Constant
Ingo Maurer
Mario Merz
Francesco Careri
Claudia M.Clemente
Bartolomeo Pietromarchi
New Babylon, una città nomade - Constant, di Francesco Careri. Percorsi di luce - Ingo Maurer, di Claudia M.Clemente. Igloo - Mario Merz, di Bartolomeo Pietromarchi. Una presentazione con parole e immagini dei tre volumi. Per l'occasione verranno allestiti nello spazio espositivo documenti e materiale audiovisivo inedito di Constant, Ingo Maurer e Mario Merz.
New Babylon, una città nomade - CONSTANT
di Francesco Careri
Percorsi di luce - INGO MAURER
di Claudia M.Clemente
Igloo - MARIO MERZ
di Bartolomeo Pietromarchi
mercoledì 6 marzo 2002 alle ore 19.00
Una presentazione con parole e immagini dei tre volumi editi
dall'Universale
di Architettura - testo&immagine, che saranno introdotti dagli autori
e da Adachiara Zevi, curatrice della collana design e spaziarte, e da
Antonino
Saggio, curatore della collana architettura.
Per l'occasione verranno allestiti nello spazio espositivo documenti
e materiale audiovisivo inedito di Constant, Ingo Maurer e Mario Merz.
_________ARCHITETTURA_________
L'intera vita di Constant Nieuwenhuys, o più semplicemente
Constant,
come ha sempre preferito farsi chiamare dai suoi compagni
situazionisti, è
il tentativo di immaginare come potrebbe svolgersi in un altro mondo
la vita
degli uomini su questa Terra. Il suo cognome ha qualcosa di
profetico: in
olandese significa nuova casa. Il suo progetto New Babylon è un
nuovo habitat
per una nuova umanità nomade, libera dalle schiavitù del lavoro
e della sedentarietà .
New Babylon è molto più di un'affascinante ipotesi urbana che
precorre le
megastrutture degli anni Settanta e molto di più di un bellissimo
progetto
che anticipa le architetture degli anni Novanta. E' prima di tutto
un'appassionata
dichiarazione d'amore all'umanità , un manifesto politico che
intende ricordare
a tutti gli uomini che sono liberi.
Francesco Careri, architetto, è membro di Stalker, laboratorio
multidisciplinare
che compie ricerche sperimentali sugli spazi marginali della cittÃ
contemporanea.
Insegna all'Institut d'Art Visuels di Orléans e collabora con le
Facoltà di
Architettura do Reggio Calabria e Roma Tre. Sta realizzando cinque
case unifamiliari
a Rézé (Nantes) e ha in corso di pubblicazione un libro del tema
dell'erranza
come pratica estetica (Walk-Scape, Gustavo Gili, Barcellona 2001)
_______________ DESIGN_______________
Ingo Maurer nasce nel 1932 sull'isola di Reichenau, nel lago di
Costanza.
Arriva al design seguendo un percorso molto personale (lui stesso si
definisce
un autodidatta); la sua identità non scaturisce da anni di studio
e faticoso
apprendistato, ma da una vera curiosità , da una sincera passione
per la luce.
E' stata una semplice lampadina a cambiare il corso della sua vita:
aveva
33 anni quando, trovandosi a Venezia disteso sul letto di una
pensione, venne
colpito dalla luce di una lampadina pendente dal soffitto. Fu così
che dalle
vetrerie di Murano, nel 1966, nacque Bulb e fu così che nello
stesso anno
nacque la Design M, successivamente denominata Ingo Maurer GmbH.
Ingo Maurer
a differenza della gran parte dei designer, non solo progetta, ma
produce
le sue lampade, le inventa, le sperimenta, le realizza, le vende.
Claudia M.Clemente, laureata in Architettura nel 1992, svolge
attivitÃ
professionale a Roma insieme a Michele Molè con il quale nel 1997
ha fondato
lo Studio Nemesi. Dottore di ricerca dal 1997, dal 2001 ricopre il
ruolo di
ricercatore presso il Dipartimento ITACA della facoltà do
Architettura dell'UniversitÃ
di Roma "La Sapienza".
_____________ SPAZIARTE _____________
Mario Merz è una delle figure centrali del movimento dell'Arte
Povera.
La serie degli igloo, iniziata nel 1968 e sviluppata in forme,
materiali e
tipologie diversissime in oltre trent'anni di produzione artistica,
consente
di ripercorrere il costituirsi di un linguaggio poetico
caratterizzato da
un'originale sintesi fra pittura, architettura e installazione.
Traendo ispirazione
da forme archetipe o primarie, come la semisfera, la spirale o il
piano, l'opera
di Merz si definisce nella contingenza degli accadimenti e del
contesto in
cui viene realizzata. Nei differenti contesti dove è chiamato a
intervenire,
l'artista-nomade ricostruisce il suo insediamento poetico con
materiali scelti
di volta in volta, dettati dalla sorte, dal luogo, dalla vicinanza
di altri
elementi, in un'idea dell'opera che si crea attraverso
un'accumulazione di
elementi, siano essi naturali o socioculturali.
Bartolomeo Pietromarchi è critico e curatore d'arte. Dirige il
programma d'arte contemporanea
della Fondazione Adriano Olivetti a Roma. Ha curato diverse mostre e
cataloghi,
fra cui Molteplicittà . Rappresentazioni, percorsi e visioni della
città contemporanea
nelle opere dei giovani artisti italiani (1999), Gravità Zero.
Arte, tecnologia
e nuovi spazi dell'identità (con Maria Grazia Tolomeo, Palazzo
delle Esposizioni,
Roma, 2001) e ha in corso di pubblicazione il libro Xenobia. La
città , gli
stranieri e il divenire dello spazio pubblico (con Lorenzo Romito,
2002
Fondazione Adriano Olivetti
Sala Roberto Olivetti
Via Zanardelli, 34 - Roma