Palazzo dell'Annunziata
Matera
piazza Vittorio Veneto
0835 337363

MATERA: OMAGGIO A MANZU'
dal 18/2/2000 al 1/5/2000
WEB
Segnalato da

Gabriella Braidotti




 
calendario eventi  :: 




18/2/2000

MATERA: OMAGGIO A MANZU'

Palazzo dell'Annunziata, Matera


comunicato stampa

Una mostra che parte dalla città dei sassi per ricordare il grande scultore nell'anno del Giubileo.
Sabato 19 febbraio, all'interno del Palazzo dell'Annunziata di Matera, inaugura ufficialmente la mostra "Matera: Omaggio a Manzù" organizzata da Mosa, l'Azienda Speciale della Camera di Commercio di Matera per aprire il calendario espositivo dell'anno del Giubileo.
Si tratta di un centinaio di opere provenienti dal Museo Manzù di Ardea diretto da Livia Velani e dalla collezione di Inge Manzù.
23 le sculture tra cui alcuni noti "cardinali" realizzati in bronzo, alabastro o legno, studi per monumenti e un ritratto della "Signora Gina Lollobrigida".
Una sezione della mostra è dedicata ai gioielli, mentre altra parte importante giocano i disegni dell'album "Amanti" dedicato a Inge Manzù e le acqueforti.
"L'omaggio al grande scultore italiano ci è parso significativo per almeno due motivi: in primo luogo per la particolarità di questo anno Giubilare e la forte tensione spirituale di questo artista" spiega il Presidente Mosa, Cosimo Damiano Muscaridola, "in secondo luogo perché la scultura è una delle anime di Matera, città-scultura per eccellenza!".
Il catalogo realizzato da Mosa si avvarrà del testo critico di Livia Velani e sarà in vendita presso la sede espositiva.
La mostra sarà aperta al pubblico con orario 9.30-13.00 e 17.00-21.00. Da Matera la mostra si trasferirà poi a Salisburgo e a Buenos Aires.


Sede Espositiva : Palazzo dell'Annunziata - Matera - Regione Basilicata
Catalogo: Prodotto da Mosa, con testi critici di Livia Velani (in vendita presso la mostra a Lire 35.000)
Organizzazione: Mosa -Azienda Speciale della Camera di Commercio per i Sassi di Matera
Progetto allestimento: Mosa
Inaugurazione della mostra ad inviti: sabato 19 febbraio ore 11.00
Apertura al pubblico dal 19 febbraio al 1 maggio 2000
Orari: feriali e festivi: 9.30 - 13.00 , 17.00-21.00
Ingresso £ 5.000 Ridotto £ 3.000

Informazioni stampa e materiale fotografico: Gabriella Braidotti 0348-3152102
Per informazioni : Mosa 0835-332270 0835-247219 fax: 0835-346587
e-mail: info@mosa.matera.it (Mario Intelligente - Marcella Conese)


Ufficio Stampa: Gabriella Braidotti 0348-3152102
g.braidotti@flashnet.it


GIACOMO MANZU' (Bergamo, 1908 - Ardea, 1991)
(da Enciclopedia dell'Arte- Garzanti)

Giacomo Manzù, pseudonimo di Giacomo Manzoni (Bergamo, 1908), scultore e pittore italiano.
Compiuti lavori artigianali e studi di plastica decorativa a Bergamo, ricavò la prima proficua lezione dallo studio delle porte di S.Zeno (1921) a Verona e di calchi dell'Accademia Cicognini (1927). Dopo un primo soggiorno a Parigi (1928), si stabilì nel 1930 a Milano, realizzando le prime fusioni in bronzo e dedicandosi al disegno, all'incisione, all'illustrazione e, dal 1933, alla pittura, più volte ripresa nella sua carriera. Nel 1934, a Roma, fu colpito dalle figure dei religiosi e dalla scultura antica. Nel 1936, una seconda visita a Parigi lo aprì alle correnti d'attualità e soprattutto gli rivelò la scultura di Rodin.
Successivamente, si staccò sempre di più dall'iniziale modellato di tipo impressionistico e intimista, influenzato anche dall'opera di Medardo Rosso, conquistando gradatamente un solidissimo senso del volume e della composizione. In connessione a ciò, alla cera e alla terracotta, si sostituirono il bronzo e la pietra. In questi nuovi materiali eseguì in suoi due primi Cardinali (1938). Nel 1941 fu chiamato alla cattedra di scultura all'Accademia di Brera di Milano, da cui si dimise più tardi per dissensi sul programma di studio.
Nel 1952 vinse il concorso per la porta di S.Pietro con il Trionfo dei martiri e dei santi della chiesa, terminata nel 1964. I bozzetti e gli studi inerenti questo lavoro costituiscono una ricca sintesi di tutti gli elementi ispiratori dell'opera di Manzù, dall'impressionismo pittorico dei primi anni (gli animali, le spighe, i drappeggi), alla matura sicurezza del segno piano e lineare che delimita le singole figure.

Ritiratosi nel 1964 ad Ardea, vicino a Roma, Manzù vi ha inaugurato nel 1969 un museo delle proprie opere.
In particolare, il museo è dedicato alla produzione degli anni '50-'70: sculture, disegni, incisioni e gioielli. Notevoli i bronzi Passo di danza, Cardinale seduto, Grande Cardinale in piedi, Grande Gruppo degli Amanti e i bassorilievi preparatori per le porte in bronzo del Duomo di Salisburgo e di Rotterdam.
Giacomo Manzù si spense il 17 gennaio del 1991 ad Ardea (Roma).

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Paolo Mirmina
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