itineranti, in che modo i flussi clandestini stanno cambiando il corridoio
transfrontaliero tra Mazara del Vallo e la Tunisia?
E cosa succede nel nord est dell'Inghilterra, dove le miniere bonificate vengono
temporaneamente usate come aree di pic nic?
E mentre Pristina, a dispetto di una drammatica pulizia etnica, è diventata la
città più "meticcia" del mondo, perché lo spazio pubblico e i piani terra di
Belgrado sono invasi da una valanga di baracchini commerciali ambulanti?
E qual'è la mappa dei prossimi Raves Parties, veri e propri parchi tematici
mobili?
Tra i molti modi di descrivere la condizione del territorio europeo
contemporaneo, quello che verrà presentato venerdi e sabato prossimo 9 e 10
giugno al Centre Culturel Français de Milan in corso Magenta 63, è certamente
tra i più inusuali e provocatori.
Per due giorni, ricercatori e studiosi provenienti da diversi Paesi europei,
descriveranno con immagini e riprese video alcuni dei più appariscenti casi di
"autorganizzazione" che stanno cambiando il territorio europeo e le sue città .
Uno sguardo "laterale" e inquieto, che invece di osservare le grandi metropoli
finanziarie, i "luoghi" tipici del turismo culturale, i grandi progetti e piani
di intervento, propone un'immagine dell'Europa come di un dispositivo culturale
in continuo movimento, che in questi anni sperimenta soprattutto "dal basso"
nuove forme di aggregazione e nuovi insoliti paesaggi sociali.
E' in questi luoghi, posti spesso alla "periferia" dell'immaginario geopolitico
prodotto a Bruxelles e a Strasburgo, che l'Europa sta cambiando più in fretta.
E' qui che si manifesta con più evidenza il "nuovo" ed è possibile immaginare il
futuro del nostro continente.
Il seminario che inizierà venerdi pomeriggio alle ore 15 è organizzato
dall'associazione "MULTIPLICITY" (coordinata dall'architetto milanese Stefano
Boeri), che sta preparando un'esposizione dal titolo U.S.E.-Uncertain States of
Europe per la grande mostra che il centro culturale Arc en Rève ed il Governo
Francese stanno organizzando nel novembre prossimo a Bordeaux, nel quadro delle
celebrazioni per l'anno 2000.
La mostra francese, dal titolo "Mutations" vedrà la partecipazione di
architetti, artisti, fotografi e cineasti; tra i primi l'architetto olandese Rem
Koolhaas, recente vincitore del Premio Pritzker e Jean Nouvel, una vera e
propria stella del firmamento internazionale dell'architettura.
Al seminario presso il Centre Culturel Français de Milan in corso Magenta 63
parteciperanno studiosi ed intellettuali italiani ed esteri, tra cui lo storico
francese Marcel Roncayolo, forse il più noto studioso del fenomeno urbano.
L'ingresso è aperto al pubblico.
USE è una ricerca MULTIPLICITY, coordinata da Stefano Boeri e curata da
Francisca Insulza, Francesco Jodice, Giovanni La Varra, John Palmesino, Lorenzo
Romito, Carole Schmit, Paolo Vari, Maddalena Bregani, Maddelena de Ferrari and
Matteo Poli.
per informazioni, tel. 02-54120598, fax 0255013693
USE Seminar Program
Friday 9 June
15:00-15:20 F. Fort MUTATIONS
15:20-16:00 S. Boeri USE project introduction
16:00-16:30 J. Palmesino USE Clues of Change
F. Insulza
16:30-18:30 Round table "Self organization and territorial transformation"
Participants: Aldo Bonomi, Bart Lootsma, Bernardo Secchi, Eduard Bru, Franco
La Cecla, Marcel Roncayolo, Mirko Zardini, Nadia Tazi, Raoul Bunschoten,
Yorgos Simeoforidis
moderator: Stefano Boeri
mailto: s.boeri@iol.it
Saturday 10 June
10.00 - 10:15 M. Jacques MUTATIONS exhibition design
10:15 - 10:30 M. Poli USE exhibition design
10:30 - 10:45 A. Lavallou MUTATIONS catalogue
10:45 - 11:00 F. Insulza USE catalogue
11:00 - 13:30 Workshop (Discussion and presentation of individual case studies)
11:00 - 12:30 USE Research presentation
A. Dzokic "Grey Realm Cities" Belgrade
C. Schmit "Professional Mobility" Benelux
F. La Cecla "Clandestine Basin" Sicilia/Tunisia
P. Tamborelli "Infrastructure Doubling" Germany / Poland
M. Zardini "The Almost Perfect Suburb" Switzerland
L. Romito "Camp Boario" Roma
12:30 - 13:30 Discussion
13.30 - 15.00 Lunch break
15.00 - 18.00 Workshop (Discussion and presentation of indivudual case studies)
15:00 - 16:30 USE Research presentation
G. Padovani "Parallel Cities" Pristina
J. Palmesino "High Tech Naturality" Alps
P. Vari "Erratic Theme Parks" Slovenia
J. Lonsdale "Shifting Margins" England
F. Insulza "Industrial Districts" Valencia
G. La Varra "New Homeless" Romania
16:30 - 18:00 Discussion