Galleria Rubin
Milano
via Bonvesin de la Riva, 5
02 36561080 FAX 02 36561075
WEB
Due mostre
dal 16/2/2005 al 26/3/2005
02 36561080 FAX 0236561075

Segnalato da

Camilla Vinassa de Regny




 
calendario eventi  :: 




16/2/2005

Due mostre

Galleria Rubin, Milano

Renato Jaime Morganti: 'Evidenze', la sua ricerca artistica e' concentrata sullo studio dell'architettura e dello spazio con l'intento di far emergere le caratteristiche di ogni ambiente. Arduino Cantafora: si fa conoscere come pittore all'inizio degli anni '70 affrontando i temi dell'architettura, del paesaggio, dell'ambiente e con una ricerca che lo avvicina alla scuola di Aldo Rossi.


comunicato stampa

EVIDENZE
Renato Jaime Morganti

a cura di Alessandro Trabucco

Rubin-News è lieta di ospitare l’esposizione personale dell’artista Renato Jaime Morganti.
La ricerca artistica di Morganti è concentrata sullo studio approfondito dell'architettura e dello spazio con l'intento preciso di ''evidenziare'', come indica il titolo di questa personale alla Galleria Rubin di Milano, le caratteristiche di un determinato ambiente, sia esso chiuso o aperto. Una continua ricerca, rivolta all’esaltazione della percezione di un determinato luogo, attraverso una rilettura empirico/conoscitiva delle sue singole componenti siano esse pareti, porte, angoli, finestre o parti di ambienti naturali ed urbani. Ad arricchire la comprensione di una ricerca alquanto complessa e dalla lettura sicuramente problematica, viene incontro l'artista stesso affermando come per lui il «compito dell’arte non sia più quello di inventare nuove forme, che imponendosi non fanno altro che intasare gli spazi, bensì quello di reinventare anche momentaneamente ed attraverso un attento processo mimetico, la realtà, umanizzando la tecnologia ed il già esistente». Per questo motivo si rivela fondamentale per Morganti un sopralluogo degli spazi, prima di poter progettare e realizzare i suoi interventi. La fase di progettazione assume quindi un ruolo di fondamentale importanza, quello che per il pittore era (oppure è tuttora) il bozzetto preparatorio dell'opera. La luce ed il suono divengono, quasi spontaneamente, gli elementi principali sui quali sviluppare una seria ricerca sul concetto di spazio e di tempo, di attraversamento e di cambiamento, di osservazione partecipata e di partecipazione attiva. Per mezzo di sollecitazioni visive e sonore capaci di stimolare canali percettivi alternativi, l'artista rende possibile la fruizione di una realtà formalmente uguale a se stessa ma effettivamente riformulata nella sua essenza. Da qui l'esigenza di operare, con interventi «minimi e preferibilmente neutrali», delle ''evidenziature'' in grado di sottolineare quello che per Morganti diviene, in quel momento, l'aspetto più interessante nella dinamica, che si instaura tra la fredda oggettività geometrica degli spazi e dei segni. Segnali che ne determinano contorni, limiti e la fruizione soggettiva ed emotiva che questi impulsi sollecitano.

Renato Jaime Morganti, artista italo-spagnolo ha compiuto studi di musica, al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano e nel campo dell’architettura e del design, laureandosi presso il Politecnico di Milano. Ha inoltre approfondito la sua ricerca nel campo della scultura, conseguendo Laurea e Master alla Hochschule der Kunst di Berlino.
Vive e lavora a Milano, città in cui è nato nel 1971.

personali:
2004 architetture informali, architetture invisibili , Nowheregallery e Mediateca di Santa Teresa, Milano
2003 le forme del testo (con Irma Blank), libreria Tikkun, Milano

collettive:
2005 parliamodisegno, Spazio Erasmus Brera, Milano
2004 allarmi, Caserma De Cristoforis, Como
tracce di un seminario, Care of & Viafarini, Milano
2003 luogo/nonluogo = nuovo luogo, Fondazione Ratti, chiesa di San Francesco, Como
il possibile dal punto zero, Fondazione Ambrosetti, Palazzolo sull’Oglio, Brescia

Nell'immagine un lavoro di Renato Jaime Morganti
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Il 17 febbraio 2005 la Galleria Rubin inaugura una mostra personale di Arduino Cantafora. Architetto, professore di architettura alla Scuola Politecnica Federale di Losanna e all’Accademia di Architettura di Mendrisio è uno tra i pochi italiani a essere stati invitati come “Visiting Professor” alla Yale University.

