L'artista presenta una serie di disegni a grafite su carta di grande formato appositamente realizzati per la mostra e un video del 2005 presentato qui per la prima volta in Italia: i due lavori si riferiscono allo stesso soggetto, ledifferenze culturali fra i cinque continenti.
Continenti
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Lo Studio Stefania Miscetti è lieta di annunciare la personale di Paolo
Canevari (Roma 1963): l'artista vive e lavora a New York e Roma e ha
esordito con la sua prima personale nel 1991 in questa stessa galleria.
Nella mostra dal titolo continenti Paolo Canevari presenta una serie di
disegni a grafite su carta di grande formato appositamente realizzati per la
mostra e un video del 2005 presentato qui per la prima volta in Italia: i
due lavori si riferiscono allo stesso soggetto, cinque animali, cinque
continenti.
Una considerazione su continenti di Paolo Canevari:
Il mondo moderno democratico è diviso in cinque continenti diversi:
Australia, America, Africa, Europa ed Asia. Questa divisione geografico
'democratica' non ha tenuto conto delle profonde differenze culturali e
degli antichi confini naturali, creando invece un modello astratto ed
egoista che utilizziamo ancora oggi non solo per descrivere un contesto
geografico ma anche per rivolgerci a qualcuno o a qualcosa in senso razzista
o razziale (ad esempio quando diciamo: gli Africani o gli Europei)
Il mio lavoro descrive i cinque continenti come cinque animali:
America/Cane, Australia/Coniglio, Asia/Topo, Europa/Gatto, Africa/Maiale,
tutti animali domestici che si possono trovare in ogni parte del mondo.
Appaiono in scena ciascuno legato ad un grande pneumatico su cui è scritto
il nome del continente corrispondente. La posizione degli pneumatici e degli
animali rimanda ai cinque anelli del logo delle Olimpiadi (appunto il
simbolo dei cinque continenti). Nelle diverse parti del mondo ciascun
animale ha legato a sé un particolare significato simbolico. Il mio lavoro
vuole essere una riflessione sul pregiudizio con cui ogni società guarda
'l'altro' e come questo evidenzi la propria ignoranza e le relative paure.
Fin dalla sua prima personale nel 1991 Paolo Canevari ha caratterizzato la
sua produzione con l'uso di immagini comuni e materiali poveri, attraverso
l'impiego di varie tecniche, dall'animazione ai disegni di grande formato,
ai video, alle installazioni site specific. In questi anni la sua ricerca si
è concentrata su simboli, icone e componenti della memoria collettiva,
traducendoli in una versione personale e contemporanea, tesa a
decontestualizzarne e a metterne in discussione il significato. L'artista
crea cosi nello spettatore uno stimolo a pensare e a trovare un'interpretazione/risposta nell'opera.
Tra le principali mostre degli ultimi anni ricordiamo: XIII Quadriennale di
Roma, Palazzo delle Esposizioni Roma,1999; Colosso, Galleria Christian
Stein, Milano 2002; The Liverpool Biennial, 2004; Welcome to Oz, P.S.1
Contemporary Art Center New York, 2004; Paolo Canevari, Johannesburg Art
Gallery, Contemporary Art Museum, Johannesburg, 2005; Black Stone, Galleria
Christian Stein, Milano, 2005; Rubber Car, MART, Museo di Arte Moderna e
Contemporanea di Trento e Rovereto, 2006; Whitney Biennial Peace Tower
Project, Whitney Museum of American Art, New York, 2006; A Couple of Things
I Have to Tell You, Sean Kelly Gallery, New York, 2006; Into me Out of Me,
Kunst Werke institute for Contemporary Art, Berlin, 2006.
Edizioni CHARTA ha pubblicato un libro monografico sull'opera dell'artista
nel 2001.
Paolo Canevari è stato invitato a partecipare alla 52° Biennale di Venezia,
Giugno 2007, invito rivolto solo a sei artisti italiani dal curatore Robert
Storr, ed ha attualmente in corso la personale Nothing from Nothing al
MACRO Museo d'Arte Contemporanea di Roma, a cura di Danilo Eccher,
accompagnata da un catalogo-monografia edito dall'Electa con scritti di
Klaus Biesenbach, Danilo Eccher, Alanna Heiss, Chrissie Iles.
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Studio Stefania Miscetti is proud to announce a one-man show by Paolo
Canevari (Rome, 1963). The artist lives and works in both New York and Rome
and made his debut with his first show in this very gallery. Paolo Canevari
presents a series of graphite drawings on large paper sheets specially for
the continents exhibition as well as a video from 2005 which is being
presented for the first time in Italy. The two works refer to the same
subject: five animals, five continents.
Paolo Canevari's comment on continents:
The modern democratic world is divided into five different continents:
Australia, America, Africa, Europe and Asia. This 'democratic' geographical
approach did not take into account profound differences between cultuesl and
ancient natural borders, but instead created an abstract and selfish pattern
that we still usutilize nowadays not just to describe a geographical
contest but also to address or something in a racist or racial way (for
example :Africans or European).
My work describes the five continents as five animals: America/Dog,
Australia/Rabbit, Asia/Mouse, Europe/Cat and Africa/Pig, the animals are all
of a domestic kind and can be found all over the world. They appear in a
tableau each of them leashed to a big tire on which t is written the name of
the corresponding continent. The placement of thr tires and animals evokes
the five Olympic rings( the symbol of the five continents). Each animal has
a diffent symbolism in different part of te world. My work is a reflection
on the prejudice that each society adopts towards 'Others' and how this
underlines its own ignorance and fears.
Since his first one-man show in 1991, Paolo Canevari's output has been
characterized by the use of common images, basic materials and various
techniques from animation and large scale drawings to videos and
site-specific installations.
In recent years his research has concentrated on symbols, icons and elements
of collective memory, translating them into a personal, contemporary version
which tries to de-contextualize meaning and put it up for discussion. The
artists therefore creates within the viewer a stimulus to think and to find
an interpretation/response in the work.
Recent major exhibitions include: XIII Rome Quadriennale, Palazzo delle
Esposizioni Rome,1999; Colosso, Christian Stein Gallery, Milan 2002; The
Liverpool Biennial, 2004; Welcome to Oz, P.S.1 Contemporary Art Center, New
York, 2004; Paolo Canevari, Johannesburg Art Gallery, Contemporary Art
Museum, Johannesburg, 2005; Black Stone, Christian Stein Gallery, Milan,
2005; Rubber Car, MART, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e
Rovereto, 2006; Whitney Biennial Peace Tower Project, Whitney Museum of
American Art, New York, 2006; A Couple of Things I Have to Tell You, Sean
Kelly Gallery, New York, 2006; Into Me Out of Me, Kunst Werke Institute for
Contemporary Art, Berlin, 2006.
CHARTA Edizioni published a monograph on the artist¹s works in 2001.
Paolo Canevari has been invited to participate in the 52nd Venice Biennale
in June 2007, an invitation that was extended to only six Italian artists by
the curator, Robert Storr. Currently running is his one-man show Nothing
from Nothing at MACRO, Museo d'Arte Contemporanea di Roma, curated by Danilo
Eccher, which is accompanied by a catalogue-monograph published by Electa
with writings by Klaus Biesenbach, Danilo Eccher, Alanna Heiss and Chrissie
Iles.
Inaugurazione 29 maggio 2007
Studio Stefania Miscetti
via delle Mantellate 14 - Roma
orario: da lunedì a venerdì dalle 16 alle 20
Ingresso libero