Villa e Giardino Bardini
Firenze
via Costa San Giorgio, 4/6
055 2613288
WEB
Bardini Boboli Project
dal 6/10/2007 al 6/10/2007
ore 11.30

Segnalato da

Tusciaelecta




 
calendario eventi  :: 




6/10/2007

Bardini Boboli Project

Villa e Giardino Bardini, Firenze

In occasione della chiusura della mostra Michele Dantini dialoga con Pia Pera e Antonio Perazzi sui temi del verde pubblico, dell'arte ambientale e dell'architettura di paesaggio con aperture sui piu' recenti sviluppi della ricerca urbanistica e della progettazione sociale di spazi collettivi.


comunicato stampa

Incontro

Nell'ambito di Tusciaelecta, un incontro atteso in chiusura dell'apprezzata personale di Michele Dantini "Bardini Boboli Project" in cui l'artista dialogherà con la scrittrice Pia Pera e il paesaggista Antonio Perazzi, domenica 7 ottobre alle ore 11.30 presso la Limonaia del giardino Bardini.

Una conversazione sui temi del verde pubblico, dell'arte ambientale e dell'architettura di paesaggio, con aperture sui più recenti sviluppi della ricerca urbanistica, della progettazione sociale di spazi collettivi e della botanica dei contesti urbani. Temi promossi da Tusciaelecta, manifestazione di arte contemporanea che da oltre 10 anni propone un modello di ridefinizione del paesaggio e degli insediamenti urbani attraverso la produzione di mostre e opere d'arte a Firenze e nel Chianti.

La Mostra

Bardini Boboli Project (18 maggio - 7 ottobre 2007), è dedicato alla natura spontanea e al costante negoziato tra mondo umano e mondo naturale, edificato e incolto, città e "selva" in contesti urbani. Alcune installazioni "diffuse", concepite per essere lievi e non invasive, hanno creato percorsi inediti connettendo arte, architettura, botanica, zoologia. Alla mostra si è affiancata la pubblicazione di Baedeker: concept e libro d'artista, il volume raccoglie i progetti site-specific prodotti per Tusciaelecta ed è insieme l'esemplificazione di un'attitudine di lavoro. La diversità dei progetti corrisponde variamente alle molteplici narrazioni che attraversano un territorio, in forme di volta in volta palesi, latenti, ironiche, spettrali; e al differente coinvolgimento che ognuna di esse sollecita.

Bardini Boboli Project a cura di Arabella Natalini e Alberto Salvadori, e Baedeker, di Michele Dantini, sono stati realizzati in collaborazione con l'Osservatorio per le Arti Contemporanee di Firenze e la Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron.

Biografie

Michele Dantini, artista, saggista, curatore, è interessato a pratiche artistiche che connettano tra loro ecologia politica, storia dei luoghi e "sfera pubblica". I progetti, spesso concepiti nel corso di fieldwork in luoghi decentrati, ai margini della geografia dell'«incontro coloniale», non offrono analisi «oggettive» o risposte scontate. Nel toccare temi della ricerca sociale e antropologica in contesti postcoloniali, al modo di case studies, costituiscono piuttosto momenti di cristallizzazione e autoconoscenza estremamente mediati e personali. Visiting Professor per prestigiose istituzioni accademiche, tra cui Académie de France, Roma, SCI-arc, Los Angeles|Lugano, Politecnico, Milano, Università Bocconi, Milano, ha preso parte a numerose esposizioni nazionali e avuto presentazioni personali del suo lavoro alla X Biennale Internazionale di Fotografia, Torino 2003; Firenze, Quarter (2005); Torino, Fondazione Merz (2007).

Pia Pera vive e lavora nella campagna lucchese, che le ha ispirato L'orto di un perdigiorno (2003), Il giardino che vorrei (2006), Contro il giardino. Dalla parte delle piante, con Antonio Perazzi (2007). Ha pubblicato anche libri di narrativa - La bellezza dell'asino (1992), Diario di Lo (1995) - e tradotto classici russi, tra cui: Evgenij Onegin di Puskin, La Vita dell'Arciprete Avvakum, Memorie del Cavalier Pulzella di Nadezda Durova, Un eroe del nostro tempo di Lermontov.

Tiene una rubrica mensile su Gardenia e ha ideato il portale http://www.ortidipace.org per la diffusione di orti e giardini nelle scuole. Ultimo successo, la sua collaborazione con Gianna Nannini per cui ha scritto i testi dell'opera rock "Pia come la canto io" dedicata a Pia De Tolomei.

Antonio Perazzi ribadisce nei suoi progetti l'importanza di agire sul paesaggio fondandosi sulla botanica e sulla conoscenza dei fenomeni biologici e che il giardino/paesaggio non è un organismo statico bensì un organismo vivente in costante evoluzione e compito di chi se ne occupa è creare l'opportunità di raccontare e spiegare le dinamiche interattive degli organismi che lo compongono. E' professore di architettura del paesaggio e insegna botanica applicata alla Facoltà di Architettura Ambientale del Politecnico di Milano.

Sara Bertolozzi
Ufficio Stampa
328 3788702

Domenica 7 ottobre 2007, ore 11.30

Limonaia del giardino Bardini
Costa S. Giorgio 4, Firenze
Ingresso libero

IN ARCHIVIO [7]
Aldo Fallai
dal 8/1/2014 al 9/4/2014

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede