Entroterra
Milano
via Biancospini, 2
02 42297041
WEB
Un altro paesaggio
dal 4/5/2007 al 29/8/2007

Segnalato da

Mario Loprete




 
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4/5/2007

Un altro paesaggio

Entroterra, Milano

Natura e metropoli. L'idea di questa collettiva nasce da una riflessione sul valore che viene attribuito al paesaggio attuale, e alla sua trasformazione in soggetto artistico. Esposti dipinti e fotografie di: Josh George, Andrea Gnocchi, Mario Loprete, Claudio Malacarne etc.


comunicato stampa

Collettiva

Artisti: Ernesto Achilli, Antonio Biancalani, Andrea Boltro, Walter Borghetti, Josh George, Andrea Gnocchi, Mario Loprete, Claudio Malacarne, Marco Manzella, Salvador Montò, Salvatore Santoddì,Mathieu Weemaels.

Arte e paesaggio, natura e metropoli. Il paesaggio come protagonista assoluto nelle tele e nelle fotografie. L'idea della mostra nasce da una conversazione tra artisti sul valore che viene attribuito al paesaggio attuale, alla sua trasformazione che da paesaggio visibile diventa soggetto artistico. L'atteggiamento odierno sul mondo che ci circonda si mostra mutato nella sua elaborazione: da un lato c'è il desiderio di scandagliare lo spazio naturale, nella sua forza e potenza originaria che spesso (oggi sempre meno) convivono in sintonia con l'uomo, dall'altro si esplorano tutti gli aspetti del paesaggio "underground" . La metropoli dunque, diventa oggetto specifico di analisi ed un ironico pretesto per studiare le azioni degli uomini. Le opere presenti alla collettiva, sebbene diverse tra loro per forma, dimensione e tecnica utilizzata, (dall'olio all'acrilico, dal collage alla fotografia, dalla china al pastello) suggeriscono una riflessione su un evidente cambio di atteggiamento di sensibilità degli artisti nei confronti del territorio e del paesaggio sia urbano che naturale. Saranno proposte opere di alcuni artisti che da tempo lavorano con Entroterra (Manzella, George, Achilli, Biancalani, Montò, Loprete e Weemaels) insieme a nomi nuovi (Santoddì e Borghetti, e Gnocchi) e con la partecipazione dei già affermati Andrea Boltro (vincitore del premio Suzzara 2006) e Claudio Malacarne.

Il percorso parte con l'approfondimento dell'aspetto urbano, con la metropoli vista a volo d'uccello da Montò, in cui gli imponenti grattacieli di New York fanno da contro altare alla fugacità del tempo umano, per poi scendere lungo le vie e i marciapiedi, come fanno Boltro, George e Loprete: passanti affaccendati, squarci di periferia, cartelloni pubblicitari, dove persone e oggetti sono completamente immersi e calati nella realtà quotidiana. Si passa poi alla visione del paesaggio più classica e naturale, come le colline toscane addolcite da Biancalani; i prati brumosi e le acque placide di Weemaels; i boschi e i monti carichi di lucide suggestioni che evocano i collages di Gnocchi; oppure i poetici vigneti di Achilli che cerca di riconciliarsi con la natura in un rapporto armonico e simbiotico. Ma ecco che il paesaggio si frammenta e viene immobilizzato nel suo trascorrere fatto di minime cose dall'occhio di Borghetti, l'unico fotografo all'interno di questa mostra. La veduta della natura passa anche attraverso l'interpretazione espressionistica delle macchie colorate di Malacarne o diventa un contesto simbolico-magico che avvolge i protagonisti come nella distese verdi della Sicilia di Santoddì. Fino al Belvedere di Manzella, ironica citazione classica in cui il paesaggio serve per misurare e contenere lo spazio e si trasforma in una quinta teatrale dove la figura umana recita il suo atto.

inaugurazione 5 maggio 2007 , ore 17.30

Associazione Culturale Entroterra
Via Biancospini, 2- Milano

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