registrato il 14/11/2009 durata 02'14''
L'arte 'criptica' teorizzata da Mario Perniola messa in pratica nel modo più
letterale possibile, all'interno proprio di due cripte,
(quelle di Santa Restituta e del Santo Sepolcro), sotto la città di Cagliari. Ma la
cripticità va oltre la scelta della sede di questa mostra collettiva curata da Mauro
Cossu.
Molte tra le opere esposte hanno una componente sonora. La penombra ipogea e le
proprietà acustiche disorientanti di questi spazi cavernosi e labirintici si
prestano molto bene a dimostrare le potenzialità dell'ascolto 'acusmatico',
soprattutto in presenza di una precisa regia curatoriale.
La ripida scala d'ingresso amplifica i passi degli intrepidi visitatori. Per prima
cosa incontrano un microfono aperto, messo lì da Gak Sato, che capta passi e parole
per semplicemente riproporli qualche secondo dopo, emessi da casse posizionate in
una cavità sotto la scala. Molti approfittano dell'occasione per giocare,
aggiungendo nuove voci ai suoni che risalgono dalla cripta.
In certi momenti, in determinati punti nello spazio, suoni provenienti da opere
diverse (Steve Piccolo, Mauro Cossu, Marc Kalinka) si sovrappongono, ma senza mai
annullarsi a vicenda.
Nella registrazione ascoltiamo per forza in modo ravvicinato, ma dentro lo spazio la
sensazione era quasi di silenzio… ogni installazione era molto discreta.