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30/4/2008

Time & Place

Moderna Museet, Stockholm

La mostra esplora un momento decisivo nell'arte italiana, concentrandosi su Milano e Torino come emblematici luoghi d'origine della nuova Identita', prendendo in esame questioni sviluppate oltre la tradizione, come la monocromia, il grado zero dei segni, la tabula rasa della pratica concettuale. Opere di Valerio Adami, Vincenzo Agnetti, Getulio Alviani, Giovanni Anselmo, Enrico Baj, Gianfranco Baruchello, Alighiero Boetti, Agostino Bonalumi, Arturo Bonfanti, Cameraphoto, Enrico Castellani, Enrico Cattaneo, Gianni Colombo, ecc. A cura di Luca Massimo Barbero.


comunicato stampa

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A cura di Luca Massimo Barbero

Per celebrare il suo 50° Anniversario, il Moderna Museet di Stoccolma ha scelto di dedicare tre mostre a ‘punti caldi’ degli anni Sessanta nel mondo: Rio de Janeiro, Milano/Torino e Los Angeles. L’idea è quella di indagare il periodo di creazione del Moderna Museet secondo una prospettiva internazionale, mostrando una selezione rappresentativa di espressioni artistiche, architettoniche, di design, letterarie, cinematografiche e musicali prima d’oggi mai esposte insieme in Svezia

Curata da Luca Massimo Barbero, Time & Place: Milano/Torino, 1958-1968 (Tempo & Luogo: Milano/Torino, 1958-1968), esplora un momento decisivo nell’arte italiana, concentrandosi su queste due città come emblematici luoghi d’origine di una nuova Identità.

La mostra indaga il passaggio da Azimut all’Arte Povera, riconosciuto come centrale, già dagli anni Sessanta, dall’allora direttore del Moderna Museet Pontus Hultén, proponendo una prospettiva radicalmente nuova, che si concentra sulle questioni centrali sviluppate in quei vitali contesti artistici, come la monocromia, il grado zero dei segni, la tabula rasa della pratica concettuale. Nella prima sezione, la mostra presenta la situazione del superamento dell’Informale, con la nascita delle esperienze italiane, internazionalmente riconosciute, di riduzione cromatica, nell’uso della monocromia e nella concezione spaziale delle ricerche oltre la superficie: accanto a Lucio Fontana e Piero Manzoni, presenti con alcuni capolavori, sono rappresentati artisti come Enrico Castellani, Dadamaino, Gianni Colombo, Agostino Bonalumi, Paolo Scheggi, Mario Nigro, Rodolfo Aricò.

La sala centrale dell’esposizione intende rappresentare una sorta di cardine fra Milano e Torino, esponendo oggetti scultorei, fotografie, inviti, cataloghi del periodo per una ricostruzione dei principali avvenimenti dell’epoca. Una sezione sarà dedicata all’importanza della nuova scultura come oggetto ed esporrà, anche le Linee e la Merda d’artista di Piero Manzoni, sculture di Fausto Melotti e Lucio Fontana, opere di Vincenzo Agnetti, Alighiero Boetti e Gastone Novelli, accanto a una ricca selezione di fotografie e video d’epoca di Enrico Cattaneo, Giovanni Ricci, Cameraphoto e una sezione di immagini inedite di Ugo Nespolo che ritraggono i protagonisti della nuova avanguardia torinese.

Il terzo spazio presenta opere che anticipano e sono germinali del movimento che verrà poi riconosciuto come Arte Povera, momento cruciale dell’arte italiana e della sua nuova visibilità internazionale. Dialogheranno in questo spazio opere concepite entro il 1968 da Giovanni Anselmo, Alighiero Boetti, Luciano Fabro, Piero Gilardi, Giorgio Griffa, Paolo Icaro, Mario e Marisa Merz, Giulio Paolini, Giuseppe Penone, Gianni Piacentino, Michelangelo Pistoletto, Carol Rama, Gilberto Zorio e altri. Per approfondire questo periodo di eccellenza della cultura italiana, il Moderna Museet presenterà al pubblico un programma di film di Pier Paolo Pasolini, Michelangelo Antonioni, Federico Fellini e altri cineasti italiani.

Immagine: Alighiero Boetti, Catasta, 1967 © Christian Stein, Milano

Per ulteriori informazioni contattare l’ufficio stampa, Maria Morberg,
m.morberg@modernamuseet.se, tel +46 8 5195 5279, mobile +46 708 83 89 62

...................english

In connection with Moderna Museet’s 50th Anniversary in 2008, three exhibitions will focus on cultural ‘hotspots’ around the world in the 60’s: Rio de Janeiro, Milan/Turin and Los Angeles. The idea is to explore the period when Moderna Museet was created from an international perspective, by featuring a representative selection of works of art, architecture, design, literature, film and music never before shown together in Sweden.

Curated by Luca Massimo Barbero, Time & Place: Milan/Turin, 1958-1968 investigates a decisive moment in Italian art, focusing on these two cities as emblematic places of birth for a new identity. The exhibition explores the shift from the ‘Informale’ to the Arte povera, in a unique selection which gives a contemporary reflection of the period.

The exhibition features works by Valerio Adami, Vincenzo Agnetti, Getulio Alviani, Giovanni Anselmo, Rodolfo Aricò, Enrico Baj, Gianfranco Baruchello, Alighiero Boetti, Agostino Bonalumi, Arturo Bonfanti, Cameraphoto, Enrico Castellani, Enrico Cattaneo, Gianni Colombo, Dadamaino, Lucio Del Pezzo, Luciano Fabro, Lucio Fontana, Marco Gastini, Piero Gilardi, Giorgio Griffa, Paolo Icaro, Piero Manzoni, Fabio Mauri, Fausto Melotti, Mario Merz, Marisa Merz, Aldo Mondino, Marcello Morandini, Carlo Nangeroni, Ugo Nespolo, Mario Nigro, Gastone Novelli, Giulio Paolini, Giuseppe Penone, Gianni Piacentino, Michelangelo Pistoletto, Carol Rama, Giovanni Ricci, Emilio Scanavino, Paolo Scheggi, Gilberto Zorio.

Image: Alighiero Boetti, Catasta, 1967 © Christian Stein, Milano

Moderna Museet
Island of Skeppsholmen, Stockholm

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