V edizione "La Grande Opera". Musica e teatro, cinema e poesia che si intrecciano in un progetto ideato e diretto da Francesca Merloni. Tra gli ospiti Rem Koolhaas, Pierfrancesco Favino, Elisa, Paolo Fresu e Fabrizio Bosso, i fratelli Taviani e Carolyn Carlson.
Una nuova, inedita miscela di pensieri e visioni, di parole e di passioni. Musica e teatro,
cinema e poesia che si intrecciano in un progetto sempre originale che si propone come uno
dei principali centri della produzione culturale artistica italiana e internazionale. Questo è
Poiesis, il Festival di Fabriano ideato e diretto da Francesca Merloni, che ritorna puntuale
nell’appuntamento di fine maggio nel week-end dal 25 al 27 con ospiti come Rem Koolhaas,
Pierfrancesco Favino, Elisa, Paolo Fresu e Fabrizio Bosso, Marracash, i fratelli Taviani e
Carolyn Carlson.
Nato nel 2008 grazie al lavoro e alla passione di Francesca Merloni e di un gruppo di amici
tra cui Vittorio Salmoni, Angelo Bucarelli, Alessandro Bergonzoni, Poiesis festeggia il suo
quinto compleanno con un’edizione ricca di eventi e di grandi nomi nel segno di un
rinnovamento profondo.
“Dopo il successo dello scorso anno – racconta Francesca Merloni – Fabriano è diventata una
importante realtà della produzione culturale italiana. Forti di questo risultato abbiamo
studiato e lavorato per un’edizione 2012 che possa in qualche modo aprire nuovi percorsi
espressivi”.
Un primo segnale del cammino intrapreso da Poiesis è rappresentato dalla definizione delle
cinque discipline in cui solitamente venivano differenziate le offerte culturali e artistiche del
Festival. Arte, cinema, musica, poesia e teatro si traducono in Espressione, Parola, Pensiero,
Proiezione e Visione. “Il festival sta evolvendo, sta diventando un luogo di pensiero, un lungo
percorso di riflessione. Il nostro non è un banale cambiamento semantico – spiega il
direttore artistico – dietro queste diverse definizioni c’è appunto l’ambizione di non
fermarsi, di andare oltre la consueta concezione del format da festival e di inventare un
percorso del tutto nuovo".
Una chiave di lettura decisiva del nuovo corso viene offerta dal tema prescelto per il 2012
che, come in ogni edizione, sarà il filo conduttore che lega la proposta culturale e artistica di
Fabriano.
Dopo Passione del debutto, Anima Faber del 2009, Madre Terra del 2010, Fratelli in
Italia dello scorso anno come richiamo alla celebrazione unitaria dei 150 anni, il cuore
di Poiesis 2012 sarà la Grande Opera, una metafora con cui unire i luoghi dell’anima e i
luoghi fisici, un’affascinante trama che lambisce dimensioni filosofiche e che Poiesis legge e
interpreta secondo stile e sensibilità proprie. “La Grande Opera è la cattedrale che lo
scalpellino intravede nella pietra che sta lavorando, e' l'unione degli estremi, ma rappresenta
anche noi stessi” sintetizza Francesca Merloni.
Alessandro Bergonzoni, uno degli amici più legati a Poiesis, anche quest’anno presente al
Festival, descrive così il tema della Grande Opera: “C’è una cattedrale invisibile tra una
persona e un’altra ed e' quella che noi dobbiamo fare. E’ un ponte, non un tetto. Non si
tratta di qualcosa che chiude e non è solo anima, non è un tempio tra le tempie.
Parlare
della grande opera significa anche parlare dell’opera che siamo noi. Michelangelo quanto ci
ha messo a fare la Pietà? Noi in quanto tempo facciamo la pietà? Quando costruiremo la
cattedrale della pietà? L’opera della pietà, del perdono, della paura? Quando costruiremo
queste cattedrali? Lo facciamo ogni volta che costruiamo una volta, ogni volta che andiamo a
lavorare con l’altro, da intendersi non come solidarietà o beneficenza, ma come opera, come
costruzione, come il fare, che non è lo strafare, il superomismo, ma quasi il bisogno di
grandezza. La grande opera è questa grandezza che non fa paura”.
Simbolo di Poiesis 2012 sarà il cerchio che è al tempo stesso anche la “O” di Opera, a
rappresentare appunto insieme anima e fisicità, pensiero e creazione, in un rapporto
circolare che punta a coinvolgere la stessa comunità di Fabriano per affiancare alla "città del
fare” anche "l’officina della cultura", un legame possibile grazie all'importante
collaborazione dell’Unesco con Poiesis.
Personaggi icona dei tre giorni di Poiesis dedicati alla Grande Opera Galileo Galilei, Giordano
Bruno e Leonardo da Vinci che saranno ricordati e rievocati con le consuete cifre stilistiche
del festival.
Anche per il 2012 Poiesis si avvale del patrocinio e del sostegno del Ministero per i Beni e le
Attività Culturali, della Regione Marche, della Provincia di Ancona e del riconoscimento
dell’Unesco.
Tutti gli eventi di Poiesis sono gratuiti ed aperti al pubblico e si svolgono nei luoghi più belli e
suggestivi dell’incantevole centro storico di Fabriano.
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