Sesta edizione. Emilio Fantin, Luigi Negro, Giancarlo Norese, Cesare Pietroiusti, Luigi Presicce ci invitano a seguirli, con la sola certezza che ci accogliera' l'inaspettato.
Una storia di Lu Cafausu
con Emilio Fantin, Luigi Negro, Giancarlo Norese, Cesare Pietroiusti, Luigi Presicce
Il 2 novembre 2015, come da tradizione, si celebra La Festa dei vivi (che riflettono sulla morte), giunta alla sua sesta edizione. Vi invitiamo anche quest’anno a seguirci, con la sola certezza che ci accoglierà l’inaspettato.
La vena nomadica pervade ancora il nostro procedere, ma questa volta misureremo l’orizzonte su architetture di pietra e di pensiero.
Le voci delle comunità di visibili e invisibili continueranno a farsi sentire? Accetteranno di condividere con noi l’odore di un agrumeto nero, disegnato dalle geometrie di un hortus conclusus? Riecheggeranno da cavità sotterranee, non descritte in alcuna mappa catastale, a indicarci una via, un pertugio segreto o magari a celarlo, ingannandoci?
Assieme ascolteremo l’eco dei sussurri e dei canti di chi ha abitato quelle stanze dalle altissime volte, per rinviarli da un terrazzo, come vapore o fumo, al tramonto.
40°18'23.1”N, 18°10'26.1"E
DALLE ORE 12 ALLE 24