Fondazione Stelline
Milano
corso Magenta, 61
02 45462111 FAX 02 45462432
WEB
Michela Zasio
dal 6/9/2005 al 24/9/2005
02 454621 FAX 02 45462432
WEB
Segnalato da

Alessandra Klimciuk



approfondimenti

Michela Zasio
Pedro Cano



 
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6/9/2005

Michela Zasio

Fondazione Stelline, Milano

Umanita' Artificiale. La mostra raccoglie una serie di lavori ispirati a forme e volumi di oggetti, spoglie, reliquie di manichini dalle fattezze umane. Un viaggio dentro la pittura per scoprire come tradurre in immagini le emozioni provocate da oggetti e involucri, un tempo riempiti di vita.


comunicato stampa

Umanità Artificiale

a cura di Pedro Cano

Dall’8 al 24 settembre la Fondazione Stelline di Milano ospita la mostra personale di Michela Zasio, artista veneta che da anni ormai vive stabilmente a Roma. Il ciclo ArteAntologia prosegue così con una pittrice proveniente da quella parte del mondo dell’arte che, al di là dei circuiti commerciali, persegue con serietà la sua ricerca pittorica. L’occasione ricompone a Milano un legame tra la nostra città e il grande artista Pedro Cano, di cui la Zasio è allieva, che ha presentato due anni fa alle Stelline un’importante antologica.

L’iniziativa è promossa dalla Fondazione delle Stelline con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Lombardia, della Provincia di Milano e del Comune di Milano.

La mostra raccoglie una serie di lavori ispirati a forme e volumi di oggetti, spoglie, reliquie di manichini dalle fattezze umane. Queste opere sono un viaggio dentro la pittura per scoprire come tradurre in immagini le emozioni provocate da oggetti e involucri, un tempo rivestiti o riempiti di vita e oggi, inanimati e abbandonati, che raccontano silenti storie di uomini. Scrutare e vedere come la luce lavora dentro le cuciture sdrucite di un vecchio manichino disfatto, indagare le ombre di pezzi tenuti insieme da fili consunti riverberati dal sole, cogliere in un busto la deformità di un corpo costretto da cinghie di cuoio e acciaio, non è solo un esercizio estetico. Significa superare la materia per cercare lo spirito dell'uomo, come una novella archeologa in cerca delle tracce dell’umanità contemporanea.

Come racconta Pedro Cano, che cura la mostra, «il risultato del suo lavoro è di alta intensità e il colore in questa serie di lavori si è arricchito enormemente. Si parte dai toni grigiastri e cupi per arrivare ad intensissime tinte rosse, verdi o blu, che evocano un misto tra il mondo fauve e la cultura della pop art. Credo che in questo momento il lavoro di Michela Zasio stia maturando e cercando immagini sempre più potenti e scarne. È qui l'importanza del suo percorso».

Nel testo pubblicato in catalogo Tommaso Strinati, descrivendo il lavoro della Zasio, annota che in esso «si evolve la tecnica ma si evolvono anche i contenuti con una vena ironica che sembra prendere piede in questa carrellata di oggetti improbabili, ma dalle forme curiose».

Catalogo edizioni Pegasus in mostra.

Inaugurazione: mercoledì 7 settembre, ore 18.30

Fondazione delle Stelline
corso Magenta 61 - Milano
Orari: lunedì ore 14/19; dal martedì al sabato ore 10/19; chiuso domenica e festivi
Ingresso libero

UFFICIO STAMPA

Alessandra Klimciuk
CLP Relazioni Pubbliche
press@clponline.it

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