Rio Negro. Balthasar Burkhard torna a Milano, dopo molti anni, con una nuova serie di fotografie di grande formato (cm.125x250), realizzate in occasione del suo ultimo viaggio nella foresta amazzonica, dove si e' concentrato sul fiume Rio Negro. Accompagna la mostra un'istallazione sonora dal titolo Rio Negro-Inside Sound.
Rio Negro
La Galleria Salvatore + Caroline Ala ha il piacere di annunciare la prima
personale, in Italia, del fotografo svizzero Balthasar Burkhard (Berna 1944) dal
titolo Rio Negro dal 3 ottobre al 23 novembre 2002.
Già presente alla Biennale di Venezia dAPERTutto, curata da Harald Szeemann nel
1999 e alla Triennale di Milano nel 1985 nella collettiva La ricostruzione della
città .
Balthasar Burkhard torna a Milano, dopo molti anni, con una nuova serie di
fotografie di grande formato (cm.125x250), realizzate in occasione del suo
ultimo viaggio nella foresta amazzonica, dove si è concentrato sul fiume Rio
Negro.
Accompagna la mostra un'istallazione sonora dal titolo Rio Negro-Inside Sound,
di Balthasar Burkhard realizzata con: Andres Bosshard, architettura del suono;
Gustav Gertsch al pianoforte, compositore; Sonja Gertsch e Marilyne
L'Eplattenier, simulazione della pioggia; René Wochner, registrazioni in sito
Rio Negro.
Tobia Bezzola, nel testo critico tratto dal catalogo della mostra Wallflowers a
Kunsthaus (Zürich) nel giugno 2002, scrive: "Balthasar Burkhard è uno dei primi
artisti svizzeri ad esplorare nuovi orizzonti della creatività fotografica,
avvalendosi di macroingrandimenti. Esordisce con scultorei e monumentali
dettagli di nudi e immagini di corpi, quindi sviluppa il proprio lavoro in
diverse serie, per arrivare infine alla sua attuale tematica preferita, il
paesaggio. Fotografie aeree di deserti e di paesaggi urbani precedono il nuovo
gruppo di lavori, dedicato al "Rio Negro", fiume nella giungla amazzonica così
chiamato per il colore nero delle sue acque. Dal momento che Burkhard ha sempre
lavorato esclusivamente in bianco e nero, la scelta di un soggetto "nero"
risulta estremamente coerente. La rinuncia al colore riporta la sua fotografia
indietro nel tempo: da un lato ad una lunga tradizione nell'arte grafica
europea, dall'altro alla sua storia personale, iniziata con le gradazioni di
chiaro e scuro. Nei lavori più recenti Burkhard riprende volutamente e come
base del suo lavoro l'elemento grafico nella dimensione fotografica: gli
effetti del riflesso della foresta nelle acque scure del Rio Negro sottraggono
repentinamente l'immagine dalla dimensione narrativa e psicologica. Il riflesso
vitreo, speculare e simmetrico conferisce una vitalità ornamentale propria alle
linee organiche variamente intrecciate, alle curvature, alle torsioni e alle
espansioni dei rami e dei tronchi sfumati, alle fini ombreggiature e alle
impercettibili gradazioni cromatiche del fogliame.
Mentre la strutturazione degli elementi ornamentali resta completamente legata
allo spazio prospettico della fotografia, le questioni della riproduzione, del
sopra e del sotto, dello sfondo e del primo piano svaniscono nell'effetto
complessivo dell'immagine fotografica autonoma".
Cenni biografici
Balthasar Burkhard vive e lavora a Berna (Svizzera). Ha partecipato a
molteplici mostre internazionali in spazi pubblici e privati. Tra le
esposizioni personali ricordiamo: Palais des Beaux-Arts, Charleroi, 1999, Musée
de Grenoble 1999, (les halles) espace d'art contemporain, Porrentruy, 1998,
Eloge de l'ombre, Musèe Rath, Genève 1997, Fotowerke, Kunsthalle, Basel 1983,
Portraits, Centre d'art contemporain, Genève, 1980. Tra le collettive:
Wallflowers, Kunsthaus, Zürich 2002, Biennale di Venezia «dAPERTutto», Venezia
1999, Zietlos, Hamburger Bahnhof, Berlin 1988, La ricostruzione della città ,
XVII Triennale di Milano, Milano 1985. Installazioni permanenti: Deutsche Bank,
Zürich, 1994, UBS - Genève, 1993, Kantonalbank - Berne, 1991. Tra i film:
«Namib 2000», film di Balthasar Burkhard, riprese Pio Corradi, Musica Mich
Gerber.
INAUGURAZIONE: mercoledì 2 ottobre 2002 dalle 18 alle 21
L'artista sarà presente il giorno dell'inaugurazione
ORARIO: dal martedì al sabato dalle 10 alle 19
chiuso domenica e lunedì
Ufficio stampa:
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Galleria Salvatore + Caroline Ala
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