Studio Stefania Miscetti
Roma
via delle Mantellate, 14
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Paolo Canevari
dal 28/5/2007 al 26/10/2007
da lunedì a venerdì dalle 16 alle 20

Segnalato da

Studio Stefania Miscetti



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Paolo Canevari



 
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28/5/2007

Paolo Canevari

Studio Stefania Miscetti, Roma

L'artista presenta una serie di disegni a grafite su carta di grande formato appositamente realizzati per la mostra e un video del 2005 presentato qui per la prima volta in Italia: i due lavori si riferiscono allo stesso soggetto, ledifferenze culturali fra i cinque continenti.


comunicato stampa

Continenti

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Lo Studio Stefania Miscetti è lieta di annunciare la personale di Paolo Canevari (Roma 1963): l'artista vive e lavora a New York e Roma e ha esordito con la sua prima personale nel 1991 in questa stessa galleria. Nella mostra dal titolo continenti Paolo Canevari presenta una serie di disegni a grafite su carta di grande formato appositamente realizzati per la mostra e un video del 2005 presentato qui per la prima volta in Italia: i due lavori si riferiscono allo stesso soggetto, cinque animali, cinque continenti.

Una considerazione su continenti di Paolo Canevari: Il mondo moderno democratico è diviso in cinque continenti diversi: Australia, America, Africa, Europa ed Asia. Questa divisione geografico 'democratica' non ha tenuto conto delle profonde differenze culturali e degli antichi confini naturali, creando invece un modello astratto ed egoista che utilizziamo ancora oggi non solo per descrivere un contesto geografico ma anche per rivolgerci a qualcuno o a qualcosa in senso razzista o razziale (ad esempio quando diciamo: gli Africani o gli Europei) Il mio lavoro descrive i cinque continenti come cinque animali: America/Cane, Australia/Coniglio, Asia/Topo, Europa/Gatto, Africa/Maiale, tutti animali domestici che si possono trovare in ogni parte del mondo.

Appaiono in scena ciascuno legato ad un grande pneumatico su cui è scritto il nome del continente corrispondente. La posizione degli pneumatici e degli animali rimanda ai cinque anelli del logo delle Olimpiadi (appunto il simbolo dei cinque continenti). Nelle diverse parti del mondo ciascun animale ha legato a sé un particolare significato simbolico. Il mio lavoro vuole essere una riflessione sul pregiudizio con cui ogni società guarda 'l'altro' e come questo evidenzi la propria ignoranza e le relative paure.

Fin dalla sua prima personale nel 1991 Paolo Canevari ha caratterizzato la sua produzione con l'uso di immagini comuni e materiali poveri, attraverso l'impiego di varie tecniche, dall'animazione ai disegni di grande formato, ai video, alle installazioni site specific. In questi anni la sua ricerca si è concentrata su simboli, icone e componenti della memoria collettiva, traducendoli in una versione personale e contemporanea, tesa a decontestualizzarne e a metterne in discussione il significato. L'artista crea cosi nello spettatore uno stimolo a pensare e a trovare un'interpretazione/risposta nell'opera.

Tra le principali mostre degli ultimi anni ricordiamo: XIII Quadriennale di Roma, Palazzo delle Esposizioni Roma,1999; Colosso, Galleria Christian Stein, Milano 2002; The Liverpool Biennial, 2004; Welcome to Oz, P.S.1 Contemporary Art Center New York, 2004; Paolo Canevari, Johannesburg Art Gallery, Contemporary Art Museum, Johannesburg, 2005; Black Stone, Galleria Christian Stein, Milano, 2005; Rubber Car, MART, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, 2006; Whitney Biennial Peace Tower Project, Whitney Museum of American Art, New York, 2006; A Couple of Things I Have to Tell You, Sean Kelly Gallery, New York, 2006; Into me Out of Me, Kunst Werke institute for Contemporary Art, Berlin, 2006. Edizioni CHARTA ha pubblicato un libro monografico sull'opera dell'artista nel 2001.

Paolo Canevari è stato invitato a partecipare alla 52° Biennale di Venezia, Giugno 2007, invito rivolto solo a sei artisti italiani dal curatore Robert Storr, ed ha attualmente in corso la personale Nothing from Nothing al MACRO Museo d'Arte Contemporanea di Roma, a cura di Danilo Eccher, accompagnata da un catalogo-monografia edito dall'Electa con scritti di Klaus Biesenbach, Danilo Eccher, Alanna Heiss, Chrissie Iles.

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Studio Stefania Miscetti is proud to announce a one-man show by Paolo Canevari (Rome, 1963). The artist lives and works in both New York and Rome and made his debut with his first show in this very gallery. Paolo Canevari presents a series of graphite drawings on large paper sheets specially for the continents exhibition as well as a video from 2005 which is being presented for the first time in Italy. The two works refer to the same subject: five animals, five continents.

Paolo Canevari's comment on continents: The modern democratic world is divided into five different continents: Australia, America, Africa, Europe and Asia. This 'democratic' geographical approach did not take into account profound differences between cultuesl and ancient natural borders, but instead created an abstract and selfish pattern that we still usutilize nowadays not just to describe a geographical contest but also to address or something in a racist or racial way (for example :Africans or European). My work describes the five continents as five animals: America/Dog, Australia/Rabbit, Asia/Mouse, Europe/Cat and Africa/Pig, the animals are all of a domestic kind and can be found all over the world. They appear in a tableau each of them leashed to a big tire on which t is written the name of the corresponding continent. The placement of thr tires and animals evokes the five Olympic rings( the symbol of the five continents). Each animal has a diffent symbolism in different part of te world. My work is a reflection on the prejudice that each society adopts towards 'Others' and how this underlines its own ignorance and fears.

Since his first one-man show in 1991, Paolo Canevari's output has been characterized by the use of common images, basic materials and various techniques from animation and large scale drawings to videos and site-specific installations. In recent years his research has concentrated on symbols, icons and elements of collective memory, translating them into a personal, contemporary version which tries to de-contextualize meaning and put it up for discussion. The artists therefore creates within the viewer a stimulus to think and to find an interpretation/response in the work.

Recent major exhibitions include: XIII Rome Quadriennale, Palazzo delle Esposizioni Rome,1999; Colosso, Christian Stein Gallery, Milan 2002; The Liverpool Biennial, 2004; Welcome to Oz, P.S.1 Contemporary Art Center, New York, 2004; Paolo Canevari, Johannesburg Art Gallery, Contemporary Art Museum, Johannesburg, 2005; Black Stone, Christian Stein Gallery, Milan, 2005; Rubber Car, MART, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, 2006; Whitney Biennial Peace Tower Project, Whitney Museum of American Art, New York, 2006; A Couple of Things I Have to Tell You, Sean Kelly Gallery, New York, 2006; Into Me Out of Me, Kunst Werke Institute for Contemporary Art, Berlin, 2006.

CHARTA Edizioni published a monograph on the artist¹s works in 2001. Paolo Canevari has been invited to participate in the 52nd Venice Biennale in June 2007, an invitation that was extended to only six Italian artists by the curator, Robert Storr. Currently running is his one-man show Nothing from Nothing at MACRO, Museo d'Arte Contemporanea di Roma, curated by Danilo Eccher, which is accompanied by a catalogue-monograph published by Electa with writings by Klaus Biesenbach, Danilo Eccher, Alanna Heiss and Chrissie Iles.

Inaugurazione 29 maggio 2007

Studio Stefania Miscetti
via delle Mantellate 14 - Roma
orario: da lunedì a venerdì dalle 16 alle 20
Ingresso libero

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Mario Rizzi
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