3A
Roma
vicolo Sforza Cesarini 3a
WEB
Salvatore Puglia
dal 11/4/2003 al 13/4/2003
06 68806363
WEB
Segnalato da

Nicoletta Cardano




 
calendario eventi  :: 




11/4/2003

Salvatore Puglia

3A, Roma

L'artista presenta il suo lavoro operando, secondo il linguaggio del contemporaneo, una parziale trasformazione in un rapporto di reciproca continuita' e curiosita': un insolito pavimento, fatto da maioliche dipinte, realizzate a Vietri, dove egli ha trascritto frasi dalle prime sei pagine del testo di Sade La Philosophie dans le boudoir.


comunicato stampa

La philosophie dans le boudoir

a cura di Nicoletta Cardano

3A è un ampio locale dove si svolge tutti i giorni un’attività di antiquariato e di restauro: l’esposizione di arredi esistente non è mai fissa, e segue la logica funzionale della bottega e del magazzino. Uno spazio suggestivo dove tradizionali pezzi d'arredo d'epoca coesistono con elementi d'architettura antiquaria e con il laboratorio di restauro.

In questo luogo inconsueto per esposizioni d’arte, Salvatore Puglia, nell’occasione di un fine settimana, presenta il suo lavoro operando, secondo il linguaggio del contemporaneo, una parziale trasformazione in un rapporto di reciproca continuità e curiosità: un insolito “pavimento”, fatto da maioliche dipinte, realizzate a Vietri, dove l’artista ha trascritto frasi dalle prime sei pagine del testo di Sade La Philosophie dans le boudoir.

Ritrascrivere - con mezzi inadeguati e su un supporto che non gli è proprio - un testo del diciottesimo secolo, come la sadiana Filosofia nel boudoir, è una sorta di dichiarazione di impotenza di fronte alla storia, che non lascia altro spazio che quello di una “ripresa” in forma parodistica: un pavimento di maiolica dipinta diventa il sudario di una “testimonianza senza eredità.”.

Assieme al pavimento dipinto vengono esposti alcuni lavori esemplificativi dell’attività di Puglia come arte della memoria, e soprattutto “anatomia della storia”: così come la “nostra” storia, il suo lavoro si aggira nello spazio fra ciò che è perduto e ciò che rimane, fra indizi re-interpretati e reperti frammentari, fra ciò che è mostrato e ciò che resta celato. Si vedano le sue anatomie settecentesche “riprese” e trascritte, cucite col filo rosso su un materiale diafano quale la garza o tracciate con l’inchiostro e con la sabbia sulla fragilità del vetro


3A vicolo Sforza Cesarini 3A in Roma

3A
IN ARCHIVIO [1]
Salvatore Puglia
dal 11/4/2003 al 13/4/2003

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede