Nata dall'esigenza di aprire i confini culturali, la mostra offre al pubblico italiano l'occasione unica di poter ammirare capolavori d'arte libica antica e contemporanea e di introdursi in una scena artistica fino ad oggi completamente sconosciuta. E' un'esposizione itinerante Fortemente voluta e promossa dalla Gaddafi International Foundation for Charity Associations
GADDAFI INTERNATIONAL FOUNDATION FOR CHARITY ASSOCIATIONS
Roma, Museo Nazionale di Castel Sant'Angelo
Sala dell'Apollo - Sala della Giustizia - Sala Clemente VIII
LA MOSTRA SARA' PRESENTATA ALLA STAMPA MARTEDI' 24 SETTEMBRE 2002, ALLE ORE 12
Martedi' 24 settembre 2002 si inaugura, presso il Museo Nazionale di Castel
Sant'Angelo, la mostra Il deserto non e' silente promossa dalla Gaddafi
International Foundation for Charity Associations.
Nata dall'esigenza di aprire i confini culturali, la mostra Il deserto non e'
silente, offre al pubblico italiano l'occasione unica di poter ammirare
capolavori d'arte libica antica e contemporanea e di introdursi in una scena
artistica fino ad oggi completamente sconosciuta.
Fortemente voluta e promossa dalla Gaddafi International Foundation for
Charity Associations Il deserto non e' silente e' un'esposizione itinerante
realizzata allo scopo di presentare, promuovere e sensibilizzare il
pubblico, gli esperti ed i critici delle capitali di tutto il mondo verso la
realta' artistica libica, che si manifesta profondamente intrisa della sua
storia passata e presente.
La mostra si presenta in due sezioni.
La prima ci guida alla scoperta delle origini della tradizione libica,
attraverso statue, bronzi, manufatti, steli e mosaici provenienti da
Tripoli, Cirene, Sabratha e Germa. Questa sezione rende chiare le reciproche
connessioni tra l'antica tradizione libica e le culture africana, greca e
romana.
La seconda esprime l'identita' culturale del Paese attraverso i vari
linguaggi degli artisti libici contemporanei Saif El-Islam Gaddafi
(Presidente della Gaddafi International Foundation for Charity
Associations), Fawzi Omar Swei e Salaheddine Shagroun.
I lavori dei tre artisti presentano varie direzioni stilistiche, in cui
permane pero' un elemento comune espresso nel rapporto con le loro radici
culturali ed il mondo che li circonda. La Libia e' stata quindi fonte da cui
trarre le tracce di una storia antica, difficili da trovare, in una ricerca
che li ha spinti proprio nel cuore del deserto.
Filo conduttore di tutta la mostra e' l'idea che il deserto non e' silente e
che, pur essendo simbolo di silenzio e mistero, diventa luogo neutro dove
gli uomini di tutti i popoli possono individuare le tracce di una memoria
remota ma comune. Il deserto e' per questo un ponte tra le epoche, dove la
storia si ritrova nell'ancestrale legame tra il luogo e i popoli che l'hanno
abitato. Nessuno puo' separarlo dalla sua memoria, ed e' questo che artisti
come Saif El-Islam Gaddafi, Fawzi Omar Swei e Salaheddine Shagroun,
esprimono evocando scenari diversi, in cui il deserto e' una presenza piena
di poteri, profonda e seduttiva.
Saif El-Islam Gaddafi presenta in questa mostra 37 opere che, anche se non
esprimono in modo esauriente il suo stile, offrono allo spettatore un
percorso interessante attraverso la conoscenza della sua opera. Nella sua
tecnica sobria e scarna, che nonostante i suoi studi in architettura appare
liberata da ogni rigidita' tecnica, si possono cogliere elementi della
cultura tradizionale caratterizzata da particolari ripresi da miniature e
ornamenti. La sua arte presenta forti legami con il passato, ma nondimeno
con il contemporaneo. Protagonisti sono i sentimenti: sia quelli grandi
comuni all'umanita' che gli intimi trovano espressione ed uguale dignita'
nelle sue opere.
Fawzi Omar Swei mostra nelle sue opere un'attenzione particolare verso la
veridicita' della riproduzione pittorica rappresentando un unicum nel
panorama artistico libico. Suoi temi favoriti sono spesso vecchi oggetti
presi dalla vita quotidiana o dalla tradizione. Caratteristica della sua
tecnica e' la dedizione al dettaglio che si sviluppa nell'attenzione alla
luce, ai colori e all'angolo visuale offerto al fine di rendere un buon
effetto realistico.
Nel perseguimento del suo realismo trova utili mezzi di espressione anche
nella fotografia, nella pittura, nel cinema o nel computer.
Salaheddine Shagroun presenta una selezione di lavori naturalistici. La sua
tecnica particolarmente attenta al dettaglio, nasce dalla propria
interpretazione dell'arte del Rinascimento e dallo studio di antiche
tecniche pittoriche. La sua abilita' trova particolare espressione nei
ritratti e nella riproduzione di costumi tradizionali o gioielli. Il suo
stile e' stato sicuramente influenzato dall'esperienza di restauratore. Vive
in Italia dal 1980.
NOTIZIE UTILI
Orario tutti i giorni 9 - 20. Lunedi' chiuso
Biglietto d'ingresso prezzo comprensivo di visita al Museo euro 5
Ridotto euro 2,50. Gratuito sotto i 18 e sopra i 65 anni
Informazioni Tel. 06 6819111
Ufficio Stampa Roberto Begnini - Roma
Tel. +39 06 69190880 fax 06 69925790
Museo Nazionale di Castel Sant'Angelo
Lungotevere Castello, 50 - 00100 Roma