PaRDeS - Laboratorio di Ricerca d'Arte Contemporanea
Mirano (VE)
via Miranese, 42 (Barchessa di Villa Dona' dalle Rose)
041 5728366 FAX 041 5728366
WEB
Adama'. Cantica per la terra
dal 14/5/2011 al 19/11/2011
su prenotazione mercoledi - domenica 15-19, chiuso dal 18 luglio al 19 settembre
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14/5/2011

Adama'. Cantica per la terra

PaRDeS - Laboratorio di Ricerca d'Arte Contemporanea, Mirano (VE)

Un inno alla natura con uno sguardo alla salvaguardia del pianeta. Sono esposte opere di land art, installazioni ambientali, dipinti, fotografie e sculture di artisti italiani e stranieri che spaziano da una visione mitica, sublime della natura ad una piu' artificiale ricreata dall'uomo in laboratorio e realizzata con i nuovi media. In programma incontri, presentazioni di libri, video, film e performance. Organizzazione dell'associazione culturale Concerto d'Arte Contemporanea e spazio PaRDeS.


comunicato stampa

Ho udito le sirene cantare l'una all'altra.
Non credo che canteranno per me.
Le ho viste al largo cavalcare l'onde
Pettinare la candida chioma dell'onde risospinte:
Quando il vento rigonfia l'acqua bianca e nera.
Ci siamo troppo attardati nelle camere del mare
Con le figlie del mare incoronate d'alghe rosse e brune
Finché le voci umane ci svegliano, e anneghiamo.
Thomas Stearns Eliot, Il canto dell'amore di J. Alfred Prufrock

Mostra a cura di Maria Luisa Trevisan

Rudy Barborini, Alessandro Cadamuro, Elena Candeo, Andrea Carpita, Bruno Ceccobelli, Roberto Cannata, Alessandro Cardinale, Wanda Casaril, Juan Carlos Ceci, Mei Chen Yuan, Miguel Chevalier, Barbara Codogno, Dorit Feldman, Fulvio Di Piazza, Alex Dragulescu, Christiane Draffehn, Serge D'Urach, Jernej Forbici, Roberto Fontanella, Alessia Francescato, Loredana Galante, Antonio Giancaterino, Nicola Giol, Cristina Gori, Bobo Ivancich De La Torriente, Jonathon Keats, Anna Kennel, Yayoi Kusama, Roberto Marconato, Gianna Moise, Pain Azyme, Aldo Pallaro, Barbara Pellizzon, Tobia Ravà, Santina Ricupero, Raffaele Rossi, Mauro Sambo, Yogacharini Sangeeta (Laura Biagi), Santorossi, Sevn, Hana Silberstein, Sandy Skoglund, Annamaria Targher, Cristina Treppo, Luigi Viola, Cesare Vignato, Carla Viparelli, Paola Volpato, Stefano Zaratin.

Il primo essere umano fu modellato con la terra, si legge nella Torah. Dunque gli esseri umani e la terra sono fatti della stessa sostanza, come attestano le rispettive parole ebraiche: adam “essere umano” e adamà “terra”. In questa terra Dio soffiò l’alito di vita e creò Adamo. In Bereshit (Genesi) all’umanità viene affidato da Dio il compito di custodire il giardino. Ma Bereshit presenta due storie diverse relative alla Creazione. Nella prima, l’umanità ne è il punto più alto. Giorno dopo giorno il mondo viene preparato all’arrivo del primo essere umano. Il compito di Adamo è “dominare” sulla terra e su tutte le sue creature. Nella seconda versione l’umanità è il fondamento della Creazione. Adamo è fatto direttamente di adamà: le piante dipendono da lui perché le coltivi. Compito di Adamo è “coltivare e custodire” il giardino.
Dunque qual è il posto dell’uomo nell’universo? Controllare e dominare? Essere parte del mondo e, allo stesso tempo, prendersene cura? 1)

La natura nell’antichità greca era considerata sacra ed inviolabile, difesa dalle divinità. Era impensabile per un greco antico deviare il corso di un fiume o rendere abitabile una zona boschiva, tagliandone gli alberi anche se ciò poteva migliorare la vita di una comunità, in quanto vi dimoravano le rispettive divinità, fluviali e boschive, che vi governavano, ed andare contro di esse sarebbe stato un sacrilegio. L’epoca moderna ha segnato un forte distacco da questo modo di percepire la natura. La fisica e la scienza fecero capire all’uomo che era possibile piegare la natura alle esigenze umane. Da un atteggiamento contemplativo nei suoi confronti si passa ad uno sempre più attivo che purtroppo diviene sempre più spesso distruttivo. L’ambiente viene visto come una risorsa da manipolare e non come aspetto del sacro. La natura era ancora per Goethe all’origine dell’esistenza umana e fonte d’ispirazione artistica. Attraverso il suo rigoroso e continuo mutamento, è la manifestazione più compiuta non solo della bellezza, ma anche del bene e del male.
Al termine della poesia Il canto dell'amore di J. Alfred Prufrock, Eliot sembra suggerire che soltanto chi, seduto su uno scoglio, riesce ancora ad udire il canto delle sirene, sa rispettare il mare e coglierne la bellezza. Allora non facciamo in modo che le sirene smettano di cantare per noi e più nessuno ricordi le loro melodie.

Il 2011 è stato dichiaro dall’Assemblea Generale delle Nazioni ‘Anno Internazionale delle Foreste’ e per questa occasione l’associazione culturale Concerto d’Arte Contemporanea e lo spazio PaRDeS – Laboratorio di Ricerca d’Arte Contemporanea a Mirano (VE) hanno in animo di organizzare una mostra collettiva d’arte contemporanea a tema ecologico dal titolo Adamà.

