Spazio Espositivo Comunale Il Palazzetto
Cecina (LI)
P.zza Guerrazzi
0586 260837 FAX 0586 260837
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Alice Bernardine Esders
dal 24/6/2005 al 25/7/2005
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Segnalato da

Raffaela Maria Sateriale



approfondimenti

Alice Bernardine Esders



 
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24/6/2005

Alice Bernardine Esders

Spazio Espositivo Comunale Il Palazzetto, Cecina (LI)

L'Oblio nella pittura. In mostra marine, vedute di boschi nordici e pianure costellate da mulini a vento, nonche' sontuose e dense composizioni floreali.


comunicato stampa

L'Oblio nella pittura

La mostra è il primo risultato di un lungo e non facile percorso di ricerca che, nato per caso una mattina del 2003 a Livorno, sta facendo luce su un'artista apparentemente dimenticata, la cui figura condensa notevoli esperienze e tradizioni culturali di ampio respiro geografico. Basti pensare alla grande capacità di movimento che la Esders espresse per le vicende familiari e personali durante tutta la vita. Una pittrice memorabile per la velocità di esecuzione, per l'intensità sintetica, per la carica emotiva e gli elementi nostalgici che metteva nelle sue opere. Si può fin da ora riconoscere nella produzione - resa nota dalla gentile collaborazione di parenti e collezionisti - una vis interiore che ben si concilia con l'immagine raccontata di una donna apparentemente burbera e scostante, ma con una profonda sensibilità troppo adusa alle angherie ed alle ingiustizie di una vita dura e talora quasi spietata. Marine, vedute di boschi nordici e pianure costellate da mulini a vento, nonché le sontuose e dense composizioni floreali - tutte lavorate a spatola -, caratterizzano i quadri di un'artista che ha ripreso e sviluppato i ben più conosciuti insegnamenti ed esempi di Franz Courtens, eminente rappresentante - anche lui riscoperto negli ultimi decenni dello scorso secolo - della pittura fiamminga, non a caso soprannominato il 'Rubens dei paesaggisti' e del quale esistono eccelse testimonianze di marine, animali e nature morte, compresi quei vasi di fiori per cui la Esders esplicherà al massimo la più scaltra maestrìa.

Ci auguriamo che il visitatore si avvicini alle opere tenendo conto di tutti i limiti accumulati dalla presente ricerca e con animo pronto a raccogliere qualsivoglia emozione scaturisca dal confrontarsi con rispetto e curiosità verso gli stilemi di un'artista ormai non più dimenticata.

Ringraziamo tutti coloro che hanno riposto fiducia nell'iniziativa ed hanno collaborato fattivamente alla realizzazione della Mostra: in particolare Jean Piaggi, Antonietta Provenzano, la famiglia Nannipieri, Paola De Blasio, e tutti coloro che pur con una sola parola hanno contribuito a 'non dimenticare' che l'arte ha sempre qualcosa da comunicare a ciascuno di noi.

Biografia:

Alice Bernardine Esders nasce a Bruxelles il 10 luglio 1907 da una nobile e famosa famiglia belga: il padre Henri Joannes è nato a Vienna - da dove si trasferisce in Belgio tra il 1906 ed il 1907 - mentre la madre Blanche Einmahl è tedesca. Riceve la formazione primaria nella residenza di famiglia fino a 12 anni, allorché viene affidata al prestigioso collegio di Blumenthal-Brema nel quale segue corsi di musica, pittura e decorazione. In questo periodo subisce un grave incidente (una caduta da cavallo) che le procura una senovite al ginocchio destro ed il conseguente andamento claudicante. Neppure il mite clima della Riviera Ligure - consigliato per la stagione estiva dai medici belgi - le restituiranno la completa salute, ma decisiva sarà la frequentazione di famose stazioni balneari come Rapallo, Portofino e Portovenere. Alice frequenta il Collegio fino al 1925 e nel frattempo matura conoscenze e pratiche decisive per il suo percorso artistico futuro. E' in questi anni, infatti, che la casata Esders a Bruxelles e nello stupendo castello di Uccle viene praticata da Franz Courtens (1854-1943), maestro di spicco della pittura belga e autore di numerosi quadri per l'influente famiglia, nonché dal figlio Alfred (1889-1967), altrettanto valido scultore, che ritrae proprio Alice in un'opera del 1921. Sono gli anni dell'amore che segnerà la vita della pittrice: durante le villeggiature a Portofino la giovane conosce Alessandro Piaggi di Portovenere e se ne innamora, pur incontrando l'avversione del padre. Tanto che il matrimonio del 1928 segna una dolorosissima cesura nei rapporti familiari. Nel 1930 nasce il figlio Jean (Giovanni Battista), ma la storia d'amore ha fine nel 1935, allorché la coppia si separa legalmente e Alice si riconcilia col padre, dopo aver perso la madre nello stesso anno. La Toscana subentra nel cuore dell'artista che si trasferisce per alcuni periodi dell'anno a Torre del Lago, teatro di lunghi tragitti in bicicletta. Dopo la morte del padre (1938) e l'inizio della guerra si susseguono difficoltà e trambusti che la costringono ancora a fuggire dal Belgio e a vivere prima a Torre del Lago, poi a Portovenere, da dove con un viaggio rocambolesco attraverso il fronte nel 1944 tornerà in patria insieme al figlio e all'ex marito. Dal 1946 al 1952 alterna soggiorni invernali a Bruxelles con stagioni estive a Portovenere, fino a che la pessima congiuntura economica belga non la costringe a fermarsi in Italia. L'attività pittorica è segnalata da diverse opere e dal 1960 Alice Esders si cimenta nella partecipazione a concorsi a premio. E' il caso del Premio Rotonda di Livorno, laddove la prima attestazione risale proprio al 1960; l'artista è ancora segnalata nel 1962, quando vince il Premio 'Spinetti' - pari a 30000 lire dell'epoca - della Galleria Spinetti di Firenze, e nel 1963, anno in cui si trasferisce nella città labronica. I casi della vita portano il figlio lontano dalla madre, che si stabilisce a Tirrenia (PI) dal 1967: sono anni difficili in cui si acuiranno la solitudine e notevoli problemi esistenziali. Nel 1984 è colpita da ictus e viene deciso di ricoverarla in una Casa di Riposo a Firenze Certosa, laddove morirà di lì a poco.

Ente promotore: C.Æ.S.A.R onlus

Allestimento: Francesco Bozolo, Roberto Russo

Centro Espositivo Comunale "Il Palazzetto" - Cecina (LI)

Orario: Martedì - domenica 17.30-19.30/21.30-23.00

Ufficio stampa: C.Æ.S.A.R onlus

Segreteria ufficio stampa:
Elisa Bonannini
Telefax: 0586 260837
e-mail: info@caesaronlus.it

Promozione e relazioni esterne:
Raffaela Maria Sateriale
Telefax: 0586 260837
e-mail: arte@caesaronlus.it

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