Abitazione di Med Najib Zoglami
Casarano (LE)
via Biancamano 37

Visite a domicilio
dal 2/4/2004 al 3/4/2004

Segnalato da

xlavio



approfondimenti

Fernando Schiavano



 
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2/4/2004

Visite a domicilio

Abitazione di Med Najib Zoglami, Casarano (LE)

Seconda mostra-evento di 'Visite a domicilio', progetto ideato dall'artista salentino Fernando Schiavano, Xlavio. Il percorso prosegue questa volta presso l'abitazione di Med Najib Zoglami, (via Biancamano, Casarano - Lecce) artigiano tunisino residente in Salento. L'incontro si colloca precisamente in un luogo privato ed è concepito come motivo per un rapporto dialettico con la realtà pubblica e tra l'artista ed un emblematico personaggio legato alla comunità locale, sottoposto a maggior rischio di emarginazione.


comunicato stampa

La Casa di Med Nejib Zoglami

nome Med Nejib
cognome Zoglami
data di nascita 09.03.1963
luogo di nascita Jerissa (tunisia)
professione artigiano
indirizzo via Biancamano n° 37 – 73042 Casarano (Le)
info cell. 3392604086

La visita prevede tre momenti significativi:

- racconto
Jerissa non l'ha dipinta nessuno

- dono
Riassetto del giardino

- visioni
Zenith

La Casa di Med Najib Zoglami
Si inaugura il 3 aprile 2004 alle ore 20,00 la seconda mostra-evento di ' Visite a domicilio', progetto ideato dall'artista salentino Fernando Schiavano, Xlavio.
Il percorso prosegue questa volta presso l'abitazione di Med Najib Zoglami, (via Biancamano, Casarano - Lecce) artigiano tunisino residente in Salento. L'incontro si colloca precisamente in un luogo privato ed è concepito come motivo per un rapporto dialettico con la realtà pubblica e tra l'artista ed un emblematico personaggio legato alla comunità locale, sottoposto a maggior rischio di emarginazione.
La casa come isola intima e di confortevole tranquillità talvolta dà l'impressione di essere una prigione. ..... La libertà della strada strizza l'occhio da fuori, così tentatrice e così inaccessibile... E diventa filtro tra interno ed esterno, interstizio e spazio vitale intermedio come la frontiera. Il confine eccita l'inquietudine, significa guardare l'altro.
La casa-mappa custodisce il rapporto tra identità e alterità, in quanto identifica e costruisce la comunità.
Come un semionauta l'artista porta dinanzi agli occhi del pubblico l'interno della sua città nell'intento di immaginare o ricreare nuove funzioni o 'dirottarne' - nel senso in cui usava la parola Guy Debord - altre.
'Non ci sono giacenze, tutto è alla luce...'
La visita di Xlavio si svolge secondo una una ritualità fatta di gesti ma anche di segni tangibili:
-il video-racconto di Med e della sua città di origine (Jerissa non l'ha dipinta nessuno);
- il dono, concreto e al contempo metaforico riassetto del giardino di agrumi, pronto ad accogliere una grande mappa geografica, omaggio ad una nuova terra ideale, ridisegnata dalla volontà personale e innovativo messaggio di futura trasformazione di relazioni sociali.
Il giardino come luogo del pensiero intimo è anche simbolo di una natura 'educata' e simile nell'aspetto dei due paesi a confronto, un unico ideale continuum, grazie al dono del mare Mediterraneo che sta nel suo conferire libertà alla terra di diventare patria elettiva. 'La bellezza sarà l'esito di un pellegrinaggio, quando si rischierà molto per conoscerla, quando sarà la scoperta che arriva alla fine di una trasformazione. La libertà possiede dei campi dove di notte scarica i suoi detriti, dove si assiepano quelle patologie che sono i suoi figli naturali e che rifiuta di riconoscere come proprie...'
- Zenith, piccolo osservatorio che verrà disposto sul terrazzo di casa Zoglami
L' osservatorio sarà una guardia di frontiera... questa volta però non starà lì per segnare il limite da cui controllare il territorio, né per definire l'ennesima barriera ma offrirà una mappa ancor più lontana che 'marinai' in attesa di destinazione futura guardano come guida nelle incessanti peregrinazioni.
Ilaria L'Abbate

03 aprile 2004- ore 20,00

Fernando Schiavano (XLAVIO) è residente a Casarano (Lecce) (0833/591943)
Hanno recensito i suoi lavori: virginia baradel, raffaello carabini, toti carpentieri, anna cirignola, anna d'elia, lia de venere, giovanni giangreco, massimo guastella, lucio galante, ilaria l'abbate, antonio lupo, antonella marino, pietro marino, annamaria martena, marina pizzarelli, giuseppe rizzo, gabi scardi, marco scotini.
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V-D
Visite a domicilio

d. come è nato V-D
1994Vorrei fare una premessa: innanzitutto oggi i linguaggi dell'arte sono sottratti dalla vita contemporanea e c'e' una grande distanza fra le persone, l'artista e l'arte.

d. parlami allora delle motivazioni generali e come si connettono con il contesto in cui tu vivi, come ti rapporti con la tua realtà?
1995V-D deriva dalle strette relazioni e contatti che ho con la mia comunità e gli interventi si svolgono in spazi privati, in luoghi domestici, nell'ambito di una realtà, distante dall'arte contemporanea in cui strati di storia quotidiana si sovrappongono come segni di un linguaggio riconoscibile tanto agli occhi dell'artista quanto a quello del pubblico.
V-D è un percorso, una traccia, chissà quante volte intrapresa. Un cammino nella realtà quotidiana, nella sua ordinaria storia quotidiana. Le abitazioni che scelgo sono abitazioni che già conosco che ho già frequentato. E' la visita che i bambini fanno la domenica quando vanno a salutare i loro nonni. Il percorso, attraversando trasversalmente questa città, mi porta a disegnare una costellazione minore (ma non una galassia), una mappa dei sensi dove memoria, visioni, identità articolano una modalita' di creazione che trasforma i nostri modi e processi per vedere e capire l'arte come un processo di comunicazione. In questo modo cerco di accasare l'arte, trovandogli uno spazio nella nostra vita quotidiana.
V-D diviene così parte integrante del contesto, della storia di una comunità locale, creando una connessione fra l'arte, le persone e lo spazio, che ci permettano sia di leggere l'opera e anche di leggere la realtà in cui si vive, ricucendo lo strappo e le lacerazioni, il vuoto che ha generato oramai una socialità diasporica: si naviga a vista e senza bussola, nel vuoto. Le relazioni sociali, tutto il sociale mi pare alla deriva, in scacco, impedito ad emanciparsi da un groviglio di fattori economici, sociali, politici e psicologici. Tutto ciò impedisce di fatto l'emanciapazione e la maturazione (energia, sensibilità e capacità) entro dinamiche di comunicazione libera e democratica e costringendo la società a vivere una condizione di frammentazione sociale. I rapporti umani ne risentono: sai oggi basta poco perché qualcuno ti ficchi nella pancia una lama; per niente!
Non è finzione, è realtà: quello che si percepisce nell'attraversamento giornaliero dei luoghi e spazi pubblici.

indirizzo via Biancamano n° 37 – 73042 Casarano (Le)

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