Caserma Francesco Rossi
Merano (BZ)
via Palade, 83

[un]defined 10
dal 14/7/2010 al 24/7/2010
338 8109076
WEB
Segnalato da

Giorgia Marotto




 
calendario eventi  :: 




14/7/2010

[un]defined 10

Caserma Francesco Rossi, Merano (BZ)

Il Merano Arts Festival propone un programma di 10 giorni tra mostre, workshop, concerti, letture e proiezioni. [un]defined e' un work in progress che si alimenta di processi, idee, interazioni e contributi spontanei.


comunicato stampa

a cura di Giorgia Marotto

[un]defined 10 – Merano Arts Festival apre nuovamente le porte delle Caserme Francesco Rossi. I visitatori potranno lasciarsi stupire dal mix creativo di mostre, sale progetti, workshop e da un programma di concerti, letture e proiezioni di alto livello. Una serie di eventi che si svolgeranno dal 15 al 25 luglio nella città che si affaccia sul Passirio.

Pensare, concepire e realizzare un progetto espositivo articolato è sempre un lavoro difficile che richiede tempo e impegno. È un processo complesso dove il progetto stesso prende forma e si plasma attraverso collaborazioni e nuove sinergie.

[un]defined è un work in progress costante che si alimenta di processi, idee, interazioni e contributi spontanei.
La realizzazione di una piattaforma culturale che potesse ospitare mostre curate, sale progetto e artisti di ogni genere ha richiesto sforzi, risorse e tempo, e a un tratto il lavoro di mesi è parso vanificato a causa della repentina marcia indietro della autorità militari per l’affitto dei locali delle caserme.

Al di là del forte apporto contenutistico e artistico la forza di un festival come questo risiede proprio nella capacità di adattarsi a situazioni anche irreversibili che ne potrebbero snaturare l’essenza.

Ed è proprio ciò che è successo a quest’edizione di [un]defined. Il festival vive di una forza propria per cui non è stato necessario cancellare la manifestazione, quanto piuttosto rivederne semplicemente l’aspetto. Nel momento in cui sono venuti a mancare gli spazi espositivi su cui si basava la suddivisione logistica delle mostre si sono cercate soluzioni alternative. La manifestazione in questo senso è risorta come una fenice dalle sue stesse ceneri adattandosi alla situazione e alimentando nuove sinergie lontane da automatismi e schemi precisi. L’imprevisto e l’imprevedibile sono diventati il centro di una manifestazione programmata e definita, lasciando in questi termini spazio alla creatività e alla capacità di reinventarsi di artisti e organizzatori. Forse, per la prima volta nella sua storia, il festival è diventato a tutti gli effetti una piattaforma in grado di raccogliere, indipendentemente dalla risorse, idee, concetti, opere e creatività, e di ritrasformale a seconda delle proprie esigenze.

Il concetto portante città|spazio|futuro rimane come sottile linea rossa che unisce e allo stesso tempo divide i singoli elementi che compongono il festival. La suddivisione precedentemente pensata di mostre e sale progetto viene a cadere, dando vita a un’unica mostra dove i progetti artistici si confrontano su una base comune partendo da diversi punti di vista.

Lo spazio urbano per una definizione dell’arte contemporanea – Concetto città|spazio|futuro
Una città è un insediamento umano esteso e stabile, un'area urbana che si differenzia da un paese o un villaggio per dimensione, densità di popolazione, importanza o status legale. Il termine italiano città deriva dall'analogo latino civitas, e deriva dalla stessa etimologia di civiltà. Un'altra definizione di città può essere: concentrazione di popolazione e funzioni, dotata di strutture stabili e di un territorio. Tale definizione presenta il vantaggio di una maggiore sintesi e duttilità. […]

La dimensione urbana permea le nostre vite, la città è il centro nevralgico del nostro mondo. Ed è proprio nei centri che si concentra il pulsare attivo dell’esistenza. Attività di ogni genere e natura nascono, crescono e si spengono nelle città. Città e periferie come insediamenti di pensieri, parole, gesti, azioni, evoluzioni ed involuzioni. Città come basi comuni, città come piattaforme, punti di partenza per lo sviluppo e la ricerca. Città come punto di partenza per un discorso artistico contemporaneo.

Metropoli, megalopoli, piccoli centri di periferia, dimensioni globali e situazioni locali, sono termini che sono entrati a far parte del linguaggio quotidiano, senza distinzione di sorta per definire insediamenti più o meno estesi. Gli stessi termini si adattano al mondo della cultura contemporanea perché proprio quelle città, invisibili, impossibili o solo immaginate sono quasi sempre il punto di partenza della creatività contemporanea. Ogni corrente artistica, ogni movimento ha nella città il suo punto di incontro, d’arrivo o l’elemento scatenante.
Le città diventano qualsiasi mondo possibile, la struttura e la trama per la realizzazione di progetti e idee, lo stimolo verso una creatività nascosta.

Ed è proprio a partire dalla città che si sviluppa la nuova edizione di [un]defined, festival che da tre anni anima l’estate meranese nell’areale e negli edifici delle vecchie Caserme Francesco Rossi.
Se nell’edizione precedente si era partiti dal concetto di confine come motore di confronto e definizioni, quest’anno il progetto parte dalla città come spazio urbano ed ideale dove le idee prendono forma e si sviluppano in approfondimenti e architetture culturali sempre nuove. Città come fonte di ispirazione, come background e radici di correnti di pensiero. Città come spazio aperto per il confronto e la percezione di dimensioni altre.

[un]defined si espande alla ricerca di nuovi stimoli, idee e concetti da sviluppare
[un]defined si sta trasformando e si sta espandendo non solo all’interno dell’areale, ma anche in città. Una serie di eventi-satellite alla manifestazione stanno trovando posto all’interno del centro.
La free zone, che è sempre stata un tratto distintivo della manifestazione verrà infatti ospitata in alcuni locali della città, mentre la mostra di architettura Terra Incognita, già presentata a maggio, verrà riproposta all’interno delle sale del Comune di Merano.

MOSTRE

ACADEMY [UN]DEFINED
Artisti e studenti delle accademie di belle arti presentano i loro lavori, opere e progetti riguardanti il tema città|spazio|futuro. I suggestivi spazi delle caserme, trasformati in spazi espositivi, erano stati pensati come la cornice ideale per le loro realizzazioni. I nuovi spazi, ricavati all’interno di container, non cambieranno nulla alla sostanza delle opere in esposizione.
Saranno presenti:
- Accademia di Belle Arti di Bergamo,
- Accademia di Belle Arti di Verona
Una sottile linea rossa che collega l’analisi di una dimensione urbana alle molteplici possibilità dello spazio e alle proiezioni future che solo il confronto e l’interazione rendono possibili, è il centro delle analisi proposte dalle accademie di belle arti.
La scelta di collaborare e lavorare con gli studenti nasce dalla necessità di creare una serie di possibilità infinite. Le accademie rappresentano infatti una sorta di fucina di Vulcano, dove i giovani talenti e gli artisti di domani si possono formare e crescere. In questo modo possono anche approcciarsi in modo diverso, ma certamente diretto al sistema arte, dove risulta sempre più difficile accedere. Academy [un]defined vuole essere non solo un’occasione per i ragazzi ma anche uno spunto di riflessione per i visitatori e gli interessati che si confrontano con le giovani idee e visioni futuristiche.
a cura di Giorgia Marotto

ALTO ADIGE [UN]DEFINED
La tradizione artistica della nostra regione rappresenta un unicum nel suo genere e si presenta, spesso, nel panorama storico artistico come un’eccezione. Gli sviluppi di movimenti e le singole voci di grandi e piccoli artisti ne hanno caratterizzato il singolare aspetto.
Mai come in questo periodo l’Alto Adige è fertile e produce artisti di qualità che sono in grado di affermarsi sulla scena nazionale e internazionale. Nonostante la situazione periferica e di confine l’Alto Adige può contare su artisti che sono in grado di portare avanti un proprio discorso artistico.
Quello che purtroppo manca sono gli spazi per poter esporre e per potersi presentare al pubblico. Nell’ottica di offrire una prima panoramica dei nomi della nostra regione sono stati invitati una serie di artisti ed è stato loro chiesto di lavorare sul tema portante della manifestazione città|spazio|futuro.
Con opere di: Stefan Tschurtschenthaler, Walter Blaas + Werner Wallnöfer, Andrea Maria Varesco, Sabine Auer, Gerald Moroder, Ivan Marignoni, Stefano Bernardi, Alessandro Del Pero, B-One, Ciro Saetti
a cura di Giorgia Marotto

