Museo Pino Pascali
Polignano a Mare (BA)
via San Vito, 40
080 4249534 FAX 080 4242463
WEB
Trans/Culture
dal 7/4/2006 al 3/6/2006
venerdi e sabato 18,30-21,30 / domenica 11/13-17/20,30

Segnalato da

Palazzo Pino Pascali




 
calendario eventi  :: 




7/4/2006

Trans/Culture

Museo Pino Pascali, Polignano a Mare (BA)

Tre artisti, con linguaggi e modalita' differenti, mettono in scena aspetti legati alle diversita' culturali ed antropologiche che rischiano di estinguersi per l’incapacita' degli uomini a convivere accettando le altrui differenze culturali. Opere di: Luigi Caiffa, Donna Conlon e Miki Carone.


comunicato stampa

Di scottante attualita' la proposta espositiva al Museo Pino Pascali di Polignano a Mare (Bari). In un momento cruciale della nostra storia in cui sempre piu' si acuisce lo scontro di civilta' su basi religiose, etniche o ambientali, gli artisti fanno sentire la propria voce a favore della pace, della tolleranza, auspicando una coesistenza pacifica tra civilta' diverse e lontane per la salvaguardia delle proprie radici sociali e culturali. Tre artisti, con linguaggi e modalita' differenti (fotografia, video, libro), mettono in scena alcuni aspetti legati alle diversita' culturali ed antropologiche che rischiano di estinguersi per l’incapacita' degli uomini a convivere accettando le altrui differenze culturali.

LUIGI CAIFFA (nato a Gallipoli, lavora a Francoforte) espone un ciclo di opere fotografiche dal titolo arabo “Bahlam" (Io sogno): sono rappresentazioni dei riti religiosi popolari della Settimana Santa nei paesi della Puglia; le immagini sono trasfigurate e sfocate, l’artista si concentra sui simboli della religiosita' popolare; il colore predominante e' il rosso del fuoco e della passione, il bianco della cera e degli incappucciati. Emerge un forte senso di appartenenza ad una identita' culturale popolare, quella del Sud Italia, da sempre in confronto pacifico ed interetnico con altre culture e religioni del Mediterraneo, il titolo della mostra in arabo sottolinea proprio la commistione millenaria in cui Luigi Caiffa ricerca le proprie radici.

DONNA CONLON (nata ad Atlanta, lavora a Panama) e' una giovane artista, presente all’ultima Biennale di Venezia nella mostra internazionale all’Arsenale e nel Padiglione Latino Americano con il video “Coexistencia" che presentiamo in questa mostra. La ripresa video e' concentrata su di una colonia di formiche della giungla panamense, il loro movimento nella raccolta del cibo e' frenetico ed ossessivo, l’intervento dell’artista e' stato quello di introdurre insieme ai frammenti di foglie che gli insetti trasportano come vessilli, altre foglie colorate come le bandiere di Israele, della Palestina, degli Stati Uniti, dei paesi arabi e di tanti altre nazioni lontane e diverse. Insieme a queste insolite bandiere, le formiche trasportano piccole cortecce d’albero dipinte con i simboli della pace e della convivenza pacifica tra i popoli. Un severo monito trasmesso ironicamente da tenaci insetti che non vogliono essere calpestati o spazzati via dal proprio habitat, ma anche un deciso segnale a noi umani. Donna Colons riesce a trasmettere valori etici sulla salvaguardia della natura in senso completo, il suo sguardo e' lieve e ironico. Il video puo' considerarsi un’anteprima per l’Italia, poiche' trasmesso precedentemente solo alla Biennale di Venezia.

Presenta il video Antonio Are'valo curatore indipendente e poeta cileno, commissario per il Cile (con menzione d’onore) alla 49' Biennale di Venezia e tra i curatori de “La trama e l’ordito"alla 51' Biennale di Venezia.

MIKI CARONE (nato a Bari, vive nell’Abbazia di San Vito a Polignano a Mare) presenta un ciclo di fotografie, scattate dall’artista nel 1977 e raccolte ora in un libro dal titolo “Il gioco degli indiani": immagini della scomparsa della cultura dei nativi d’America a causa dell’ imposizione violenta dei diversi modelli sociali dei conquistatori europei, incapaci di convivere pacificamente e di accettare la diversita' di un’altra cultura. Le immagini, di forte espressivita', sono state realizzate dall’artista fotografando dei piccoli giocattoli: cosi' la nave di Cristoforo Colombo si contrappone alla canoa indiana, il cavallo pezzato delle praterie si impenna contro l’avanzata del “cavallo di ferro"(il treno), il bisonte delle praterie si trasforma in ‘carne in scatola’. La sequenza finale vede i piccoli giocattoli indiani bruciati: triste immagine simbolica delle riserve indiane. Un gioco che non ha lieto fine e che fa pensare ad altri giochi di guerra simili che avvengono ancora oggi. Quando imparera' il generale Custer a rispettare e a convivere in pace con Toro Seduto? Presenta il libro l’editore Alessandro Laterza.

Inaugurazione: Sabato 8 aprile 2006 ore 19

Palazzo Pino Pascali
via Mulini (Centro Storico) - Polignano a Mare
Orario: venerdi e sabato 18,30-21,30 / domenica 11/13-17/20,30

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Daniel Gonzalez
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