Ex Monastero dei Benedettini
Catania
P.zza Dante, 32
338 5496456

Omaggio a Luchino Visconti
dal 9/5/2007 al 24/5/2007
dal lunedì al venerdì dalle 10 - 13 e dalle 15.30 - 19.30. Il sabato dalle 10 -13. Domenica chiuso
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9/5/2007

Omaggio a Luchino Visconti

Ex Monastero dei Benedettini, Catania

Episodio del mare. La mostra, incentrata sul film "La terra trema", e' composta da gigantografie di foto di scena, da manifesti originali del film, da riviste, da filmati con interviste agli attori e dalle pagine dei diari di lavorazione. Nell'ambito della della rassegna Etnafest 2007.


comunicato stampa

Episodio del mare

A dare il via agli appuntamenti di maggio della rassegna Etnafest 2007 sarà la sezione Cinema con l’”Omaggio a Luchino Visconti”, uno dei padri del neorealismo italiano, a cent’anni dalla sua nascita e a sessanta dal primo ciak del suo capolavoro, La terra trema. La pellicola, interamente girata con i pescatori e la gente del luogo nel borgo marinaro di Aci Trezza, a due passi da Catania, verrà proiettata il 10 maggio alle 20,30 al Teatro Sangiorgi alla presenza di Francesco Rosi, che torna a Catania dopo sessant’anni, e delle sorelle Nelluccia e Agnese Giammona, protagoniste del film.

Alle 19,00, presso le Cucine del Refettorio del Monastero dei Benedettini, sarà inaugurata la mostra “L’Episodio del Mare-Omaggio a Luchino Visconti”. Fino al 25 maggio (dal lunedì al venerdì dalle 10.00 – 13.00 e dalle 15.30 – 19.30. Il sabato dalle 10.00 – 13.00. Domenica chiuso) sarà possibile visitare la mostra composta da gigantografie di foto di scena, da manifesti originali del film, da riviste, da filmati con interviste agli attori e dalle pagine dei diari di lavorazione, tenuti da Francesco Rosi, assistente di Visconti, che oggi, a sessant’anni di distanza, vengono alla luce e ci aiutano a capire meglio questa straordinaria avventura realizzativa e umana.

Alle 10,30 Francesco Rosi sarà il protagonista di un incontro presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Catania, Monastero dei Benedettini - Auditorium Giancarlo De Carlo. Interverranno Sebastiano Gesù, direttore artistico della sezione Cinema di Etnafest, il preside della Facoltà, Enrico Iachello, Antonio Di Grado, Fernando Gioviale, Rosario Castelli, Agata Sciacca.

“Luchino Visconti ha saputo creare un affresco grandioso della tragedia meridionale – spiega il direttore artistico della sezione Cinema di Etnafest, Sebastiano Gesù - La terra trema è la vicenda di esseri umani, protagonisti ed insieme coro, vivi nei loro rapporti con la società, vivi nei loro problemi, nelle loro sconfitte e nelle loro speranze: problemi, speranze, sconfitte che sono identici in ogni Paese e sotto qualunque latitudine, dovunque gli uomini lottino contro le forze della natura e contro coloro che sfruttano. Perché i marinai di Aci Trezza sono i pescatori di Aran, sono i fratelli di quelli colti da Blasco Ibàñez in un porticciolo della costa spagnola, sono i pescatori di perle, gli indios raccontati da Fernandez ne La perla, vivi, tutti, nel loro dolore antico e nella volontà caparbia di affrancarsi dalla miseria”.

La terra trema di Luchino Visconti (Prod: Universalia, Italia 1948)

Il giovane pescatore di Trezza, ‘Ntoni Valastro, stanco di sentirsi sfruttato dai grossisti di pesce, decide di mettersi in proprio e, insieme ai fratelli, acquista una barca, dopo avere ipotecato la casa. Le cose sembrano andare bene: grande pesca e salature delle acciughe. Ma una terribile tempesta distrugge in un naufragio l’imbarcazione e il poveretto si ritrova senza nulla. Dovrà tornare dai padroni sconfitto dagli eventi, ma ricco di un’esperienza che lascerà in lui un indelebile segno di speranza. Capolavoro del neorealismo italiano, ispirato a I Malavoglia di Giovanni Verga, girato nell’arco di sette mesi ad Aci Trezza e interpretato dagli abitanti e i pescatori del luogo, può considerarsi una delle più straordinarie avventure produttive di tutti i tempi.

Visconti si avvicina all’Isola con un afflato di solidarietà agli uomini che in essa vivono e soffrono: i pescatori di Trezza, il cui «lavoro della pesca è come un’aratura su una terra bizzarra, talvolta docile, talvolta infida e il cui raccolto è nelle mani dei venti e delle tempeste», e la cui sorte dipende continuamente da qualcuno, dall’umore del mare o dagli interessi dei grossisti di pesce. Da questi pensieri nasce La terra trema, il film liberamente ispirato a I Malavoglia di Giovanni Verga, che rappresenta un fulgido esempio di neorealismo poetico-politico. Quella di Visconti appare, quindi, una rilettura critica in senso moderno del romanzo, che allude all’impossibilità di riscatto dell’individuo isolato e alla conseguente necessità di una solidarietà di classe.

Nel film, l’uomo e l’ambiente, costituiscono una fusione totale di gesti e di luoghi, di lingua e di suoni, umani e naturali, in un’armonia di racconto e di rappresentazione audiovisiva, raramente imitabile e ripetibile. «Visconti – racconta Rosi – lavorò negli ambienti scelti senza forzali, senza intervenirvi, senza snaturarli, aggiustandoli minimamente solo per quanto riguarda gli oggetti e la collocazione di qualche mobile. Rispettare l’ambiente: era un metodo da cui scaturiva uno stile. Da questo atteggiamento di rispetto dell’autenticità derivarono una forma molto rigorosa e sobria e un “realismo” di tipo classico».

A Trezza Visconti ritrova quei dati della vera umanità degli uomini che andava cercando. Li ritrova e li racconta seguendo «il passo lento e stanco» del pescatore che torna alla sua casa dopo dodici ore di faticosa pesca sulle spalle, che non gli consentono neppure di sopravvivere con la speranza di un domani migliore. Il sistema di ripresa (la panoramica orizzontale e l’inquadratura fissa) adottato da Visconti esaltano l’ambiente di quel teatro naturale che era Trezza, permettendo quasi realisticamente all’occhio della cinepresa di “possedere” le cose e gli uomini: le case e le vie, gli oggetti e i loro usi, il rapporto tra i corpi e lo spazio, la drammaticità dei volti, i gesti.

10 maggio:
ore 10,30 Incontro con Francesco Rosi presso il Monastero dei Benedettini (Auditorium Giancarlo De Carlo)
ore 19 Inaugurazione mostra
ore 20,30Proiezione del film “La terra trema” presso il Teatro Sangiorgi

Ex Monastero dei Benedettini
P.zza Dante, 32 - Catania
Orari: dal lunedì al venerdì dalle 10.00 – 13.00 e dalle 15.30 – 19.30. Il sabato dalle 10.00 – 13.00. Domenica chiuso

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