Galleria Toselli
Milano
via Mario Pagano, 4
02 33614273 FAX 02 31801917
WEB
Antonio Serrapica
dal 4/2/2003 al 5/3/2003
02 33614273 FAX 02 31801917

Segnalato da

Carmen Toselli



approfondimenti

Antonio Serrapica



 
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4/2/2003

Antonio Serrapica

Galleria Toselli, Milano

Nato dove l'albero della disobbedienza si sviluppa rigoglioso sino a diventare un baobab, sembra consapevole di quanto i suoi interlocutori si aspettino - per inestinguibili preconcetti - colore e vitalismo di impronta partenopea. A questa offensiva e rassicurante attesa Serrapica risponde talvolta assecondando con 'pulcinellerie' questa richiesta e, in altri casi, spiazzando con inattese profondita'.


comunicato stampa

La mostra si tiene alla Galleria Toselli in via Mario Pagano, 4 a Milano da mercoledì 5 febbraio 2003 a mercoledì 5 marzo 2003. L'artista sarà presente all'inaugurazione che avrà luogo dalle ore 18 alle 21.

Antonio Serrapica vive e lavora a Castellammare di Stabia sulla strada che porta a Napoli. Espone dal 1984 e, nel 1990, espone le sue cose - dipinti e altro - nella Galleria Casa Mia, ovvero: casa sua.
Qualche anno dopo, - determinato - fonda la sua "autoassociazione culturale" con sede la sua vettura o la strada. Oltre alla Galleria Toselli, che torna ad esporre i suoi quadri, Serrapica in questi ultimi anni ha presentato i suoi lavori da Pio Monti e nella Galleria Umberto di Marino di Giuliano (Napoli) e in numerosi altri spazi espositivi italiani.
Nato dove l'albero della disobbedienza si sviluppa rigoglioso sino a diventare un baobab, una sequoia, un "melo" fuori misura che produce meloni, sembra consapevole di quanto i suoi interlocutori si aspettino - per inestinguibili preconcetti - colore e vitalismo di impronta partenopea. A questa offensiva e rassicurante attesa Serrapica risponde talvolta assecondando con "pulcinellerie" questa richiesta e, in altri casi, spiazzando con inattese "profondità". All'osservatore attento sta di considerare quanto la combinazione di questo aspetto - riconoscibile come contraddittoria o confusa - sia da ricondurre al consunto clichet sulla napoletanità, intesa come trionfo della coincidenza degli opposti, una troppo facile nozione che può venire inclusa nel più comprensivo concetto di italianità - in una prospettiva extra-nazionale.
Alla pioggia - né pioggerella né diluvio - sta il compito di lavare via la polvere di tanto trascorso presunto ed inautentico cerebralismo per permettere di vivere infine da uomini piuttosto che come conigli.
Insultata, segnata, la natura continua a sopravvivere e, grazie a tanta irrigazione, l'ancora fertile terreno produce angurie quadrate, fitti boschetti di alberelli fatti con lo stampino sotto i quali sciamano biciclette e legioni di pinocchietti.
Nonostante l'esposizione ai quattro venti e le rare, ma devastanti azioni delle onde anomale si può ancora danzare la tarantella sotto la neve, all'ombra del Vesuvio che trema sotto i piedi.

Galleria Toselli - Via Mario Pagano, 4 20145 Milano
Dal martedì al sabato 10-13, 15,30-19,30

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