Fondazione Adriano Olivetti
Roma
via Zanardelli, 34
06 6877054 FAX 06 6896193
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Presentazione di 3 libri
dal 5/3/2002 al 6/3/2002
06 6877054
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Segnalato da

Francesca Limana




 
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5/3/2002

Presentazione di 3 libri

Fondazione Adriano Olivetti, Roma

New Babylon, una città nomade - Constant, di Francesco Careri. Percorsi di luce - Ingo Maurer, di Claudia M.Clemente. Igloo - Mario Merz, di Bartolomeo Pietromarchi. Una presentazione con parole e immagini dei tre volumi. Per l'occasione verranno allestiti nello spazio espositivo documenti e materiale audiovisivo inedito di Constant, Ingo Maurer e Mario Merz.


comunicato stampa

New Babylon, una città nomade - CONSTANT
di Francesco Careri

Percorsi di luce - INGO MAURER
di Claudia M.Clemente

Igloo - MARIO MERZ
di Bartolomeo Pietromarchi

mercoledì 6 marzo 2002 alle ore 19.00

Una presentazione con parole e immagini dei tre volumi editi dall'Universale di Architettura - testo&immagine, che saranno introdotti dagli autori e da Adachiara Zevi, curatrice della collana design e spaziarte, e da Antonino Saggio, curatore della collana architettura.

Per l'occasione verranno allestiti nello spazio espositivo documenti e materiale audiovisivo inedito di Constant, Ingo Maurer e Mario Merz.

_________ARCHITETTURA_________

L'intera vita di Constant Nieuwenhuys, o più semplicemente Constant, come ha sempre preferito farsi chiamare dai suoi compagni situazionisti, è il tentativo di immaginare come potrebbe svolgersi in un altro mondo la vita degli uomini su questa Terra. Il suo cognome ha qualcosa di profetico: in olandese significa nuova casa. Il suo progetto New Babylon è un nuovo habitat per una nuova umanità nomade, libera dalle schiavitù del lavoro e della sedentarietà. New Babylon è molto più di un'affascinante ipotesi urbana che precorre le megastrutture degli anni Settanta e molto di più di un bellissimo progetto che anticipa le architetture degli anni Novanta. E' prima di tutto un'appassionata dichiarazione d'amore all'umanità, un manifesto politico che intende ricordare a tutti gli uomini che sono liberi.

Francesco Careri, architetto, è membro di Stalker, laboratorio multidisciplinare che compie ricerche sperimentali sugli spazi marginali della città contemporanea. Insegna all'Institut d'Art Visuels di Orléans e collabora con le Facoltà di Architettura do Reggio Calabria e Roma Tre. Sta realizzando cinque case unifamiliari a Rézé (Nantes) e ha in corso di pubblicazione un libro del tema dell'erranza come pratica estetica (Walk-Scape, Gustavo Gili, Barcellona 2001)

_______________ DESIGN_______________

Ingo Maurer nasce nel 1932 sull'isola di Reichenau, nel lago di Costanza. Arriva al design seguendo un percorso molto personale (lui stesso si definisce un autodidatta); la sua identità non scaturisce da anni di studio e faticoso apprendistato, ma da una vera curiosità, da una sincera passione per la luce. E' stata una semplice lampadina a cambiare il corso della sua vita: aveva 33 anni quando, trovandosi a Venezia disteso sul letto di una pensione, venne colpito dalla luce di una lampadina pendente dal soffitto. Fu così che dalle vetrerie di Murano, nel 1966, nacque Bulb e fu così che nello stesso anno nacque la Design M, successivamente denominata Ingo Maurer GmbH. Ingo Maurer a differenza della gran parte dei designer, non solo progetta, ma produce le sue lampade, le inventa, le sperimenta, le realizza, le vende.

Claudia M.Clemente, laureata in Architettura nel 1992, svolge attività professionale a Roma insieme a Michele Molè con il quale nel 1997 ha fondato lo Studio Nemesi. Dottore di ricerca dal 1997, dal 2001 ricopre il ruolo di ricercatore presso il Dipartimento ITACA della facoltà do Architettura dell'Università di Roma "La Sapienza".

_____________ SPAZIARTE _____________

Mario Merz è una delle figure centrali del movimento dell'Arte Povera. La serie degli igloo, iniziata nel 1968 e sviluppata in forme, materiali e tipologie diversissime in oltre trent'anni di produzione artistica, consente di ripercorrere il costituirsi di un linguaggio poetico caratterizzato da un'originale sintesi fra pittura, architettura e installazione. Traendo ispirazione da forme archetipe o primarie, come la semisfera, la spirale o il piano, l'opera di Merz si definisce nella contingenza degli accadimenti e del contesto in cui viene realizzata. Nei differenti contesti dove è chiamato a intervenire, l'artista-nomade ricostruisce il suo insediamento poetico con materiali scelti di volta in volta, dettati dalla sorte, dal luogo, dalla vicinanza di altri elementi, in un'idea dell'opera che si crea attraverso un'accumulazione di elementi, siano essi naturali o socioculturali.

Bartolomeo Pietromarchi è critico e curatore d'arte. Dirige il programma d'arte contemporanea della Fondazione Adriano Olivetti a Roma. Ha curato diverse mostre e cataloghi, fra cui Molteplicittà. Rappresentazioni, percorsi e visioni della città contemporanea nelle opere dei giovani artisti italiani (1999), Gravità Zero. Arte, tecnologia e nuovi spazi dell'identità (con Maria Grazia Tolomeo, Palazzo delle Esposizioni, Roma, 2001) e ha in corso di pubblicazione il libro Xenobia. La città, gli stranieri e il divenire dello spazio pubblico (con Lorenzo Romito, 2002

Fondazione Adriano Olivetti
Sala Roberto Olivetti
Via Zanardelli, 34 - Roma

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