Fondazione Stelline
Milano
corso Magenta, 61
02 45462111 FAX 02 45462432
WEB
Tino Vaglieri
dal 4/6/2001 al 15/7/2001
02 4818431 FAX 02 48018635

Segnalato da

Chiara & Associati




 
calendario eventi  :: 




4/6/2001

Tino Vaglieri

Fondazione Stelline, Milano

Antologica Tino Vaglieri (1929-2000). La citta' e la natura, a cura di Elena Pontiggia. E' la seconda mostra di "Milano e ...", ciclo dedicato dalla Fondazione Stelline a maestri del primo e secondo Novecento che hanno operato a Milano.


comunicato stampa


Il ciclo di mostre "Milano e.." continua in contemporanea alla Fondazione delle Stelline e, a partire dal 16 giugno, presso la Biblioteca dell’Accademia di Brera.

Antologica Tino Vaglieri (1929-2000). La città e la natura, a cura di Elena Pontiggia.

È la seconda mostra del ciclo "Milano e ...", dedicato dalla Fondazione Stelline a maestri del primo e secondo Novecento che hanno operato a Milano.

Aperta fino al 15 luglio, la rassegna ricostruisce, a un anno dalla sua morte, tutta l’attività di Vaglieri, uno dei maggiori protagonisti del Realismo esistenziale, movimento che negli anni ‘50 realizzò una pittura carica di tensioni drammatiche, espressione del disagio di vivere.

La mostra, comprendente oltre sessanta opere, è divisa in due momenti:
- alla Fondazione Stelline sono esposte le tele (info. tel. 02 48.18.431 - apertura 6 giugno-15 luglio: tutti i giorni, domeniche comprese, dalle ore 10 alle 19.00).
- alla Biblioteca dell’Accademia di Brera è ospitata un’antologia di disegni e carte (info. tel. 02/86467358 - apertura 16 giugno-15 luglio: dal lunedì al giovedì dalle ore 09.00 alle 17.00 e il venerdì dalle 09.00 alle 15.00) .

Tra le tele, esposte presso la Fonbdazione Stelline, sono presenti gli esiti più significativi dell’artista, come il monumentale Morte del minatore, dipinto nel 1956 e ispirato alla tragedia della miniera di Marcinelle; la grande Periferia ispirata a Sironi, dello stesso 1956; le Città del 1956/7, che raffigura la solitudine e le contraddizioni della vita cittadina.

Sono esposte inoltre le opere più importanti degli anni ‘60 e ‘70, come Animale che salta e militare (1977) in cui la lezione di Bacon si coniuga con la gestualità derivata dall’Action Painting.

Concludono la mostra i lavori degli anni ‘80 e ‘90 attraverso i quali Vaglieri rinnova originalmente il tema del paesaggio urbano, coniugandolo con un amore profondo per la natura (Verdura e paesaggio, 1988; Camminatore ai confini della città, 1993; Costellazione del cane, 1999). Proprio le opere dedicate agli animali, alla Natura che cerca di sopravvivere nel cemento, rappresentano uno dei motivi più attuali e ancora poco conosciuti della sua pittura.

Accompagna la rassegna un ampio catalogo Medusa con testo di Elena Pontiggia (che per la prima volta ricostruisce analiticamente tutta la ricerca dell’artista), scritti di Mino Ceretti, Lorella Giudici, Alberto Giulini, Giampiero Neri e apparati critici di Sara Meda. Il catalogo è in vendita nelle principali librerie a £. 60.000 e presso la Fondazione Stelline a £. 45.000.

Nato a Trieste nel 1929, Tino Vaglieri è scomparso lo scorso anno a Milano. Dopo aver trascorso l’adolescenza a Roma, era giunto nella città lombarda nel ‘47. Nel 1949 si iscrive all’Accademia di Brera, sotto la guida di Carpi. Conosce qui Banchieri, Romagnoni, Ceretti, Guerreschi, Ferroni: artisti con cui formerà il movimento del Realismo esistenziale. "L’uomo e la sua storia mi hanno sempre interessato scrive nel 1954 Cerco di vedere l’uomo con occhi liberi da schemi". Presente con una sala personale alla Biennale di Venezia del 1960, l’artista ha poi proseguito isolato la sua ricerca, affrontando soprattutto due temi: la violenza della storia e la verità della natura.

Immagine: Tino Vaglieri, Gatto e sole (1981) - olio su tela- Collezione privata


Inaugurazioni nelle rispettive sedi:

Fondazione Stelline (sala del Collezionista), Corso Magenta 61
5 giugno ore 18.30

Biblioteca dell’Accademia di Brera
16 giugno ore 12.00

FONDAZIONE STELLINE
Corso Magenta, 61 20123 Milano, MI
Tel. 02 48.18.431 r.a. telefax 02 48.01.86.35

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