Sergio Tossi Arte Contemporanea
Firenze
via Pindemonte, 63
055 2286163 FAX 055 2306256
WEB
Max Rohr
dal 27/6/2005 al 15/9/2005
055 2286163 FAX 055 2306256
WEB
Segnalato da

Sergio Tossi



approfondimenti

Max Rohr
Luca Beatrice



 
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27/6/2005

Max Rohr

Sergio Tossi Arte Contemporanea, Firenze

No time land. Nelle 15 nuove tele esposte si possono rintracciare molti dei personaggi e dei luoghi familiari alla sua poetica ma con soluzioni formali che rimettono in discussione tutto l'impianto narrativo. 'Il concetto e' quello del ritaglio che permette di porre su un piano unico e di collegare fra loro oggetti e persone altrimenti distanti per spazio e dimensione.' M.Rohr


comunicato stampa

"No Time Land" è la terza personale di Max Rohr presentata da Sergio Tossi.
Rappresenta un importante sviluppo nello stile e nelle tematiche dell'artista altoatesino che il titolo della mostra vuole in qualche modo indicare. In queste quindici nuove tele, di cui una buona percentuale di grande formato, possiamo rintracciare molti dei personaggi e dei luoghi familiari alla poetica di Rohr, ma con alcune soluzioni formali che rimettono in discussione tutto l'impianto narrativo costruito all'interno dei singoli lavori. Citiamo un passo della conversazione tra Luca Beatrice e l'artista che compare sul catalogo curato dal critico torinese e che ci sembra particolarmente significativo:

LB – In queste nuove opere introduci un elemento formale inedito. I personaggi, le cose, sono contornate, ritagliate, come poste in rilievo rispetto allo sfondo. E' un espediente che mi ricorda sia certi quadri manieristi (sarà l'influenza di Firenze) ma anche il contorno pop di Lichtenstein. Perché sei ricorso a questo?

MR – Il concetto è quello del ritaglio. Ritaglio che permette di porre su un piano unico e di collegare fra loro oggetti e persone altrimenti distanti per spazio e dimensione. Ritaglio che inoltre permette di staccare dallo sfondo tali forme collegate in rete e ancorate a una specie di cornice, evidenziandone il distacco, l'autonomia e la vanità di fronte a paesaggi fermi nel tempo. In qualche modo è una rilettura del concetto barocco del mondo come palcoscenico. Quella del ritaglio, accantonata per anni, l'ho ripresa comunque da vecchi lavori. Con il contorno più marcato del manierismo e di Lichtenstein possono esserci delle affinità concettuali in quanto anche il tratto nero rende più evidentemente artefatto un oggetto od una figura dipinta....-

La mostra, che arriva dopo una serie di partecipazioni dell'artista ad importanti eventi in Italia ed all'estero, sarà visitabile fino al 15 settembre (con interruzione ad agosto.

Sergio Tossi Arte Contemporanea
via Pindemonte 63 Firenze

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