Villa Serena
Bologna
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Anna Valeria Borsari
dal 4/3/2004 al 27/3/2004
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Segnalato da

Elena Di Gioia



approfondimenti

Anna Valeria Borsari



 
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4/3/2004

Anna Valeria Borsari

Villa Serena, Bologna

L'Arte come cura del Mondo / Il Mondo come cura dell'Arte e' una 'proposta abitativa' che Anna ValeriaBorsari ha creato per lo spazio milanese del Care/of, ed ora 'trasloca' a Bologna. Con questo lavoro - che si accompagna ad una serie di incontri, dibattiti, studi sulle problemati che connesse al rapporto tra arte e realta' - l'artista vuole mettere in discussione cio' che normalmente e' percepito come dato di fatto, come puro contorno dell'opera d'arte, sottolineando invece quanto tale 'contorno' finisca per condizionare il significato ultimo dell'arte stessa.


comunicato stampa

L'Arte come cura del Mondo / Il Mondo come cura dell'Arte

L'Arte come cura del Mondo / Il Mondo come cura dell'Arte è una "proposta abitativa" che Anna ValeriaBorsari ha creato per lo spazio milanese del Care/of, ed ora "trasloca" aBologna. Con questo lavoro - che si accompagna ad una serie di incontri, dibattiti, studi sulle problematiche connesse al rapporto tra arte erealtà - l'artista vuole mettere in discussione ciò che normalmente è percepitocome dato di fatto, come puro contorno dell'opera d'arte, sottolineando invece quanto tale "contorno" finisca per condizionare il significato ultimo dell'arte stessa. Questa proposta abitativa, che sembrerebbe svelare una parte dell'artista, forse la più intima, quella legata al proprio privato, si offre quindi non ad un pubblico come normalmente lo si intende, ma a dei possibili fruitori, utenti, come "arredamento". Nella mostra saranno presenti anche quattro video che individuano alcuni momenti del percorso artistico della Borsari, dalla fine degli anni Settanta a oggi. A completare il tutto sarà una sorta di "retrospettiva in video", curata da Mario Gorni, in cui vedremo scorrere i lavori più significativi dell'artista: dalle "Madonne di monete e cereali" fatte in alcune piazze italiane tra il 1977 ed il 1979 a "Donna isola e ponte" (fiume Reno 1981), da "Spaccato urbano" (via Anfiteatro, Milano, 1999) al "Monumento al mare" (giardino pubblico di via A. Moro, Bologna, 2001).

Venerdì 5 Marzo ore 21.00 - Villa Serena - Bologna

L' Arte come cura del Mondo/ Il Mondo come cura dell'Arte
Da quando l'arte è divenuta l'Arte, e si è separata dal mondo, il Mondo ha iniziato a manifestarvisi dentro, come citazione, come finestra aperta, come specchio, come sguardo del ritratto che ti segue mentre ti sposti guardandolo. Oltre al trompe-l'oeil, con gli studi di ottica questa penetrazione da parte del reale è divenuta sempre più insistente, fino a quando la scoperta della fotografia e del cinema hanno permesso alla realtà stessa di farsi immagine di sé, e di fissarsi in quanto tale - immobile o in una sequenza di movimento-, se pur filtrata dall'occhio che la ha ripresa. Rispetto alle precedenti esperienze, ove con materia di vario tipo la realtà veniva riprodotta, copiata, con la perizia della manualità dell'artista, questo è stato un evento del tutto nuovo, paragonabile piuttosto all'impronta, al calco, al fossile; e ne è derivata una serie di domande su quale fosse ormai la funzione dell'artista e dell'arte stessa.

Nell'antichità l'arte oltre ad avere funzioni decorative ed illustrative connesse alle esigenze di potenti e facoltosi committenti, era strettamente connessa alla Sacralità: immagini sacre, canti religiosi, portavano alla meditazione, all'accesso ad una conoscenza superiore, all'assoluto; ma anche le tragedie per i greci avevano una finalità catartica. Dai totem come dalle immagini dei Santi ci si aspettano ancora miracoli; e contemporaneamente da tempo la nostra cultura ha scoperto ed analizzato scientificamente le caratteristiche terapeutiche dell'arte, sia se osservata o ascoltata (anche le mucche producono più latte ascoltando buona musica), sia se prodotta secondo modalità che gli psicologi hanno elaborato. I colori ed i loro diversi effetti sono stati studiati da filosofi come Wittgestein e contemporaneamente dai maghi della pubblicità. D'altronde anche la Chiesa usava i dipinti per persuadere, oltre che per informare i suoi fedeli. E mezzi apparentemente analoghi possono essere utilizzati per finalità diversissime: strumentali, di asservimento, o tese alla cura e alla liberazione dell'individuo, al suo accesso ad una consapevolezza superiore.