Cantica per la terra, un inno alla natura con uno sguardo alla salvaguardia del pianeta e della biodiversità. Saranno esposte opere di land art, installazione ambientali, dipinti, fotografie e sculture di artisti italiani e stranieri che spaziano da una visione mitica, sublime della natura ad una più artificiale ricreata dall’uomo in laboratorio e realizzata con i nuovi media.

L’inaugurazione avverrà il 15 maggio alle ore 17 con alcune performances, e rimarrà aperta fino al 17 luglio 2011 presso lo spazio espositivo Pardes – Laboratorio di Ricerca d’Arte Contemporanea a Mirano (VE) nel parco storico e nella barchessa della villa che ai primi dell’Ottocento fu proprietà del banchiere veneziano Giorgio Daniele Heinzelmann, il quale a Mirano soggiornava insieme al figlio e alla nuora Paolina Edvige Blondel, sorella di Enrichetta, moglie di Manzoni. Ed ecco che risulta ancora più stimolante per chi sperimenta questo percorso pensare che anche questi ultimi - soggiornando qui - abbiano passeggiato per questi vialetti e magari immaginare che lo scrittore abbia tratto ispirazione anche da questi luoghi.

Sarà realizzata una pubblicazione con le opere esposte e testi di Maria Luisa Trevisan e Franco Tagliapietra, altresì sarà effettuata una diffusione dell’iniziativa a livello internazionale attraverso comunicati stampa, news letter, siti web e social network. Il concetto di terra viene esteso anche a quello di patria così da celebrare con questa iniziativa anche il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia.

Nell’ambito della mostra saranno realizzati incontri, presentazioni di libri, video, film, performance, con scrittori, filosofi, film maker, tra i quali Ferdinando Camon, Sirio Luginbühl, Tiziano Possamai, ecc.

La mostra Adamà. Cantica per la terra, parola che in ebraico significa terra da cui deriva la parola adamo (fatto di argilla, composto da alef, la presenza divina, e dam, sangue, linfa), ha dunque come tema la terra e chi la ama, la coltiva e la rispetta. In sostanza una cantica per la terra che mira a sollecitare la discussione su come l'arte contemporanea affronta il problema ambientale, dalle fonti di energia rinnovabili, al nucleare, all'agricoltura ed architettura sostenibile, ecc., e cosa si può fare per contrastare con i propri mezzi la crescente devastazione del territorio, al fine di favorire “uno sviluppo economico sostenibile, che dia progresso alle comunità locali, ma non sia devastante verso l'ambiente fisico e verso il paesaggio sociale”.

Il documentario "Terra Madre" di Ermanno Olmi (2009), tracciava il percorso da intraprendere all’insegna di un rapporto equo tra uomo e natura, basato sul rispetto della terra, attraverso una coltivazione in grado di conservare inalterato il suo equilibrio (come era un tempo nella nostra civiltà contadina e come è ancora in alcuni e sempre più limitati angoli del pianeta), anziché sullo sfruttamento, la distruzione attraverso la cementificazione. Olmi ci ricorda anche che di fronte ai drastici mutamenti ambientali e climatici diventa sempre più impellente garantire la preservazione della biodiversità di specie animali e vegetali a tutt'oggi esistenti sul nostro pianeta e che qualcuno ha pensato di conservare in un “caveau” tra i ghiacci artici delle Svalbard i semi che rischiavano di scomparire in modo definitivo: il progetto si chiama Global Seed Vault (Deposito sotterraneo globale dei semi), definita anche 'l ́arca di Noé dei semi’, la 'banca dei vegetali', il 'deposito dell'apocalisse'. Materiale che, a detta degli esperti, un giorno potrebbe dimostrarsi molto più prezioso dell'oro. La biodiversità può e deve essere tutelata però anche a livello locale. Un esempio ce lo fornisce il Museo Civico di Rovereto che dal 2002 si è attivato in tal senso (seguito fortunatamente dalla costituzione di altre banche dei semi in altre regioni) con il progetto Ex situ conservation: Seed Banking Trentino Endangered Species (Conservazione ex situ: una banca dei semi per le piante trentine a rischio di estinzione), operato in collaborazione tra il Museo Tridentino di Scienze Naturali ed il Museo Civico stesso, a tutela delle specie a maggior rischio di estinzione e meritevoli di conservazione presenti sul territorio provinciale e in pericolo a livello mondiale.

Chissà che anche i nostri ragazzi non si mettano a trasformare i campi di calcio in orti!

1) Da una conferenza di Daniela Santus: Ecologia, etica ambientale e religione.
http://www.webalice.it/danielasantus/ISRAELE.html
In seno all’ebraismo sono nati gli shomrè adamà (i “custodi della terra”) con lo scopo di mantenere il nostro pianeta entro una dimensione spirituale ed ecologica ed Ellen Bernstein, scrittrice (Ecologia & ebraismo. Dove la natura e il sacro si incontrano, a cura di E. Bernstein, Giuntina, Firenze 2000), è una delle fondatrici degli Shomrè Adamà, un’associazione americana che ha come scopo quello di coltivare e attuare gli insegnamenti della tradizione ebraica relativi all'ecologia.

Inaugurazione 15 maggio ore 17 con performances di Loredana Galante e Yogacharini Sangeeta

PaRDeS - Laboratorio di Ricerca D’Arte Contemporanea, Concerto d’Arte Contemporanea - Associazione Culturale
via Miranese 42 – 30035 Mirano (VE)
15 maggio - 17 luglio e dal 20 settembre – 20 novembre 2011
su prenotazione da mercoledì a domenica dalle 15 alle 19

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