FREE ZONE
Tra le idee che hanno portato alla creazione di [un]defined come festival artistico e culturale c’è la volontà di creare uno spazio libero, uno spazio che sarà messo a disposizione dei creativi per lo sviluppo di idee e per l’esposizione concreta di opere d’arte.
Senza limitazioni chiunque può prendere parte alla free zone. Eterogenea, mutevole e appassionante, essa sarà uno specchio della vitalità artistica degli appassionati.
Per ovviare alla mancanza di spazi all’interno dell’areale militare, la Free zone sarà trasferita in alcuni locali del centro della città di Merano, portando [un]defined ancora più a stretto contatto con la popolazione.
Dal 12 al 13 luglio, dalle 18 alle 20, Harry Reich, operatore culturale, prenderà in consegna i lavori. L’iscrizione non è necessaria, ma può avvenire in formato digitale all’indirizzo e-mail harry.reich@hotmail.com oppure telefonicamente al 329-9692019.

MOSTRA DI ARCHITETTURA
Zona militare: dalla ”Terra Incognita” a un progetto chiave per lo sviluppo della città di Merano
L´areale di 30 ettari della vecchia zona militare situato nel cuore di Merano che diventerà nel giro di qualche anno il nuovo centro di sviluppo e di insediamento urbano della città, possiede un enorme potenziale al suo interno. Nel corso di un progetto dell´Università Tecnica di Vienna sono state concepite immagini e visioni per lo sviluppo di questa area, idee che saranno presentate ai cittadini della città di Merano. Accanto a progetti urbanistici concreti e ideazioni di tipologie abitative attuali si è riflettuto anche su come poter inserire nell´ambito cittadino l´areale stesso. I risultati di questa analisi saranno presentati in una mostra che avrà luogo in Comune, a Merano. Come si possono formare standard qualitativi per un ambiente per il quale non esiste alcun orientamento e che nei pensieri dei cittadini è per lo più un territorio sconosciuto, una cosiddetta Terra Incognita?

Organizzazione: Stephan Pircher [TU Wien], Daniel Hora [TU Wien, Wohnbau], Markus Tomaselli [TU Wien, Städtebau], Rudolf Scheuvens [TU Wien, Örtliche Raumplanung]

In collaborazione con
freiraum-k e il Comune di Merano

Con il sostegno di: Fondazione degli Architetti della Provincia di Bolzano, Fondazione della Cassa di Risparmio, Bolzano, Azienda Energetica SPA, Provincia Autonoma di Bolzano Ufficio cultura di lingua tedesca.

GINGER AND THE HOOD
Featuring: Julia Bornefeld , Paul Darius, Elif Erkan , Christoph Hinterhuber, Christian Kaufmann, Il Moccioso , Julian Oberhofer Felderer, Klaus Stockner, Tobias Spichtig
ruled by “re del ghetto“ Leander A. Schwazer

PROJECT ROOMS
Si tratta di spazi espositivi assegnati attraverso un concorso di idee a creativi, artisti e collettivi che intendono analizzare, presentare e proporre la loro visione, le loro idee e le loro opere sul tema città|spazio|futuro.

Albert Mayer attraverso l’installazione Patterns of Paths and Permanences invita i visitatori a descrivere attraverso schizzi, pensieri e parole la loro visione delle città. Aldo Gianotto presenta il video The Shift, dove l’artista inverte i cartelli al confine tra Italia e Slovenia lasciandoli poi in quella posizione. Associazione Casa della Pesa presenta una rassegna di video arte, curata da Nicola Frangione & Pietro Archis, intitolata Tra Spazio e Action Poetry. Atussa Hatami, fotografa di Monaco, presenta nella sua installazione NOHWAY! una serie fotografica dedicata al Giappone e successivamente rielaborata artisticamente volta alla celebrazione dei colori della tradizione pittorica giapponese.

Barbara Gamper presenta out of date/abgelaufen, un work in progress destinato all’analisi dello spazio, in particolar modo del paesaggio. Paesaggi decadenti e terre di nessuno scatenano relazioni tra passato, presente e futuro.
Charlotte Kons attraverso il progetto tendopolis 2010, analizza il concetto di città attraverso il sistema delle tendopoli che sostituiscono i centri abitati nel caso di catastrofi o guerra, mantenendo la struttura di una vera e propria città. Il progetto sarà esposto in un negozio del centro.

