Chiesa Madonna di Loreto
Longiano (FC)
piazza Malatestiana, 1 (Castello Malatestiano)

Enrico Pulsoni
dal 16/12/2011 al 7/1/2012
mar-dom, festivi 10-12 e 15-19
0547 665850

Segnalato da

Fondazione Tito Balestra Onlus



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Enrico Pulsoni



 
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16/12/2011

Enrico Pulsoni

Chiesa Madonna di Loreto, Longiano (FC)

Il presepe d'autore. Esposti il Presepe Fiore, composto da 16 petali in terracotta bianca, con al centro, in terracotta rossa, la Sacra Famiglia, accompagnato da un serie di disegni.


comunicato stampa

Torna anche quest’anno nella ex chiesa Madonna di Loreto presso il castello malatestiano l’importante appuntamento con l’arte contemporanea dedicato alla Natività, giunto quest’anno alla sua decima edizione.
Il presepe 2011 è realizzato da Enrico Pulsoni, un unicum nell’ambito dell’arte sacra dedicata al Natale: Il Presepe Fiore, composto da 16 petali in terracotta bianca, con al centro, in terracotta rossa, la Sacra Famiglia.
Il presepe è accompagnato da un serie di disegni e da un volumetto, pubblicato dalle Edizioni della Cometa, con un testo di Giuseppe Appella, una preghiera scritta dall’artista, una breve nota bio-bibliografica e le immagini di tutti i personaggi dell’originale composizione.

La cerimonia di apertura è fissata per sabato 17 dicembre 2011 alle ore 16.30, resterà esposto fino all’8 gennaio 2012 con ingresso libero e con il seguente orario: dal martedì alla domenica e festivi 10.00 – 12.00 / 15.00 – 19.00.
Il Presepe Fiore è inserito all’interno dell’iniziativa “Longiano dei presepi”, promossa dall’Amministrazione Comunale.

Con il Presepe Fiore prosegue quella che è ormai diventata una apprezzata tradizione: uno scultore interpreta il presepe realizzandolo espressamente per la città, libero nei materiali e nel linguaggio, nella scelta dei personaggi che andranno ad occupare uno spazio predefinito: un grande cerchio di tre metri di diametro.
Nell’arte, i fiori sono tradizionalmente attributo iconografico della Speranza e della Logica, di una delle sette Arti Liberali e della figura della Primavera; contraddistinguono poi la dea Flora e la dea Aurora, come pure uno dei cinque sensi; e sono il simbolo della caducità della vita umana rappresentata nelle nature morte allegoriche. In questo caso, invece, vi è una ricerca nuova di immagine e di significato: rose di Natale che si aprono con il loro largo biancore, di driadi luminose, di stelle alpine che suggerendo sommovimenti di terre e spessi anfratti allarghino la loro corolla e stendano i propri petali per accogliere il germoglio di una nuova vita.

L’apparizione, improvvisa, è bastata perché tutto riprendesse vigore: un altro fiore ha perforato con il suo segno la terra, una foglia ha fissato la sua impronta sulla roccia, la rossa cornucopia si è dischiusa sugli uomini di buona volontà, una porta finestra si è spalancata, una treccia-catena si è spezzata, il pastore ha ripreso a sospingere la pecora, il cavallo, pronto al nitrito, ha teso la testa, l’albero della vita ha iniziato a maturare i suoi frutti, il re Mago si prepara a offrire il suo oro e l’eremita non teme il drago nella solitudine di un deserto ondulato, tutto linee verticali e orizzontali che convergono, a raggiera, in un centro ideale.

Una così vasta e fitta serie di personaggi e di simboli, sorti spontaneamente dalle mani di Enrico Pulsoni, poteva facilmente scivolare nel frammentario o nell’agiografico. Al contrario, con la grazia di chi lavora credendo in ciò che fa, Pulsoni risolve tutto nell’ambito della scultura, mettendo in campo quanto ha appreso in questi anni di paziente ricerca e quanto ha maturato posando gli occhi sul fregio di un tempio cretese e sulle metope di un tempio di Delfi o di Selinunte, su su fino alle suggestioni del Barocco e, ancora avanti, delle opere più vicine di Duilio Cambellotti e Carlo Fontana.
Plastiche e rudi, mosse e tormentate, intuitive e sensuali, le figure che, con un’indicazione appena affiorante del motivo cui la materia doveva riferirsi, emergono lungo i bordi dei grandi petali quasi dovessero formare l’ossatura di un cornicione, hanno atteggiamenti che colgono, con l’austera intensità di un canto segreto, il senso nuovo e la rigogliosa avvincente freschezza della Natività.

Enrico Pulsoni è nato ad Avezzano nel 1956, ma vive e lavora a Roma. Ha collaborato, fin dai primi anni ’70, con il Gruppo Teatrale Altro, realizzando spettacoli e ambientazioni spaziali. Ha tenuto fin dal 1977 mostre personali a Roma, Milano, Livorno, Trieste, Bari, Francoforte, Dresda, Pescara, Bologna, Firenze, Venezia, e ha partecipato a numerose mostre internazionali. Hanno scritto del suo lavoro, tra gli altri, Maurizio Fagiolo, Achille Perilli, Filiberto Menna, Valerio Magrelli, Gianfranco Palmery, Jolanda Nigro Covre, Fabrizio D’Amico, Mario De Candia e Paolo Balmas.

Fondazione Tito Balestra Onlus
Galleria d'arte moderna e contemporanea
piazza malatestiana 1
47020 Longiano FC
Tel. 0547 665850/665420 fax 0547 667007
e-mail: comunicazione@fondazionetitobalestra.org

Inaugurazione sabato 17 dicembre 2011 alle ore 16.30

Chiesa Madonna di Loreto
piazza Malatestiana, 1 (Castello Malatestiano) Longiano (FC)
orario: dal martedì alla domenica e festivi 10.00 – 12.00 / 15.00 – 19.00
Ingresso libero

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