Personaggio eclettico e di grande talento, Cantafora si fa conoscere come pittore all’inizio degli anni ’70 ed arriva ad una rapida affermazione con un linguaggio originale che affronta i temi dell’architettura, del paesaggio, dell’ambiente e una ricerca estetica che lo avvicina alla scuola di Aldo Rossi con il quale stabilisce un lungo e amichevole sodalizio.

La carriera di Cantafora ha pochi paragoni per l’eccellenza dei risultati conseguiti: un elenco solo parziale comprende mostre personali alla Triennale di Milano, alla Biennale di Venezia, sia nella sezione Architettura che in quella di Arti Visive, all’Alcazar di Siviglia, alla Martin Gropius Bau di Berlino, Al Palazzo Reale di Milano, al Centro Pompidou di Parigi. Numerose le mostre in galleria, a Milano con Philippe Daverio e Antonia Jannone.

L’attività di Cantafora comprende anche numerose scenografie per la Scala e per altri prestigiosi teatri, una serie di pubblicazioni sul tema dell’architettura e dell’insegnamento e alcuni scritti di pura narrativa pubblicati da Einaudi.
Nel 2003 ha vinto il premio di pittura Michetti.

1973, XV Triennale sezione Internazionale di Architettura”Città analoga”
1977 Bologna, Galleria di Arte Moderna “Presenza, assenza”
1978 Venezia, Biennale, sezione “Utopia e crisi dell’antinatura”
1979 Roma, Galleria A.A.M., mostra personale
1980 Roma,Galleria A.A.M.mostra personale
Venezia, Biennale, I Mostra Internazionale di Architettura,sezione “L’oggetto banale”e “I tempi del museo”
Roma, Galleria A:A:M:, mostra personale
1981 Milano, XVI Triennale in “Catasto del disegno”
1982 Siviglia, Alcazar, mostra personale
1983 Parigi, Centro Georges Pompidou “Immagini ed immaginario in Architettura”
1984 Venezia, Biennale sezione Arti visive “Arte,ambiente e scena”
1985 Milano, XVII Triennale,”La ricostruzione della città con il suo panorama” e “Il progetto domestico”
Venezia,Fondazione Querini Stampalia, mostra personale.
1986 Milano, XVII Triennale, “L’avventura delle idee”
1987 Nijmeegen, Nijmeegs Museum Commanderie Van Sint, mostra personale
1988 Rotterdam, Rotterdam’s Art Foundation, progetto per una stanza
1989 Milano,XVIII Triennale, “L stanza di Giano”.
Fort Asperen, “Architecture en Verbeelding”
1980 Milano, Palazzo Reale,”Il mondo della Torre di Babele”
1991 Gibellina, scenografia per “Perseo e Andromeda” di S. Sciarrino
Milano, Teatro La Scala, scenografia per “Perseo e Andromeda”
Torino, Teatro Carignano, scenografia per “Riunione di famiglia” di T.S. Eliot
1992 Aix en Provence, Festival, scenografia per “Don Giovanni”di Mozart.
Ravenna, due affreschi per il comune di Ravenna.
1994 Parigi Centro Georges Pompidou, “La città, arte e architettura in Europa 1870-1993”
1999 Roma, Quadriennale
2001 Atlanta, Hight Museum of Art, mostra personale
2004 Genova, Palazzo Ducale “Arte e architettura” a cura di Germano Celant

Inaugurazione 17 febbraio 2005, ore 19

Per informazioni: tel.: 0236561080 fax: 0236561075

Galleria Rubin
Via Bonvesin de la Riva 5
Milano
Da martedì a sabato dalle 14.30 alle 19.30.

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Raffaele Minotto
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