Difficilmente l'arte contemporanea può assurgere però a quest'ultima funzione, perché troppo rumore circonda chi la produce, e non si può trasmettere agli altri ciò di cui non si ha esperienza. Ma oggi non vi deve essere posto solo per i manager; le opere e le azioni di artisti come Yves Klein e Joseph Beuys indicano una strada diversa da quella intrapresa dai seguaci di Andy Wharol. E procedendo in quel percorso per cui sempre più il mondo entra nell'arte, fino al punto in cui non si riesce a distinguere quale sia il contesto, le immagini che ci arrivano da scenari di guerra o di catastrofi, fotografate da reporter che mettono in gioco la loro vita, estratte magari da un telegiornale, ingrandite, appese a una parete o in uno spazio pulito della nostra mente, illuminate da una luce giusta, se risparmiate da quel processo di omologazione che toglie ogni significato, possono curare l'arte, gli artisti e tutti gli uomini.

Nota biografica
Anna Valeria Borsari inizia la sua attività artistica alla metà degli anni '70. I suoi lavori hanno inizialmente una componente concettuale, ma ben presto l'artista avverte l'esigenza di una partecipazione personale e diretta, di una forte componente esperienziale, di un'apertura agli agenti esterni, al caso, all'imprevedibile. All'uso di fotografie e video si sommano interventi diretti dell'artista, in luoghi destinati a costituire, in alcuni casi, parte integrante del lavoro. Si tratta spesso di luoghi pubblici, in cui le azioni dell'artista assumono un significato ancora più forte, perché in contatto con un pubblico più ampio. Tra le sue opere maggiori citiamo l'intervento La quarta madonna: una serie di madonne di monete e cereali da lei eseguite sul selciato di alcune piazze tra il '77 ed il '79 (con presentazione alla galleria Schema di Firenze); Il sangue è rosso, il rosso è un colore, del 1981, nell'ex-ospedale di Rimini che proprio con questo intervento diveniva Museo della città; Donna isola e ponte, titanica impresa con cui, nel 1982, l'artista trasformava un'isoletta sul fiume Reno in una gigantesca sagoma femminile; Il grande naufrago, una mano di sassi che emerge dal lago di Monate (1984). Nel '96 Anna Valeria Borsari realizzava in una vecchia aia di campagna Falò, operazione poi presentata in video alla Galleria G7; e sempre nello stesso anno veniva allestita una sua prima retrospettiva nelle Sale Museali di Siena (con testi in catalogo di Omar Calabrese e Giulio Giorello). Seguono varie installazioni ed interventi su territorio, tra i quali, nel '97 il significativo Suonare Borsari, realizzato in un vecchio appartamento disabitato e polveroso, e nel '99 Spaccato urbano: i ritratti di un uomo e di una donna collocati su una parete sventrata al secondo piano di un vecchio stabile del Comune di Milano. Nel 2000 Borsari presenta una sua Lotteria alla galleria Neon e idea e cura Manifestazione: 12 artisti europei contro l'emarginazione dei malati psichici (progetto promosso dalla associazione Percorso vita, fondata dalla stessa artista, che sarà in seguito presentato in più luoghi: dal Careof alla Biennale di Venezia, a un convegno internazionale di psichiatria a Lipsia). Nel 2001 la Galleria d'arte Moderna di San Donato le dedica la retrospettiva Visita Guidata, a cura di Angela Madesani. Nello stesso anno l'artista realizza, in un giardino pubblico di Bologna (e presenta alla GAM con Roberto Daolio e Peter Weiermair), Monumento al mare, "monumento precario" destinato ad essere modificato e distrutto da agenti umani o atmosferici. Anna Valeria Borsari ha pubblicato numerosi libri d'artista, tra i quali Il punto nullo, alcune istruzioni per costruire castelli di sabbia (ed.Campanotto, 2001), ed ha sempre affiancato all'attività artistica in senso stretto un aspetto di ricerca teorica. Nel 1984 organizzava il convegno: Iptotesi d'Artista; studi, ricerche, idee e progetti per modificare il mondo, nel 2001 il convegno Il Valore dell'Arte, con la partecipazione di significativi artisti, critici, filosofi. Suoi scritti sono raccolti in un catalogo edito da Electa ('96); nella primavera 2003 ha inoltre pubblicato, nella rivista "L'ippogrifo", il saggio Trompe l'oeil, inganni e verità in pittura, e da tempo sta lavorando ad un libro sul rapporto tra arte e realtà.

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Incontri con l'artista:

- 9 marzo ore 12.00
Nell'ambito del corso di Storia dell'Arte Contemporanea di Alessandra Borgogelli -DAMS via Irnerio,49 Bologna

- 19 marzo ore 11.00
Nell'ambito del corso di Antropologia Culturale di Roberto Daolio- Accademia di Belle Arti via Belle Arti,54 Bologna
- Frammenti di mondo nelle arti visive e nella musica

25 marzo ore 21.30
Introduce Carlo Terrosi
Partecipano:Giampiero Cane e Anna Valeria Borsari
Link@Notte Vidal, via Fioravanti,14 Bologna

Info: http://www.annavaleriaborsari.it

La mostra sarà visitabile da 5 al 27 marzo, venerdì e sabato dalle 21.00 alle 24.00 o su prenotazione.

Villa Serena
Via della Barca, 1 - 40133 Bologna
Per informazioni: tel. 051-271533 / 051-6154447 / 051-6156789 info@bo-art.it / http://www.bo-art.it

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