Denis Laner presenta, nella sua installazione 8881, un viaggio dall’altra parte del mondo. 8881 sono i km che separano Londra da Seul, una sorta di definizione astratta della posizione dell’artista. Il Designer Club dell’Alto Adige, presenta attraverso tre spazi interattivi la visione di città|spazio|futuro, tema del festival. I visitatori sono invitati a partecipare attivamente attraverso contributi analogici e digitali.

Marco Folchi, grazie alla tecnica del puzzle pittorico, presenta paesaggi dalle svariate sfaccettature e induce lo spettatore a ricostruire luoghi cittadini e paesaggi conosciuti. I Terrain Vague presentano attraverso un’installazione visiva e sonora paesaggi di diversa natura e suoni contrastanti che creano nel visitatore una sensazione di straniamento. Tiziano Anzelini, partendo dalla tradizione, muove verso il futuro di idee e nuovi materiali per la creazione di complementi d’arredo e oggetti di design singolari.
Urban H20 è un laboratorio urbano che analizza il ruolo e le sinergie tra città e fiume e, nel caso di Merano, la relazione tra città e Passirio.

Werther Germondari ha cominciato il progetto PANCA POPOLARE ITALIANA nel 2000. Si tratta di un work in progress che documenta attraverso la stessa inquadratura una panchina, collocata in piazza delle Finanze a Roma, dove popoli di tutte le etnie hanno trovato riposo e rifugio.

W IL PEZZO UNICO!
MERCATO ARTIGIANALE BAZARt presso lo “Spaccio”
All’[un]defined BAZARt si possono trovare oggetti unici e originali realizzati da artigiani come borse, vestiti, gioielli e complementi d’arredo di diversi materiali.
Passione per le forme, amore per i dettagli e la gioia di realizzare caratterizzano gli oggetti che fondono innovazione e tradizione.
È possibile inoltre osservare direttamente alcuni artigiani al lavoro.

WORKSHOPS
Il meranese CreAtelier propone durante i fine settimana i seguenti workshops:
BORSE DI MATERIALI RICICLATI – con Heidi Ritsch, dal 17 luglio
Workshop di cucito (abiti per bambini) con Stefanie Stricker, dal 24 luglio
Contatti Laura Zindaco: 3391109701 - lau_zin@yahoo.it
Anna Verant: 3392902760 - anna.verant@vconsult.at

UFFICIO LETTERATURA
Un progetto di Peter Oberdörfer e Sonja Steger
Aperto tutti i giorni dalle 18 alle 19

L’ufficio letteratura, un luogo di parole, funge da quartier generale della pacifica guerilla linguistica. Il lavoro letterario comprende la stesura di testi, la realizzazione di interviste all’interno della città, la creazione di collage di testo e molto ancora. La città non è solo un luogo geografico. I cittadini, portatori di vitalità, rappresentano una raccolta di singole biografie. Tutti gli interessati sono invitati a presentarsi e a partecipare alla stesura e produzione di testi. Il punto focale di questo esperimento sono le biografie: stili, bozze e modelli di vita.
Il contributo principale consisterà nel confronto e nella lettura di due celebri autobiografie, le confessioni di S. Agostino e Rousseau. Peter Oberdörfer leggerà ogni giorno alle 19, da un punto diverso dell’areale di [un]defined, un’occasione per esplorare in modo diverso le strutture.
Si svolgeranno inoltre letture con Waltraud Mittich, Josef Oberhollenzer e Fabio Marcotto. A cornice dell’ufficio letteratura si svolgerà l’ultima selezione altoatesina del Poetry Slam dedicato al ricordo del trofeo itinerante Morgenstern, organizzato dal Südtiroler Künstlerbund sotto la direzione di Martin Hanni, così come la manifestazione organizzata da Reinhard Auer in occasione del centenario del futurismo Russo intitolata “Uno schiaffo al gusto del pubblico”, un dialogo immaginario tra V. Chlebnikov e V. V. Majakovskij.

Programma completo sul sito
http://it.un-defined.net/?q=content/programma

Inaugurazione 15 Luglio 2010, ore 19
20:30 Concert/Performance / Kompripiotr (experimental/live electronics)
21:30 Concert/ Satiek (experimental jazz) –Bologna
23:00 Concert/Performance / Dj Veloziped & Denis Laner

Caserma Francesco Rossi
Via Palade, 83 - Merano (BZ)
ingresso libero

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